Eh sì, creature: «Gran bella cosa la sincerità!» si è soliti dire ed io, strenuo osservatore degli esseri umani, osservo il mondo attuale, sia nelle componenti più generiche che in quelle che sono le componenti più individuali, ovvero gli uomini e le donne.
consapevolezza
La consapevolezza degli stimoli esterni ed interni (s2)
Con questo esempio portato dal nostro Vito si voleva semplicemente far notare come il discorso della sincerità sia rapportabile a qualsiasi comportamento umano, a qualsiasi aspetto del comportamento umano.
La tua vita sarà migliore quando..
Come posso avere una vita migliore di quella che ho?
Questa domanda mi frulla nella testa da tanto tempo ma, malgrado i miei tentativi di cambiare la mia vita per renderla migliore, non ho mai trovato veramente quello che cercavo.
Preparazione, obbiettività, equilibrio nella via spirituale (VS2)
Criteri per scegliere la propria via spirituale 2
Attraversare il giardino degli incanti non è una cosa semplice, figli e fratelli: innumerevoli sono le sue meraviglie, senza fine le sue promesse e non è mai facile, per l’incauto facilone saper discernere la realtà che sta dietro all’apparente meraviglia o la trappola che si nasconde dietro alla promessa.
Vediamo assieme, questa volta, miei cari, cos’è necessario possedere per attraversare (non solo indenni ma addirittura rafforzati) il territorio fatato, e cerchiamo degli strumenti per far sì che il nostro percorso diventi non un’improbabile appagante passeggiata nell’ignoto, bensì una fonte di comprensione.
Tutto l’accadere è per la nostra evoluzione
Pace a te, figlio e fratello, a te che nel corso della tua vita credi di incontrare mille difficoltà,
e pace anche a te, figlio e fratello, che credi, nel corso della tua vita, di non incontrare mai alcuna difficoltà.
Pace anche a te, figlio e fratello, che versi lacrime quando le lacrime non dovrebbero venire versate.
E pace anche a te, figlio e fratello, che senti in te la durezza che impedisce ai tuoi occhi di far sgorgare quelle lacrime che potrebbero essere per te la vera fonte della liberazione.
Favola: la consapevolezza del valore di ciò che si possiede
Il principe Shirab attraversava la sua città tra un’ala di popolino festante: gli uomini piegavano il ginocchio al suo passare, le donne restavano per un momento incantate dalla sua bellezza, quindi arrossivano e abbassavano il capo pudicamente; i bambini cercavano di toccare con le mani le stoffe pregiate che l’avvolgevano, emettendo meravigliati sospiri nel sentire la morbidezza del lino o della seta e nello scorgere la delicatezza dei ricami.
Assapora ogni respiro, ogni situazione come se fosse l’ultima
Padre mio,
io sorrido, io vivo, io scherzo, io trascorro i miei giorni col sorriso dipinto sul volto, eppure, Padre, quando mi guardo allo specchio mi sembra di vedere una maschera tragica che, dietro ad un sorriso dipinto e immobile sui lineamenti, nasconde, invece, una grande pena e una grande tristezza.
Sì, Padre mio, al di là di ciò che la mia bocca tende a mostrare agli altri, al di là di ciò che le mie parole cercano di far credere a coloro che mi circondano, al di là dell’immagine che io costruisco per gli altri, se soltanto mi fermo un attimo ad osservare me stesso, la maschera cade e trovo al mio interno tristezza e solitudine.
Favola del cane consapevole
Un cane ingoiò con gusto una briciola che era caduta dal tavolo un attimo prima che scoccasse la mezzanotte.
Nella stanza c’era allegria, grida e rumori.
«Evviva!»
«Tanti auguri!»
«Buone feste!»
La strutturazione dell’Io, il suo riconoscimento e superamento (IF15)
Insegnamento filosofico 15
Da più anni andiamo indicando, allorché vi parliamo dell’Io, e di come dovete cercarlo, osservarlo per riuscire ad andare oltre.
Prima però di entrare nel merito, vorrei andare alla ricerca dell’Io lungo il cammino evolutivo individuale, per vedere se, nelle varie tappe, l’Io può venire riconosciuto: indaghiamo innanzitutto all’interno del regno minerale.
Non mi sembra necessario spendere moltissime parole per dire che non è possibile trovare tracce dell’Io nell’individuo incarnato a questo stadio evolutivo;
Il bilancio di un anno passato nel tentativo di comprendere
Padre mio,
un anno è trascorso e i cambiamenti che l’esistenza ha portato alla mia vita sono stati grandi, pesanti da affrontare, da comprendere, da accettare.
So che la fine di un anno e l’inizio di un anno nuovo sono soltanto convenzioni, tradizioni prive di una vera realtà, tuttavia non posso fare a meno di guardare indietro all’anno trascorso e chiedermi se è stato un anno buono, né, tanto meno, di cercare di guardare avanti per svelare a me stesso come sarà l’anno che verrà.