Il bisogno d’affetto, l’essere se stessi, il rapporto con gli animali

Domanda – È un pregio o un difetto il mio bisogno d’affetto?
Il desiderio di ricevere affetto dagli altri è una cosa bella, giusta e fa parte di una delle tante sfumature dell’amore ed è quindi giusto possedere questo desiderio, in quanto certamente, se si ama davvero gli altri, si può anche accettare di essere rifiutati.

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Domande e risposte sulla natura del rito

Domanda – Al C.F.77 c’è stato l’apporto del pane e del vino con le parole del Cristo, qualche tempo dopo, qua nel C.I., io ho chiesto se in quel pane e in quel vino era presente l’essenza divina, mi è stato risposto “certamente” poi ha aggiunto: “guardate che la presenza divina è in ogni essenza della materia”.

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Piccoli consigli per le fatiche di ogni giorno

Domanda – Perché per evolverci dobbiamo sempre attraversare la sofferenza?
Ma perché lo volete, cari! Nessuno vi obbliga. Se voi, invece, smetteste di voler a tutti i costi possedere: possedere gli oggetti, possedere la gloria, possedere il potere, possedere l’amore, possedere le altre persone e via dicendo, ecco che allora, a quel punto, molte cause, molte fonti di sofferenza vi verrebbero a mancare. Sareste molto più tranquilli.

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La Verità non è fatta di parole, ma di Sentire

E’ la possibilità di effettuare con il proprio corpo mentale delle catene logiche quello che permette all’uomo, se non di arrivare a comprendere l’Uno, quanto meno di compiere il percorso fino a Lui risalendo lungo la catena di causa-effetto.

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La realtà è l’Uno/Assoluto mascherato da relativo

In questi ultimi anni i nostri interventi sono stati sempre più difficili, sia per voi che ascoltavate e che cercavate di capire e assimilare quanto noi vi andavamo proponendo, sia per noi che abbiamo dovuto lottare in continuazione con molti elementi che rendevano ostico il presentarvi questi ultimi concetti.

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Il problema della conoscenza e della comprensione dell’Uno

Come spesso vi abbiamo ripetuto è difficile per l’essere umano riuscire a formarsi un’idea di come sia l’Uno in realtà. E questo fatto è comprensibile perfettamente se si fa riferimento agli strumenti che l’individuo incarnato possiede per elaborare le proprie concezioni.

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La fede che ci sostanzia (2)

Certo, guardandovi in giro e osservando il mondo che vi circonda, sembra esservi un’enorme carenza di fede.
Avere fede in chi, in che cosa – vi chiedete – ed osservate la società così come è strutturata, una società in cui quello che conta è il possedere, il mettere da parte, l’ammucchiare, lo spendere per comprare cose piacevoli – magari – ma inutili.

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La fede come fiducia (1)

Ma tu, tu che affermi di appartenere a qualcosa, tu che implichi con questo appartenere a qualcosa il fatto di possedere quella qualità interiore che viene, solitamente, denominata fede.

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