Il sentire di coscienza [IF43focus]

Se c’è una cosa così difficile da capire, così difficile da precisare per quelle che sono almeno le mie necessità è proprio riuscire a comprendere cos’è questo termine che così spesso le Guide usano: il “sentire”, che non vuol dire l’ascoltare, non vuol dire l’udire, ma vuol dire qualche cosa che ha dei confini che mi appaiono molto imprecisi.

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Le illusioni dell’io nel discepolo e nel maestro [IB9-1]

Favola del sant’uomo
Un giorno Krsna sedeva in mezzo a un prato, e con una piuma di pavone giocava con le formiche che passavano tra i fiori, e intanto ascoltava divertito le risa, e i giochi, e i canti dei deva che lo circondavano in festa; ma in mezzo a quella moltitudine festante Krsna percepì un silenzio.

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L’evoluto, la sua condizione e la sua funzione

Fratelli, sorelle, quanta confusione nelle vostri menti, quanta incertezza nei vostri cuori! Sentir parlare di individui evoluti, vi fa perdere quasi il senso della realtà.
Forse voi confondete l’evoluto con il Maestro: ma l’evoluto per quanto sia grande la sua evoluzione non potrà mai pareggiare la grandezza del Maestro, e questo perché l’evoluto, per quanto cammino abbia percorso, per quanta strada abbia lasciato dietro alle sue spalle, è sempre e comunque un uomo, un essere incarnato, un essere soggiogato dai bisogni del corpo fisico.

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Non vincolarsi ad organizzazioni spirituali, confidare nel sentire

Ed il Buddha parlava per chi voleva ascoltare; e chi voleva ascoltare non sempre sapeva farlo; e chi sapeva ascoltare spesso non riusciva a capire le parole dell’Illuminato; e chi riusciva ad applicarle, quasi sempre lo faceva soltanto nei casi in cui ciò gli ritornava utile; e chi le applicava costantemente si trovava faccia a faccia con la sofferenza; e chi si trovava faccia a faccia con la sofferenza aveva la possibilità di comprendere fino in fondo la prima delle otto vie insegnate dal Buddha. Moti

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Si offre al prossimo ciò che si è conosciuto e compreso di sé

Vi è un dubbio che assilla spesso tutti coloro che sentono le richieste d’aiuto che provengono dall’umanità che li circonda, e che è sintetizzabile in questa domanda: “È giusto che io mi ritragga in me stesso, che mi ritragga dagli altri uomini che cercano il mio aiuto, o è più giusto che io mi dedichi a essi con tutte le mie forze?”
Ciò che noi spesso vi diciamo sembra essere detto apposta per accrescere la vostra confusione, ma così non è; certo, noi vi diciamo “conosci te stesso”

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