Una definizione di ‘cristallizzazione’ [A7]

Ho sentito qualcuno affermare: «C’è comunque l’uso improprio e fuorviante del termine «cristallizzazione», perché – a quanto ne so io viene definito «cristallizzato» (in un dato settore) colui che reagisce sempre alla stessa maniera di fronte a un evento; quindi colui che non cambia il suo Io e continua a commettere gli stessi errori.»

Mi sto rendendo conto che comprendere con precisione la terminologia dell’insegnamento non è sempre agevole, sottoposto com’è, come qualsiasi cosa sottoposta alla percezione soggettiva individuale, all’interpretazione personale. Molte volte, infatti, date mostra di conoscere l’insegnamento, ma vi sfugge sempre qualche particolare fatto che, in qualche modo, vi porta a falsare la vostra acquisizione dei concetti.

Prendiamo la frase che ho appena citato: va tutto bene tranne un punto: «…viene definito «cristallizzato» (in un dato settore) colui che reagisce sempre alla stessa maniera di fronte a un evento; quindi colui che non cambia il suo Io e continua a commettere gli stessi errori».

Infatti la cristallizzazione non è individuabile con certezza dal comportamento che il «cristallizzato» mostra con le sue reazioni: a una stessa cristallizzazione possono corrispondere diverse reazioni sul piano fisico (ed è questo che complica la vita a chi cerca d’individuarla).

Questo accade perché la conseguenza della cristallizzazione non è mai pura, ma subisce l’influenza, nel suo manifestarsi nell’azione sul piano fisico, di tutti gli altri elementi che concorrono alla sua manifestazione sul piano fisico: dalle comprensioni, dalle spinte di un Io che cambia in continuazione, dagli stimoli diversificati e complessi che ogni esperienza presenta e via dicendo.

Io direi che la cristallizzazione può essere definita solo dalla spinta interiore: è il blocco di una parte del fluire che non riesce a scorrere e ad amalgamarsi col resto dell’interiorità dell’individuo, una base che resta costante finché il circolo vibratorio che la alimenta non viene interrotto o alterato dal raggiungimento di parziale o totale comprensione che va a modificare il nucleo vibratorio della cristallizzazione.

Quindi la risposta sul piano fisico può essere diversa (addirittura opposta) pur essendo l’effetto di una stessa cristallizzazione. Georgei

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