Vi sono dei momenti in cui la vita, l’esistenza, vi mettono davanti ad esperienze traumatizzanti e spaventose di fronte alle quali quasi sempre siete impreparati e ognuno di voi reagisce secondo la modalità che gli è propria e possibile.
Come ho sentito dire da voi, è anche possibile percepirsi come all’interno di un buco nero e trovarsi su una sponda isolata, in una solitudine irriducibile in cui sembra che nulla possa servire a distogliere dal dramma che si sta vivendo.
cambiare
L’Io e l’aggiornamento senza fine dell’immagine di sé
A cosa serve l’immagine di sé? Serve all’Io per illudersi di esistere.
Se l’Io non creasse questa immagine con cui rappresentare se stesso, non avrebbe nessun elemento – secondo lui “palpabile” – per poter affermare che egli è reale, che egli appartiene al mondo della realtà fisica.
Ecco quindi che questa è la necessità prima dell’esistenza dell’immagine che l’individuo ha di se stesso.
Come abbiamo sempre detto, l’Io ha in se stesso le armi per la propria distruzione; ecco che, infatti, questa immagine, pur essendo necessaria all’Io per rafforzarsi e per convincersi di esistere, è anche quel fattore che induce l’individuo con un minimo di consapevolezza e di attenzione,
Essere se stessi e cambiare nei rapporti
Un elemento importante nella costruzione di un rapporto è il sentirsi alla pari.
Più c’è la sensazione, tra due persone, di essere tra di loro alla pari, più è facile che il rapporto duri nel tempo, si costruisca e sia proficuo per entrambe.
Il senso dell’essere alla pari è dato dalla sensazione che ha il componente del rapporto di poter essere sé stesso così com’è, alla stessa maniera in cui lo può essere l’altro, quindi con la disponibilità ad accettare il bello e il brutto dell’altro, ma anche la disponibilità a mostrare il bello e il brutto di se stesso. Questo è il vero modo di essere alla pari. (Scifo)