Nel vivere la vostra vita molto spesso vi lamentate con voi stessi perché sembra che ciò che vivete non cambi mai, sia un continuo ripetersi ossessivo di situazioni conflittuali, specialmente nel momento in cui si tratta di rapportarvi con gli altri che sono accanto a voi nel corso di questa esperienza terrena.
giudizio
La passione umana per le etichette e la peculiarità di ogni cammino
L’amore per le etichette è uno degli elementi di maggior rilievo nella vostra società attuale: tutto deve rientrare negli schemi, deve poter essere classificato nero o bianco, giusto o ingiusto, vero o falso.
L’intenzione altruistica giustifica l’azione
L’opere della mia vita passata io muterei, ché molti son quelli che ne hanno fatto capo grosso, malo judicio dando de’ miei ragionamenti. Non di manco tempo è fuggito molto da che lasciai l’italico loto di val di Pesa, facendo da allora capitale d’un’altra veste cotidiana, sì che or muterei alcuna parte de lo mio pensiero, secondo l’eccellentia delle cose dette in queste e altre assemblee d’omini e magistri.
“Certamente siete migliori di come vi esprimete solitamente”
Ci sono dei momenti in cui dici: “Vedo un tramonto e sono con Dio!”. È quel momento in cui io “sgancio un attimo”. Perché può succedere? È proprio lì il punto sbagliato, in realtà tu non “sganci” affatto; semplicemente, la tua percezione fisica costruisce un ponte che ti aggancia per qualche attimo ad un sentire più vasto quale può essere il sentire la presenza della Divinità in un tramonto.
Favola del cobra: non fermarsi alla prima impressione
Un uomo passò davanti ad un cobra.
Si fermò un attimo spaventato, poi vide che aveva gli occhiali ed esclamò:
«Ah … è vecchio!».
Rassicurato, continuò per la sua strada, fino a quando non cadde morto per il morso del cobra.
“Non giudicare gli altri perché non ne hai il diritto, né la capacità”
L’opere della mia vita passata io muterei, ché molti son quelli che ne hanno fatto capo grosso, malo judicio dando de’ miei ragionamenti. Non di manco tempo è fuggito molto da che lasciai l’italico loto di val di Pesa, facendo da allora capitale d’un’altra veste cotidiana, sì che or muterei alcuna parte de lo mio pensiero, secondo l’eccellentia delle cose dette in queste ¢ altre assemblee d’omini e magistri.
Le scelte contano per l’insegnamento e le comprensioni che producono
L’argomento della “scelta” è qualcosa che riguarda tutti quanti, costantemente, nell’arco di tutte le vostre esistenze; è qualche cosa di importante che deve essere necessariamente sentito, avvertito da ogni individuo nel corso della sua esistenza.
Vorrei, quindi, brevemente mettere qualche punto fermo.
Uno dei punti principali da tener presente è che, comunque sia, qualsiasi scelta voi facciate, in realtà si tratta, in misura maggiore o minore, di una scelta egoistica.
Immagino che non tutti sarete d’accordo su questa mia affermazione; d’altra parte, però, tenete presente che quando voi vi trovate di fronte una possibilità di scelta, quali sono i criteri che usate per scegliere?
Il giudizio necessario e quello da evitare
Senza ombra di dubbio, creature, l’essere umano non può fare a meno di giudicare; sempre che per “giudicare” si intenda formarsi un’opinione della relazione tra se stesso e l’ambiente a lui esterno, ovvero tra l’individuo e ciò che sta vivendo; sia questo una situazione sociale, o un rapporto interpersonale.
Tutta la vostra vita è costituita da un’ininterrotta catena di giudizi, fin da quando aprite gli occhi al mattino e vi guardate allo specchio – e già lì emettete un giudizio su voi stessi – per arrivare al momento in cui chiudete quegli occhi e, magari, prima di addormentarvi ripensate a quello che è successo nel corso della giornata e perdete qualche attimo (e sarebbe bene che lo faceste più spesso!) per esprimere dentro di voi dei commenti – e quindi dei giudizi – su quanto avete vissuto nel corso della giornata.