L’Io e il vittimismo come mezzo per raggiungere i suoi scopi

Tra le varie armi che l’Io ha a sua disposizione per affermare se stesso e ottenere ciò che lo gratifica, ve n’è una sottile e subdola che colpisce a fondo e ottiene, quasi sempre, buoni risultati, tanto che la consiglio vivamente a tutti coloro che cercano di ottenere qualche cosa e non riescono a ottenerla attraverso vie più tradizionali e scoperte.
Devo dire che questo strumento di cui sto parlando non è dei più facili da usare poiché richiede doti collaterali a suo sostegno; tuttavia queste doti son patrimonio comune di ogni Io grazie a una lunga pratica e a un’esperienza incominciata fin dal suo primo formarsi.

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La paura della morte, è paura dell’identità di scomparire

Creature, la serenità sia con voi.
«Già – direte voi – si fa presto ad augurare la serenità a chi non la può avere! Se è vero che esisti, tu hai raggiunto le tue certezze, sei dall’altra parte, sei sicuro che esiste quel qualcosa che da qui siamo abituati a chiamare aldilà.
Ma noi, poveracci, limitati da questi corpi simili a catene, tartassati dall’impatto delle nostre sensazioni e dei nostri desideri, tormentati di continuo dai pensieri subdoli della nostra mente, poco aiutati dalla nostra coscienza (sempre che esista qualcosa di definibile come ‘coscienza’)

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L’interpretazione della propria vita dopo la morte (IF6)

Insegnamento filosofico 6
Da quando il fascino delle dottrine orientali ha invaso il mondo occidentale, si fa un gran parlare di karma e questo termine, codesta parola, viene il più delle volte usata veramente a sproposito, anche perché le persone che la usano non sono a conoscenza del reale significato del termine.
In realtà il termine karma significa semplicemente «azione»; quindi, con karma si dovrebbe indicare tutto ciò che fa parte dell’attività, del movimento, dell’azione, della vita stessa.

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Dal dubbio alla certezza, attraverso la conoscenza e la comprensione

Cosa vuol dire “dubbio”? Se voi andate a cercare questa parola su un dizionario, troverete che dubbio è una parola che deriva dal latino “duo” e che significa “essere in bilico tra due cose”. L’uomo vive nel dubbio ogni attimo, ogni momento – persino nei sogni il dubbio si manifesta in lui – e non è certo una cosa piacevole! Tutti sapete, tutti avete avuto dei momenti in cui siete rimasti oscillanti, senza saper prendere una decisione.
Dubitare, che brutta cosa! Eppure anche il dubbio è necessario; anche il dubbio, come tanti altri accadimenti dell’uomo, ha una sua funzione: è necessario all’evoluzione.

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Dare e ricevere nella spontaneità e nell’abbandono

Vi vedo, fratelli, vi vedo, sorelle, riempire il vostro essere di carezze mai date e di sorrisi mai ricevuti, che rimangono dentro di voi simili a fiori seccati tra le pagine di un libro.
Tristi carezze e tristi sorrisi, miei cari; come fiori tra le pagine del libro – per voi che sfogliate le pagine dei vostri giorni in cerca di validi perché – più che ricordi sono rimpianti di qualche cosa di incompiuto che era sul momento, che avrebbe potuto essere anche più a lungo, ma che invece è appassito nell’indifferenza, lasciando solo una povera spoglia, un pallido ricordo di ciò che era un giorno e che poteva essere ma che non è stato.

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La realtà percepita, l’illusione, la realtà oggettiva (IF5)

Insegnamento filosofico 5
Abbiamo parlato del piano fisico, cercando di inserire il discorso che abbiamo fatto in un contesto più ampio, che includeva il concetto di illusoria percezione della realtà, arrivando a sostenere che la realtà non è quella che voi vedete e che vi appare così sotto l’influenza della vostra mente; la quale ha l’indubbia capacità di modificare con i suoi schemi quello che percepite.
Ho appena usato la parola “indubbia” e – certamente – ciò non sembrerà ad alcuni di voi altrettanto indubbio;

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Per il nuovo anno: più attenzione ai processi interiori

Ecco che un nuovo anno è incominciato per voi immersi nel piano fisico, e il miglior augurio che possa essere fatto ad ognuno di voi è quello di riuscire a trovare posto, nel corso delle vostre giornate, per tutta quella parte di voi stessi che così spesso dimenticate, o evitate, o frustrate, magari sotto la spinta delle pressioni che i bisogni materiali vi presentano giorno dopo giorno.
Noi vi diciamo, figli: cercate di mettere un po’ più da parte le questioni materiali.

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Il bilancio di un anno passato nel tentativo di comprendere

Padre mio,
un anno è trascorso e i cambiamenti che l’esistenza ha portato alla mia vita sono stati grandi, pesanti da affrontare, da comprendere, da accettare.
So che la fine di un anno e l’inizio di un anno nuovo sono soltanto convenzioni, tradizioni prive di una vera realtà, tuttavia non posso fare a meno di guardare indietro all’anno trascorso e chiedermi se è stato un anno buono, né, tanto meno, di cercare di guardare avanti per svelare a me stesso come sarà l’anno che verrà.

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Il cambiamento necessario per disporsi ad aiutare l’altro

Quanto vi occorrerà meditare per migliorare voi stessi anche di poco? Per comprendere che tutti i giorni, tutte le ore, tutti i secondi, date aiuto solo a chi vi ispira sentimenti d’amore e d’amicizia, rifiutandolo a coloro che non appagano in qualche modo i bisogni del vostro Io?
Meditate un attimo: per quale motivo una persona vi risulta antipatica? Non può essere che forse non dipenda solo da lei? Non può essere che il suo comportamento e il suo parlare colpiscano qualche cosa di dolente in voi, cosicché vi rifiutate di riconoscerlo e nascondete a voi stessi le vostre ferite, facendo scaturire in voi quella reazione che siete usi definire “antipatia”?

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La vibrazione e il suo influsso sulla materia (IF4)

Insegnamento filosofico 4
Proseguiamo il nostro discorso sul piano fisico; il piano in cui siete immersi e del quale possedete la maggiore consapevolezza. Anche se ad alcuni di voi ciò potrà sembrare superfluo io ritengo invece che sia utile ricapitolare ancora una volta quanto siamo andati dicendo fino a questo momento.
Penso, infatti che sia meglio rifare spesso il punto della situazione invece di imbottirsi troppo velocemente la mente di una gran massa di elementi nuovi, che finirebbero per accatastarsi generando confusione invece che comprensione.

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