Le energie di un piano di esistenza, di per sé, non hanno la possibilità di influenzare direttamente o con effetti immediati ed eclatanti la materia dei piani di esistenza dalla costituzione meno densa. Per essere più chiaro: una scossa tellurica sul piano fisico non produce, di per sé, una scossa analoga, per esempio, sul piano astrale. Allo stesso modo, come abbiamo visto in precedenza, una forte vibrazione mentale, per esempio, non può provocare in linea di massima degli effetti subitanei e palesi sulla materia astrale o su quella fisica.
La manifestazione del sentire nelle relazioni e l’interferenza dell’Io
[Ci sono state nella vita del Cerchio tante fasi in cui abbiamo trattato svariati argomenti] ma non c’è mai stata una fase del sentire.
Certo, sul sentire avete discusso, anche se non molto, tuttavia ciò non ha lasciato in voi grandi conseguenze. Come mai? Forse perché del sentire avevate già letto in altri luoghi? Forse per presunzione ritenendolo un concetto facile da comprendere? Forse perché non vi dava la possibilità di giustificarvi, di depenalizzarvi, di concettualizzare, di teorizzare o anche, soltanto, di sognare?
Come la vibrazione astrale modifica la materia fisica (ca2)
Quello che è più difficile da concepire, da parte dell’uomo immerso nella materia fisica, è il fatto che tutto quello che accade sui vari piani di esistenza, per essere compreso a fondo e in maniera giusta, non va osservato a se stante ma, per poterlo comprendere in una visione più giusta, ogni accadimento va guardato nelle sue dinamiche che interessano tutti i piani di esistenza. Questa difficoltà, naturalmente, è inevitabile in quanto l’essere incarnato riesce solitamente ad essere in contatto in maniera più diretta e consapevole essenzialmente con quella parte di realtà che cade sotto la percezione dei suoi sensi fisici.
La vita come metamorfosi
Ciò che noi insegniamo non è la morte, ma è la vita!
È la vita che vi appartiene, non la morte, è la vita che deve insegnarvi a conoscere la realtà di ciò che si incontra nelle esperienze di tutti i giorni.
Ciò che le nostre parole vogliono comunicarvi è il senso del vivere, la necessità di saper vivere il momento che si vive, la bellezza di ciò che si sta attraversando, delle esperienze che si compiono.
Il mondo astrale: il desiderio crea le forme e le situazioni (ca1)
Iniziamo oggi e continueremo per 10 venerdì a pubblicare una serie di post sul mondo e sul corpo astrale, o delle emozioni.
Il viaggio che, nel corso di questo ciclo annuale di incontri, compiremo assieme ci porterà a cercare di comprendere qualche cosa in più su quello che è il piano di esistenza più vicino (come densità di materia) al piano fisico in cui ognuno di voi (e di noi, naturalmente, quando è stato il nostro momento) effettua il suo cammino alla ricerca di quella comprensione che lo porterà a compiere il suo percorso evolutivo attraverso la ruota incarnativa.
La Realtà soggettiva è funzionale alla conoscenza di sé (r2)
Siamo giunti alla conclusione che la Realtà è Una, Unica e Assoluta ma che nel mondo fisico questa Realtà viene percepita soggettivamente, si fraziona, diventando relativa. Questa diversa percezione che varia da individuo ad individuo è strettamente connessa e legata al sentire individuale.
L’esempio che più o meno aveva chiarito questa per altro semplicissima enunciazione, se vi ricordate, era così formulato: se due individui guardano una stessa montagna e uno la percepisce verde e l’altro la percepisce rosa, questa differenza nella percezione, cioè nel percepire la montagna verde o rosa è legata all’evoluzione dell’individuo.
La Realtà oggettiva, quella soggettiva, l’illusione della percezione (r1)
Il pesciolino rosso nella sua vasca chiamò a sé il figlio e gli disse: “Oggi è una giornata noiosa, facciamo una cosa assieme: andiamo a fare un giro e vediamo cosa stanno facendo gli uomini chiusi nel loro recinto di cristallo!”. Billy
Questa favola è esemplificativa di quella che è la percezione soggettiva della Realtà; infatti il pesce rosso che viveva la sua vita in un mondo fatto d’acqua e racchiuso in una boccia di cristallo, filtrando l’immagine attraverso la sua concezione della vita, era giunto alla conclusione che in realtà erano gli esseri umani che, al di fuori della boccia di cristallo, vivevano chiusi in un recinto di vetro.
La libertà cresce con l’evoluzione del sentire (l3)
Della nostra vita è tutto scritto? Il nostro presente, il nostro passato, il nostro futuro?
Sì, in un certo senso sì. Facciamo un esempio: nel corso di un’esistenza, mettiamo di settantanni come media, vi sono delle cose che l’individuo deve fare obbligatoriamente, mettiamo che è scritto che deve andare all’università e laurearsi in fisica, allora lo fa, c’è scritto che deve sposarsi e avere dei figli, allora lo fa e così via, poi vi sono invece tante piccole cose, tante piccole scelte che dipendono dall’individuo; per queste cose l’individuo ha una certa libertà di decisione, liberà di scelta, libertà di fare o non fare.