La tua vita sarà migliore quando..

Come posso avere una vita migliore di quella che ho?
Questa domanda mi frulla nella testa da tanto tempo ma, malgrado i miei tentativi di cambiare la mia vita per renderla migliore, non ho mai trovato veramente quello che cercavo.

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Raccogliere le briciole inviate dall’esistenza per aiutarci a cambiare

lo sono conscio, consapevole, sono a conoscenza perlomeno degli insegnamenti che tu mi porti, ma se mi guardo attorno mi sento desolato, mi sento intristire nell’osservare l’indifferenza di tutti gli altri figli che, come dici tu, dovrebbero essere miei fratelli.
A volte penso di essere io stesso a non sentirli miei fratelli, a comportarmi in modo tale da suscitare in loro una reazione di indifferenza nei miei confronti. Perché, nonostante sia passato tutto questo tempo da che io ascolto le tue parole, fratello mio, non riesco ancora a sentire tutti gli altri uguali a me e continuo,

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La disponibilità a mutare se stessi senza fine

Sorelle, fratelli, vi ho osservati, vi ho guardati, vi ho studiati nell’arco di tempo in cui siamo stati assieme. Ho visto la vostra buona volontà e vi ringrazio per questo, ho visto tutti i vostri sforzi e sono felice per questo. Ho visto in alcuni momenti anche il vostro entusiasmo e ne sono rallegrata.
Ma ho anche visto, sorelle mie, ho anche notato, fratelli miei, come alcune delle catene che vi tengono legati non sono da voi rifiutate bensì amate, cercate e volute, e tutto questo mi ha dato una grande pena, tutto questo mi ha fatto soffrire, figli miei.

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Tu sei il bene e sei il male, l’odio e la dolcezza

Ma io, chi sono in realtà io?
Io sono l’uomo che al mattino sale sull’autobus e si irrita allorché sente gli altri uomini che lo pressano, che lo spingono, che lo urtano inavvertitamente; o sono l’uomo che vede un posto vuoto e preferisce restare in piedi accanto ad esso, pensando che altri abbiano più bisogno di lui di accomodarvi le membra?

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Credere e cambiare: nessuno può farlo per noi

Padre, Padre mio,
ancora una volta hai permesso che la Tua voce giungesse a me attraverso i Tuoi messaggeri, ed ancora un’altra tristissima volta, Padre mio, io mi chiedo a quanto tutto questo mi possa servire, osservandomi nella vita di tutti i giorni in cui dimentico i momenti di serenità, i momenti di pace, i momenti quasi di beatitudine e divento l’essere meschino che continua sempre e soltanto a pensare a se stesso, e non sa rivolgere lo sguardo attorno per asciugare anche una sola lacrima ad un proprio fratello.

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L’insegnamento spirituale può far paura

«La migliore difesa è l’attacco» è uno dei tanti detti che la saggezza popolare ha creato per esprimere particolari situazioni, particolari momenti, in cui un individuo può venirsi a trovare nel corso della sua esistenza.
In realtà questo detto ha effettivamente in una certa saggezza, tanto che è stato preso – più o meno consapevolmente – e usato nelle più svariate occasioni. Questo accade ad esempio allorché – per restare nell’ambito che ci compete – i componenti del Cerchio leggono le parole che noi rivolgiamo loro.

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Per il nuovo anno: più attenzione ai processi interiori

Ecco che un nuovo anno è incominciato per voi immersi nel piano fisico, e il miglior augurio che possa essere fatto ad ognuno di voi è quello di riuscire a trovare posto, nel corso delle vostre giornate, per tutta quella parte di voi stessi che così spesso dimenticate, o evitate, o frustrate, magari sotto la spinta delle pressioni che i bisogni materiali vi presentano giorno dopo giorno.
Noi vi diciamo, figli: cercate di mettere un po’ più da parte le questioni materiali.

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Nel presente, il cambiamento senza fine di sé stessi

Il vostro valore all’interno dell’universo non è quello che voi, nella vostra arroganza, siete soliti attribuirvi. Non esiste una scala di valori tra l’essere delle cose, delle piante, degli animali e dell’uomo: esistono soltanto dei diversi modi di essere adeguati alle diverse necessità evolutive. Così è errato affermare che l’uomo è – per sua natura – superiore al fiore, poiché l’essere del fiore, all’interno del mondo in cui è inserito, è altrettanto adeguato e specializzato dell’essere umano. Si può parlare semplicemente di diversità, di differente ampiezza di sentire, ma non si può fare una graduatoria in cui un “sentire” sia classificato come migliore di un altro.

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