ROSSO
Se vi chiedessimo a bruciapelo di dirci a che cosa associate il colore rosso la maggior parte di voi risponderebbe probabilmente “il sangue” o “il fuoco”. In realtà l’associazione “ros so-fuoco” è un’associazione che può lasciare perplessi, dal momento che, tranne in casi molto particolari, certamente il fuoco non è rosso, e cercheremo in seguito di capire le ragioni di questa interpretazione del colore del fuoco.
Per quello che, invece, riguarda l’associazione rosso-sangue, essa mette in luce gran parte dei simbolismi che possono essere attribuiti a questo colore dal momento che il sangue è un elemento comune a tutta l’umanità ed è vitale per l’esistenza stessa dell’individuo dal momento che egli non può vivere senza di esso.
Da questa semplice constatazione si può facilmente dedurre quali siano i simboli genericamente associabili al colore rosso: la vita, l’energia, la sessualità (in conseguenza della spinta alla conservazione della vita tramite la riproduzione) e, in ambito psicologico, la passionalità e l’espressione di reazioni emotive intense.
E, ancora, l’istinto di vita e di sopravvivenza e, conseguentemente, una forte interazione con l’esterno di sé, vissuto in maniera dinamica e reattivo sulla spinta delle esperienze, quindi collegato alla vivacità e alla vitalità dell’individuo nel vivere i fatti della sua incarnazione.
In definitiva, si tratta genericamente di un colore che esprime la stretta reattività tra ciò che è interno e ciò che è esterno all’individuo, dando preminenza ai movimenti interiori del l’individuo e alla sua risposta emotiva. Non è un caso che nell’uso corrente il rosso è il colore usato per indicare un possibile pericolo o che tale colore sia stato associato a grandi movimenti rivoluzionari sociali (il comunismo, il libro rosso di Mao e via dicendo).
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