In ciò che noi vi diciamo esiste un pericolo che non dovete sottovalutare: noi abbiamo appena affermato che, in definitiva, l’uomo non può che “vivere un certo tipo di vita” e che in realtà, qualunque cosa egli intenda fare, non potrà mai evitare un’esperienza che gli era stata assegnata.
Questo concetto è alquanto pericoloso, perché può indurre a quel tipo di fatalismo e supinità che, ad esempio, l’uomo occidentale crede di percepire nella maggior parte delle popolazioni orientali, all’interno delle quali questi concetti – facenti parte da generazioni del loro modo di pensare – sono stati spesso travisati dalla gente comune.
Favola del cane consapevole
Un cane ingoiò con gusto una briciola che era caduta dal tavolo un attimo prima che scoccasse la mezzanotte.
Nella stanza c’era allegria, grida e rumori.
«Evviva!»
«Tanti auguri!»
«Buone feste!»
Tu mi ami per il semplice fatto che esisto
Padre mio, io sono soltanto una piccola creatura, spesso sperduta nel mondo, triste, desolata, incapace di comunicare con gli altri, incapace di manifestare amore, di porgere una mano, di fare anche solamente un sorriso a coloro che mi stanno attorno.
Padre mio, non è falsa umiltà la mia, ma ogni giorno che trascorro mi rendo conto di quale sia, in fondo, la mia pochezza, di quanti difetti io possieda, di quante volte so che dovrei fare e non ho il coraggio o, forse, la voglia di mettere in atto quello che so essere il mio dovere.
La strutturazione dell’Io, il suo riconoscimento e superamento (IF15)
Insegnamento filosofico 15
Da più anni andiamo indicando, allorché vi parliamo dell’Io, e di come dovete cercarlo, osservarlo per riuscire ad andare oltre.
Prima però di entrare nel merito, vorrei andare alla ricerca dell’Io lungo il cammino evolutivo individuale, per vedere se, nelle varie tappe, l’Io può venire riconosciuto: indaghiamo innanzitutto all’interno del regno minerale.
Non mi sembra necessario spendere moltissime parole per dire che non è possibile trovare tracce dell’Io nell’individuo incarnato a questo stadio evolutivo;
La capacità di apprezzare e benedire ciò che si ha
La vita che state vivendo quotidianamente è già irta di difficoltà e di ostacoli ma, malgrado questo, che cosa fate, voi, in verità, per impedire che essa si inasprisca ancora di più, per aiutarla a fluire in modo più pacato e, per questo, più facile da affrontare?
Se voi davvero riusciste ad apprezzare quello che possedete – non solo a parole ma proprio per intima convinzione – riuscireste ad essere molto più felici e ad affrontare con serenità molto maggiore ciò che, inevitabilmente, le esigenze della vostra vita evolutiva vi conducono a sperimentare.
La sessualità è uno dei modi per avvicinarsi al Tutto
Fratelli, sorelle, fra i grandi problemi che l’umanità ha nel suo intimo vi è il problema della sessualità. L’umanità intera sembra sempre essere posta davanti a questo aspetto della sua esistenza e sembra volerlo accettare o rifiutare in continuazione, come se la sessualità fosse la cosa più importante, la componente più importante dell’uomo.
Ma state attenti, fratelli, guardate bene, sorelle, queste spinte sessuali che sentite agire dentro di voi, sia che voi le accettiate, sia che voi le rifiutiate,
L’uomo di oggi, ieri è stato animale, vegetale, minerale (IF14)
Insegnamento filosofico 14
Evoluzione evoluzione della forma, evoluzione della materia, evoluzione dell’autocoscienza: che cosa significano queste tre affermazioni?
Con evoluzione della forma, si intende il passaggio dalla forma più semplice di vita, quindi la forma minerale, a quella umana per poi arrivare alla superumana. Quindi l’evoluzione della forma significa che l’individuo che si incarna per la prima volta in un minerale, tende poi a costruire a poco a poco i suoi corpi sugli altri piani di esistenza passando da una forma di vita molto semplice, come può essere quella del cristallo,
Il maschio, la femmina, la stupidità dell’Io
Cos’è che costituisce la differenza tra il maschio e la femmina, soprattutto dal punto di vista sociale?
Ora, che esistano delle differenze fisiche, fisiologiche e biologiche è indubbio e nessuno può contestare questo fatto. Che esistano delle differenze «spirituali» legate più che altro ad un diverso tipo di sensibilità, questo potrebbe anche essere vero (badate bene, ho detto «potrebbe»), ma che esista una superiorità maschile rispetto alla femmina, questo non è assolutamente vero e fa parte senza dubbio di quella «stupidità» umana di cui vogliamo parlare.