[…] L’insegnamento d’amore, è vero, figli miei, è quello di più difficile comprensione, tuttavia questo non deve esimervi dal fatto di cercare di amare veramente il vostro compagno, la vostra compagna, i vostri figli, i vostri genitori, i vostri amici.
Eppure, così facilmente io vi vedo affermare di amare intensamente una persona, e poi, inconsapevolmente, vi comportate in modo tale da umiliarla, calpestarla, dimenticarla e quindi danneggiarla.
amore
L’amore che non ha bisogno di essere corrisposto
[…] L’amore, mai parola fu più usata ed abusata! Osservate l’amore di tutti i giorni, quell’amore che ognuno di voi dice di nutrire per i propri parenti, i propri congiunti, i propri amici: guardatelo attentamente. È davvero amore, dite?
Io osservo il matrimonio, il matrimonio in cui è stato detto al momento della stipulazione che vi sarebbe stato amore, comprensione, affetto reciproco ed ecco che improvvisamente – quasi sempre – nella vita di tutti i giorni, alla prova dei fatti, allorché ciò che è stato detto come vincolante dovrebbe essere messo in atto, quest’amore si trasforma in qualcosa usato per ricattare il compagno o la compagna, per far sì che egli faccia ciò che si desidera, per
Le molte stagioni dell’amore che l’egoismo non può vanificare
L’amore, uno dei tanti nomi di Dio, l’amore che si manifesta in mille modi, l’amore che voi conoscete, l’amore che incontrate lungo la vostra via, l’amore che può assumere un volto, dieci volti, centinaia di volti, ma che comunque sempre vi accompagna.
Se voi soltanto pensate a quante volte nel corso di una sola vita, nel corso quindi di soli settant’anni incontrate l’amore, se solo vi soffermaste a questo, non nascerebbe più nelle vostre menti la paura, il timore, lo sconforto, di essere soli.
L’amore e l’amicizia esistono indipendentemente dalla relazione
[…] L’amicizia, ah gran cosa l’amicizia! L’amicizia può smuovere le montagne, l’amicizia può rendere bello qualsiasi rapporto, l’amicizia è qualcosa che può rendere le giornate più luminose, migliori, più degne di essere vissute!
L’amicizia è quella cosa che fa sentire tutti fratelli, è quel sentimento che allorché sfiora le persone, le accomuna, le rende simili, le fa sentire vicine, unite nel bene e nel male, nella grazia e nella disgrazia, nella fortuna e nella sfortuna.
L’amare gli altri e l’abbandono all’Assoluto
«Non sappia la tua mano sinistra ciò che sta facendo la tua destra», sublime insegnamento del Maestro, fratelli.
Il Verbo del Cristo, carico d’amore, denso di umanità, voleva significare soprattutto che è necessario, giusto e bello che quando si compie un’opera di bene, quando si agisce con carità verso gli altri fratelli, non lo si deve fare allo scopo di far mostra di se stessi e della propria generosità.
Essere parte dell’Amore universale
Io credo nell’Amore Universale che avvicina e accomuna tutti gli esseri viventi, che accomuna e avvicina le persone sensibili, che avvicina e accomuna, in certi casi, l’uomo alla donna e viceversa.
Io credo nell’Amore Universale, l’Amore che non ti fa sentire primo, ma che non ti fa sentire neanche ultimo, l’Amore che non ti fa sentire «diverso» dagli altri e che al tempo stesso non ti fa sentire gli altri «diversi».
Avere tutto il bene e non riuscire a darlo
Quando rivolgete con amore i vostri pensieri ad una creatura che soffre, quando pensate intensamente a questa persona, quando dimenticate le vostre miserie, quando dimenticate il vostro Io rivolgendovi e dedicandovi totalmente a questa persona, fino a fondervi con essa, voi, figli nostri, state compiendo in quel momento un’opera grande, poiché in tal modo date mostra, soprattutto a voi stessi, di aver compreso almeno in parte ciò che noi intendiamo dire quando vi diciamo di amarvi gli uni con gli altri, quando vi parliamo di amicizia, di fratellanza, di comunione spirituale.
Assapora ogni respiro, ogni situazione come se fosse l’ultima
Padre mio,
io sorrido, io vivo, io scherzo, io trascorro i miei giorni col sorriso dipinto sul volto, eppure, Padre, quando mi guardo allo specchio mi sembra di vedere una maschera tragica che, dietro ad un sorriso dipinto e immobile sui lineamenti, nasconde, invece, una grande pena e una grande tristezza.
Sì, Padre mio, al di là di ciò che la mia bocca tende a mostrare agli altri, al di là di ciò che le mie parole cercano di far credere a coloro che mi circondano, al di là dell’immagine che io costruisco per gli altri, se soltanto mi fermo un attimo ad osservare me stesso, la maschera cade e trovo al mio interno tristezza e solitudine.