Jung e gli archetipi [IF41]

Allora, il nostro Adler potrebbe essere considerato – secondo le nostre concezioni – più uno psicologo dell’Io, in quanto in realtà in tutta la sua teoria, nelle sue discussioni, nelle sue opere, egli analizza sia la parte emotiva che la parte mentale fuse tra di loro e per di più in rapporto con l’ambiente.

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Possiamo comunicare grazie ai simboli e agli archetipi

Tutto quello che l’uomo percepisce è relativo.
Tutto quello che l’uomo percepisce è soggettivo.
La rappresentazione del mondo che l’individuo si fa è strettamente dipendente da quelle che sono le sue percezioni a livello fisico, emotivo e
mentale.
Tuttavia la percezione della realtà di un individuo è diversa dalla percezione di un altro individuo e si potrebbe affermare che la rappresentazione della realtà è completamente, o in buona parte, diversa da un individuo all’altro.

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