La comprensione delle sfumature e il superamento delle esperienze

D – Bisogna cogliere le sfumature di quello che dite, dell’insegnamento. Se un individuo crede di aver capito le sfumature, come fa ad averne la conferma poi? Cioè, voglio dire, con voi non è che si può avere un dialogo come fra le persone incarnate, chiaramente, però, come fa poi ad avere la sicurezza di aver capito giusto?

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La libertà, il sentire e i corpi inferiori

D – Per me chiaramente non si può essere liberi finché si è soggetti al proprio karma, cioè finché non si riesce a comprendere attraverso l’allargamento del sentire il proprio. Questo implica ovviamente un lavoro che non dovrebbe essere mentale, ma di coscienza; proprio la cosa che noi facciamo sempre fatica a raggiungere.

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Cinque minuti per vivere davvero

Fratelli, sorelle, se osservaste le vostre giornate vi rendereste conto che esse sono scandite dalle vostre ansie, dalle vostre paure, dal vostro timore di non riuscire a fare tutto ciò che state vivendo e che la vostra vita sembra volervi in continuazione richiedere.

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La volontà condizionata dall’emozione e dalla ragione (v2)

Alcuni anni fa eravamo venuti a parlare della volontà, sottolineando il fatto che, contrariamente a quella che è opinione comune, l’individuo che ha volontà non è quello che riesce bene nel fare ciò che gli piace, ma quello che, all’opposto, riesce a fare bene ciò che non è completamente di suo gradimento.

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La volontà e il processo dalla conoscenza alla comprensione (v1)

Nei tempi passati vi era stato parlato del passaggio dalla conoscenza alla comprensione. Bene, ricordate fratelli che la conoscenza pur non fornendo essa stessa comprensione, d’altra parte invece è necessaria per fornire il materiale sui cui poi la consapevolezza e la comprensione diventeranno «sentire».

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La libertà cresce con l’evoluzione del sentire (l3)

Della nostra vita è tutto scritto? Il nostro presente, il nostro passato, il nostro futuro?
Sì, in un certo senso sì. Facciamo un esempio: nel corso di un’esistenza, mettiamo di settantanni come media, vi sono delle cose che l’individuo deve fare obbligatoriamente, mettiamo che è scritto che deve andare all’università e laurearsi in fisica, allora lo fa, c’è scritto che deve sposarsi e avere dei figli, allora lo fa e così via, poi vi sono invece tante piccole cose, tante piccole scelte che dipendono dall’individuo; per queste cose l’individuo ha una certa libertà di decisione, liberà di scelta, libertà di fare o non fare.

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Raccogliere le briciole inviate dall’esistenza per aiutarci a cambiare

lo sono conscio, consapevole, sono a conoscenza perlomeno degli insegnamenti che tu mi porti, ma se mi guardo attorno mi sento desolato, mi sento intristire nell’osservare l’indifferenza di tutti gli altri figli che, come dici tu, dovrebbero essere miei fratelli.
A volte penso di essere io stesso a non sentirli miei fratelli, a comportarmi in modo tale da suscitare in loro una reazione di indifferenza nei miei confronti. Perché, nonostante sia passato tutto questo tempo da che io ascolto le tue parole, fratello mio, non riesco ancora a sentire tutti gli altri uguali a me e continuo,

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La conoscenza, la comprensione, l’assenza di desiderio

Da quanto fin qui appreso, risulta evidente che ai fini dell’evoluzione la conoscenza ha in fondo soltanto un’importanza relativa.
Se voi pensate bene, questo concetto dovrebbe rivoluzionare tutto il vostro modo di vivere e di concepire l’esistenza e la stessa società in cui vivete e nella quale chi più conosce più viene ritenuto, solitamente, grande e di conseguenza molto evoluto.
In realtà la conoscenza è semplicemente un mezzo che può tornare utile, come è stato detto prima, a conseguire evoluzione, ma non è stato strettamente necessario a questo conseguimento.

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Darsi tempo e dedizione: il capire prepara il comprendere

Fratelli miei, da anni seguo il vostro insegnamento, da anni vengo ad ascoltare le vostre parole, da anni rileggo ciò che voi dite, cercando di capire, cercando di “comprendere”, come dite voi, e cercando di mettere in pratica quanto voi mi volete insegnare.
Per quanto riguarda il capire, non trovo nessuna difficoltà: quanto voi affermate è così razionale, così logico, che mi sembra addirittura in alcuni momenti semplice, direi quasi banale.
Per quanto riguarda il comprendere, io credo di avere introiettato, se non tutto, almeno una buona parte di quello che voi mi avete insegnato.

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