D – I sogni sono semplicemente il riflesso dell’Io?
Certamente no: all’interno del sogno le componenti sono molteplici. Vi sono le elaborazioni dell’Io nelle sue varie componenti fisiche, astrali e mentali ma anche gli elementi portati dalle vibrazioni emesse dall’akasico e, di conseguenza, i riflessi delle comprensioni e delle incomprensioni dell’individuo.
Inoltre vi è l’influenza degli archetipi transitori, usati principalmente per dare una forma alle figure presenti nel sogno e alle azioni che nel sogno vengono compiute inserendo elementi simbolici tipici degli archetipi transitori a cui si è collegati. Per fare un esempio semplice, il lutto in occidente è associato al colore nero, mentre in altri paesi al colore bianco. Quindi nel sogno la colorazione degli elementi presenti riguardanti un lutto tenderà a essere basata sul nero o sul bianco Questo rende ogni sogno composto da un’estrema frammentarietà e complessità di elementi, non facilmente districabili l’uno dall’altro.
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D – Chi attua la censura e come viene attuata?
Nel sogno vi sono due fonti principali di censura: quella attuata dai meccanismi di difesa “naturali” presenti in ogni corpo dell’individuo e quelli messi in atto dall’Io quando esso non si sente in gradi di affrontare ciò che il sogno tenta di rendere manifesto.
Per capire i meccanismi naturali basta pensare a un sogno in cui il sognatore sogna, per esempio, di subire un infarto. Nel sogno il sognatore avverte tutti i sintomi dell’infarto (o almeno quelli che lui immagina siano tali) e, all’interno del sogno, per lui l’infarto è realtà. Per evitare che i sintomi si presentino veramente e, di conseguenza, l’infarto ci sia davvero, il corpo fisico reagisce censurando tali sintomi come irreali e attivando le sue difese immunitarie in maniera che il corpo fisico impedisca una reale ripercussione fisiologica sull’individuo. Allo stesso modo reagiscono il corpo astrale e quello mentale.
In quanto all’Io, dal momento che la sua irrealtà non gli fornisce mezzi “pratici” per intervenire, non può fare altro che agire sulla decodifica delle vibrazioni del sogno, ricoprendo gli elementi che non è in grado di affrontare con decodifiche aggiuntive che modificano il significato simbolico di un elemento del sogno, dando luogo a meccanismi come la condensazione che ricopre il simbolo di significati travisanti o tali da raggruppare inestricabilmente più simboli riuscendo, così, a mascherarne il nucleo originario.
D – Perché spesso i sogni si ricordano subito appena svegli e poi si dimenticano?
Questo è vero solo in parte, dal momento che in realtà, anche quando ci si ricorda un sogno, si ricorda soltanto una sua visione parziale e non il sogno nella sua totalità. Questa parziale o totale perdita della conoscenza degli elementi strutturali del sogno è principalmente frutto dell’azione dell’Io che in questo modo si difende da quanto non è pronto ad accettare e che ritiene potrebbe essere troppo destabilizzante per lui. In definitiva è sempre un meccanismo di difesa.
D – Quali sono i tentativi di decodifica che vengono attuati nei sogni?
Tutti i sogni sono il prodotto delle decodifiche (e di conseguenza delle comprensioni e delle incomprensioni dell’individuo) derivanti dall’elaborazione delle esperienze che l’incarnato affronta nel corso della sua vita. Dal punto di vista del cammino delle vibrazioni nel ciclo fisico/akasico si può immaginare il sogno come il momento di elaborazione da parte dei corpi inferiori delle esperienze vissute e della loro decodifica nella fase di ritorno verso il corpo akasico. Ombra
Chiaro, grazie
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