Nascere ogni giorno rinnovati

Quante volte nel corso dei nostri incontri vi abbiamo detto di nascere ogni giorno; e quante volte queste parole vi sono passate sopra senza lasciarvi il minimo segno; e quante volte ancora ci avete mostrato di non comprendere il senso delle nostre parole!
Nascere ogni giorno comporta ed implica molta buona volontà, un grande desiderio di cambiare, d’essere diversi, di rinnovarsi, di apparire al nuovo giorno modificati interiormente.
E per meglio comprendere il senso delle nostre parole, cercate di vedere che cosa rappresenta la nascita di una nuova, dolcissima creatura,

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La nuova nascita e il condizionamento del karma (IF8)

Insegnamento filosofico 8
Di recente qualcuno tra voi voleva sapere se le incarnazioni precedenti influenzano l’ultima incarnazione ed eventualmente quali tracce lasciano sull’ultima vita di un individuo, come possono condizionarlo e via dicendo.
Ad ognuno di voi può essere capitato di sentire un’attrazione particolare per qualche paese, di sentire quasi il bisogno fisico di recarsi a visitare certi posti, o di avvertire internamente una repulsione per certi luoghi o per determinate epoche del passato. Questi, spesso, sono segni che quei luoghi o quelle epoche sono stati teatro di un’incarnazione di quell’individuo nel corso della sua evoluzione, incarnazione vissuta felicemente o infelicemente.

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Partire dalla propria realtà, non da un dettato morale

Noi non vogliamo cambiare radicalmente la tua essenza, non vogliamo sradicarti dall’ambiente in cui vivi dettandoti modi di essere che tu puoi seguire e vivere, per ora, più come concezione astratta e teorica che come parte di te stesso e della tua realtà.
Se facessimo questo verremmo meno ai nostri intenti e, invece di guidarti verso un sentire più ampio, ti guideremmo in cima a una vetta dalla quale scorgeresti orizzonti inimmaginabili,

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Il deprecabile di oggi, domani potrebbe essere desiderabile

Ricordate bene le parole che vi sto per dire: esse non sono Grandi Verità – non sono così presuntuoso da ritenere di essere portatore di un così grave fardello – ma sono verità che io stesso ho compreso e imparato attraverso l’esperienza di incredibili errori e, quindi, di innumerevoli vite. Era ad esse che mi riferivo qualche tempo fa parlando di quella che ho definito “legge dell’ambivalenza” e che ho affermato essermi tanto cara.

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Il distacco del corpo astrale dal corpo fisico al momento della morte (IF7)

Insegnamento filosofico 7
E’ mia intenzione fornirvi qualche piccolo elemento riguardo al distacco del corpo astrale dal corpo fisico al momento della morte.
Certamente, coloro che hanno già letto i nostri messaggi ne ricorderanno uno in cui veniva parlato dei nadis (si veda l’ultima parte di questo post) ed io vi dico che ciò che allora era stato detto ha un collegamento non indifferente con il distacco del corpo astrale dal corpo fisico al momento della morte.

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L’Io e il vittimismo come mezzo per raggiungere i suoi scopi

Tra le varie armi che l’Io ha a sua disposizione per affermare se stesso e ottenere ciò che lo gratifica, ve n’è una sottile e subdola che colpisce a fondo e ottiene, quasi sempre, buoni risultati, tanto che la consiglio vivamente a tutti coloro che cercano di ottenere qualche cosa e non riescono a ottenerla attraverso vie più tradizionali e scoperte.
Devo dire che questo strumento di cui sto parlando non è dei più facili da usare poiché richiede doti collaterali a suo sostegno; tuttavia queste doti son patrimonio comune di ogni Io grazie a una lunga pratica e a un’esperienza incominciata fin dal suo primo formarsi.

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La paura della morte, è paura dell’identità di scomparire

Creature, la serenità sia con voi.
«Già – direte voi – si fa presto ad augurare la serenità a chi non la può avere! Se è vero che esisti, tu hai raggiunto le tue certezze, sei dall’altra parte, sei sicuro che esiste quel qualcosa che da qui siamo abituati a chiamare aldilà.
Ma noi, poveracci, limitati da questi corpi simili a catene, tartassati dall’impatto delle nostre sensazioni e dei nostri desideri, tormentati di continuo dai pensieri subdoli della nostra mente, poco aiutati dalla nostra coscienza (sempre che esista qualcosa di definibile come ‘coscienza’)

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L’interpretazione della propria vita dopo la morte (IF6)

Insegnamento filosofico 6
Da quando il fascino delle dottrine orientali ha invaso il mondo occidentale, si fa un gran parlare di karma e questo termine, codesta parola, viene il più delle volte usata veramente a sproposito, anche perché le persone che la usano non sono a conoscenza del reale significato del termine.
In realtà il termine karma significa semplicemente «azione»; quindi, con karma si dovrebbe indicare tutto ciò che fa parte dell’attività, del movimento, dell’azione, della vita stessa.

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Dal dubbio alla certezza, attraverso la conoscenza e la comprensione

Cosa vuol dire “dubbio”? Se voi andate a cercare questa parola su un dizionario, troverete che dubbio è una parola che deriva dal latino “duo” e che significa “essere in bilico tra due cose”. L’uomo vive nel dubbio ogni attimo, ogni momento – persino nei sogni il dubbio si manifesta in lui – e non è certo una cosa piacevole! Tutti sapete, tutti avete avuto dei momenti in cui siete rimasti oscillanti, senza saper prendere una decisione.
Dubitare, che brutta cosa! Eppure anche il dubbio è necessario; anche il dubbio, come tanti altri accadimenti dell’uomo, ha una sua funzione: è necessario all’evoluzione.

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Dare e ricevere nella spontaneità e nell’abbandono

Vi vedo, fratelli, vi vedo, sorelle, riempire il vostro essere di carezze mai date e di sorrisi mai ricevuti, che rimangono dentro di voi simili a fiori seccati tra le pagine di un libro.
Tristi carezze e tristi sorrisi, miei cari; come fiori tra le pagine del libro – per voi che sfogliate le pagine dei vostri giorni in cerca di validi perché – più che ricordi sono rimpianti di qualche cosa di incompiuto che era sul momento, che avrebbe potuto essere anche più a lungo, ma che invece è appassito nell’indifferenza, lasciando solo una povera spoglia, un pallido ricordo di ciò che era un giorno e che poteva essere ma che non è stato.

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