Insegnamento filosofico 29
Padre mio, nel corso della mia vita ci sono dei momenti in cui somiglio ad un cristallo ed il mio cammino sembra essersi fermato, bloccato su posizioni da cui faccio fatica a smuovermi, posizioni in cui nulla più mi sembra importante, in cui mi sento indifferente, distaccato; abbandonato senza avere neanche la capacità di soffrire, di gioire, di amare.
Vi sono poi momenti in cui la mia vita assomiglia a quella di una pianta ed io cerco allora le sensazioni più diverse, lascio che siano le sensazioni ad arrivare sino a me senza far nulla in fondo più che muovermi, girarmi, affinché possano toccarmi più facilmente e restando tutto sommato passivo nei confronti di ciò che la vita o l’esistenza mi mandano incontro.
La morale è soggettiva e risponde all’intenzione
Vi avevo chiesto una volta se è più morale colui che uccide nel nome di un ideale in cui crede fermamente, o colui che uccide per salvare la propria vita e quella dei suoi familiari.
Poiché siamo qui con il solo scopo di discutere e di cercare di allargare – se ci è possibile – la comprensione personale, svolgerò io stesso il compito assegnatovi, facendolo dal mio punto di vista – come al solito in apparenza bizzarro – liquidando il tutto con poche parole, e non per presunzione ma perché, effettivamente, la risposta era molto più semplice di quanto poteva apparire.
Il mondo dello “spirituale” oggi: il giardino degli incanti (VS1)
Criteri per scegliere la propria via spirituale 1
Rientra nell’andamento ciclico naturale dell’evoluzione dell’uomo, figli nostri, l’arrivo di periodi in cui l’essere umano, e le società che egli compone sul pianeta, attraversino fasi di estrema confusione che, talvolta, si protraggono nel tempo anche per secoli.
Per comprendere il perché di questi accadimenti bisogna fare riferimento ad alcuni elementi che abbiamo affrontato più volte nel corso di questi anni di insegnamento, tenendo ben presente il concetto che il punto di riferimento da osservare è l’individuo, in quanto ciò che lo plasma non è lo scenario umano e sociale in cui egli si trova a dover operare, bensì ciò che consegue come risultato dell’evoluzione degli esseri incarnati.
La sensibilità condizionata dall’Io
Quante cose vengono contrabbandate, con molta approssimazione, per sensibilità!
Osserviamo qualche esempio di questa sensibilità, non dico inesistente, ma per lo meno dubbia, tanto per chiarire le idee su alcuni punti che così facilmente sfuggono a coloro che cercano di comprendere qualche cosa del proprio intimo e – magari, perché no! – dell’intimo degli altri.
Come certamente gran parte di voi ricorderà, è stata compiuta un’impresa che dai giornalisti, dai critici e da chi l’ha seguita è stata giudicata un’impresa storica.
No, non si tratta del raggiungimento di Marte, non si tratta neppure della scalata della vetta più alta dell’Himalaya, ma si tratta di un concerto rock!
Conoscere non è comprendere: il limite del desiderio (IF28)
Insegnamento filosofico 28
Da quanto fin qui appreso, risulta evidente che ai fini dell’evoluzione la conoscenza ha in fondo soltanto un’importanza relativa.
Se voi pensate bene, questo concetto dovrebbe rivoluzionare tutto il vostro modo di vivere e di concepire l’esistenza e la stessa società in cui vivete e nella quale chi più conosce più viene ritenuto, solitamente, grande e di conseguenza molto evoluto.
In realtà la conoscenza è semplicemente un mezzo che può tornare utile, come è stato detto prima, a conseguire evoluzione, ma non è stato strettamente necessario a questo conseguimento.
L’altruismo: dal rispetto di sé sorge l’azione gratuita per l’altro
Caro Ernesto,
come vedi non ho resistito alla tentazione di rispondere nel più breve tempo possibile alla tua peraltro graditissima lettera, nella quale, prendendo spunto da una frase del Maestro, mi chiedi la mia umile opinione sul concetto di altruismo.
Certo che, sinceramente, sentirmi porre una cosiffatta domanda da te, da un cosiddetto ricercatore spirituale, devo ammettere che la cosa mi ha lasciato non poco stupito, tuttavia cercherò di fare del mio meglio ed esprimerti nel modo più chiaro possibile la mia opinione in merito.
L’amore e l’amicizia esistono indipendentemente dalla relazione
[…] L’amicizia, ah gran cosa l’amicizia! L’amicizia può smuovere le montagne, l’amicizia può rendere bello qualsiasi rapporto, l’amicizia è qualcosa che può rendere le giornate più luminose, migliori, più degne di essere vissute!
L’amicizia è quella cosa che fa sentire tutti fratelli, è quel sentimento che allorché sfiora le persone, le accomuna, le rende simili, le fa sentire vicine, unite nel bene e nel male, nella grazia e nella disgrazia, nella fortuna e nella sfortuna.
La libertà individuale si amplia con l’evoluzione del sentire (IF27)
Insegnamento filosofico 27
Tra le varie problematiche che hanno interessato l’uomo esiste certamente il problema del libero arbitrio, o, più genericamente, se si vuole, il problema della “libertà”.
È chiaro, e per comprendere questo basta guardarsi attorno o osservare la propria esistenza, che l’individuo, l’essere incarnato, costretto ad abitare un veicolo fisico, non gode di una libertà assoluta, ma il suo campo di azione, la sua possibilità cioè di prendere delle decisioni “in libertà” è molto ristretto e limitato. Si può quindi affermare con facilità che l’individuo incarnato gode di una libertà relativa, tanto che addirittura si potrebbe parlare di evoluzione della libertà.