L’individuo evoluto è l’individuo che vive la propria vita soffrendo per le situazioni difficili che gli si presentano, oppure rallegrandosi ed essendo felice per le situazioni belle, piacevoli che la vita gli porta.
evoluto
Il sentire dell’evoluto
Fratelli, sorelle, vi è stato parlato, nel tempo, dell’individuo evoluto, vi è stata data un’immagine di questo essere ed ognuno di voi, certamente, avrà interpretato soggettivamente quanto è stato detto attribuendo a questo essere determinate qualità.
La libertà cresce con l’evoluzione del sentire (l3)
Della nostra vita è tutto scritto? Il nostro presente, il nostro passato, il nostro futuro?
Sì, in un certo senso sì. Facciamo un esempio: nel corso di un’esistenza, mettiamo di settantanni come media, vi sono delle cose che l’individuo deve fare obbligatoriamente, mettiamo che è scritto che deve andare all’università e laurearsi in fisica, allora lo fa, c’è scritto che deve sposarsi e avere dei figli, allora lo fa e così via, poi vi sono invece tante piccole cose, tante piccole scelte che dipendono dall’individuo; per queste cose l’individuo ha una certa libertà di decisione, liberà di scelta, libertà di fare o non fare.
Il canto dell’evoluto
“Non ti curar di lor ma guarda e passa.”
Io vorrei voltarmi indietro, e vorrei fermarmi ad aspettarti, ma qualcosa mi dice che non è giusto che io mi fermi, che non è giusto che io attenda che tu arrivi a me. Io devo percorrere quel cammino e se mi fermo adesso per aspettarti, forse non avrei il tempo poi per fare quello cui sono chiamato.
A volte vorrei tornare addirittura indietro, ma le parole del poeta adattate alla situazione mi fanno comprendere quanto non sia giusto fermarsi, tornare indietro, attendere e soffrire: