Prima o poi, in qualunque individuo, di qualunque razza, di qualunque epoca, si presenta la concezione di qualcosa che è al di là della sua portata di conoscenza, di esperienza diretta.
assoluto
L’esperienza personale di Dio (r2)
Infine parleremo di Dio, dell’Estremo Essere, di Colui che ci accomuna e che Tutto è. La parola “Dio”, etimologicamente, significa celeste, luminoso, ma le varie religioni di tutti i tempi hanno identificato questo termine con l’Essere Supremo che governa il mondo degli esseri umani.
Tutto è vibrazione e ciclo. Un esempio sulla natura dell’Assoluto
Tutto si muove nell’universo, qualsiasi telescopio puntiate verso il cielo, per guardare, vi può mostrare che la volta celeste che, in apparenza, sembra immobile, in realtà è un ripetersi, un succedersi di vibrazioni.
Il problema della conoscenza e della comprensione dell’Uno
Come spesso vi abbiamo ripetuto è difficile per l’essere umano riuscire a formarsi un’idea di come sia l’Uno in realtà. E questo fatto è comprensibile perfettamente se si fa riferimento agli strumenti che l’individuo incarnato possiede per elaborare le proprie concezioni.
L’amare gli altri e l’abbandono all’Assoluto
«Non sappia la tua mano sinistra ciò che sta facendo la tua destra», sublime insegnamento del Maestro, fratelli.
Il Verbo del Cristo, carico d’amore, denso di umanità, voleva significare soprattutto che è necessario, giusto e bello che quando si compie un’opera di bene, quando si agisce con carità verso gli altri fratelli, non lo si deve fare allo scopo di far mostra di se stessi e della propria generosità.
Tu mi ami per il semplice fatto che esisto
Padre mio, io sono soltanto una piccola creatura, spesso sperduta nel mondo, triste, desolata, incapace di comunicare con gli altri, incapace di manifestare amore, di porgere una mano, di fare anche solamente un sorriso a coloro che mi stanno attorno.
Padre mio, non è falsa umiltà la mia, ma ogni giorno che trascorro mi rendo conto di quale sia, in fondo, la mia pochezza, di quanti difetti io possieda, di quante volte so che dovrei fare e non ho il coraggio o, forse, la voglia di mettere in atto quello che so essere il mio dovere.
Anche la donna che all’angolo della strada vende il suo corpo
Padre mio, guardo il mattino nascere dietro i monti, il cielo che si rischiara, l’aria fredda della notte che lentamente si intiepidisce, ed ecco che mi prende un’emozione improvvisa: sento che tutto mi parla di Te.
E vivo la mia giornata, una giornata come tante, con le mie speranze, le mie delusioni, le mie illusioni, i miei trasporti, e la sera, guardando l’orizzonte al di là del mare, vedo il sole che si tuffa nelle acque in un tripudio di colori dalle mille sfumature accese; e in quel momento penso che davvero tutto mi parla di te. Anonimo