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Questi concetti, questi insegnamenti, possono sì, dunque, servire per comprendere, per migliorare ma possono anche, a loro volta, essere usati per espandere, mettere in moto, assecondare i bisogni del proprio Io.
Ecco così che se da un lato fioriscono insegnamenti spirituali tesi a cercare di far comprendere all’individuo uomo la vera realtà del suo intimo, contemporaneamente fiorisce tutta una serie di personaggi che approfittano di questi insegnamenti per manifestare doti più o meno vere, per propagandare messaggi più o meno logici, per cercare di sfruttare la fiducia altrui al fine di acquisire vantaggi personali.
Chi di voi frequenta l’ambiente spiritualistico (e spiritico in particolare), si starà rendendo conto che la situazione è veramente caotica: personaggi che sembravano solidi sembrano traballare sul loro piedistallo e viene fatto mercato, più o meno aperto, di tutta quella dottrina, quella teoria che dovrebbe – soltanto e semplicemente – servire ad aiutare gli uomini.
Maghi, fattucchiere, pranoterapeuti, “gran maestri”, e chi più ne ha più ne aggiunga, fioriscono all’improvviso, quasi come se l’età dell’Acquario non stesse soltanto per incominciare, ma fosse alla sua fine! E questo non fa altro che alimentare quelle paure inconsce che sono all’interno delle persone non ancora convinte della propria realtà.
Noi questa sera vogliamo approfittare di questo incontro per ricordarvi che se veramente pensate, se veramente credete di aver compreso gli insegnamenti, se veramente ritenete che vi sia in essi una certa logica, se veramente sentite che essi corrispondono a ciò che voi pensate sia o possa essere Verità, allora è, comunque e sempre, vostro dovere non dare credito a tutto quel sottobosco di individui che fanno dell’insegnamento uno strumento per servire se stessi.
Quello che voglio ancora ricordarvi è che la realtà e la bellezza dell’insegnamento – qualunque sia la fonte da cui esso proviene – consiste nel fatto che l’insegnamento deve servire per unire e non per separare; nel momento stesso in cui per seguire un insegnamento e per portare avanti una propria fede, ci si pone in contrasto con gli altri, si pone questo insegnamento o questa fede davanti agli altri come se fosse una barriera (fosse anche soltanto col proprio compagno o la propria compagna), ecco che ciò evidenzia che non si è ancora capito nulla del vero essere dell’insegnamento.
L’insegnamento, il vero insegnamento, quello che si sente giusto, è fatto sempre e soltanto – lo ripeto – per unire e non per separare, in quanto il suo scopo è quello di far arrivare alla fine del cammino ogni individuo.
E la fine del cammino di ogni individuo non è il sentirsi separato dal resto della realtà, ma è l’arrivare a unirsi, a fondersi con essa per giungere ad essere un’unica e sola Realtà. Scifo
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Consola sapere che quello che accade è regolato dalla legge dell’equilibrio. Analizzando i fatti solo con la logica del razionale, difficile è farsi una ragione di tutta la sofferenza e ingiustizia che sembra prevalere su questa umanità. È necessario un atto di profonda fiducia e la capacità di cogliere la realtà al di là di quel che appare. Non sempre facile. Le indicazioni delle guide mi permettono di avere lo sguardo più ampio e riconosco che in forme diverse i loro insegnamenti , con sensibilità diverse, vengono sempre più interiorizzati da un maggior numero di persone.
Il prevalere dell’incarnazione della quarta razza spiega il perchè di tanta confusione e delle troppe “ingiustizie ” sociali cui assistiamo impotenti, ciò non toglie che è triste vedere la sofferenza cui sono soggette troppe persone a causa degli egoismi e delle non comprensioni di altre.
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