E’ facile dedicare un giorno all’amore, è facile costringersi per un giorno a seppellire dentro se stessi il proprio Io per mostrare agli altri la maschera delle maschere. Quella maschera che ha il sorriso, gli occhi, il volto dell’amore ma che, in realtà, è soltanto un freddo dipinto sopra la vostra vera facciata.
Certo, il Natale, simbolicamente è una delle ricorrenze allegoricamente più belle che vi possano essere, proprio perché il Cristo è forse tra i grandi uomini del passato quello che più rappresenta ed incarna quel trasporto, quel sentimento, quella dolcezza reale, che viene definita amore; tuttavia, ricordate anche che l’amore non è amore se è un atteggiamento imposto.
L’amore, per essere veramente trasporto, per essere veramente dolcezza, per essere sentire di aiutare gli altri, per risanare, per essere lenitivo per coloro che soffrono, per riuscire a donare là dove nessuno possiede, deve essere sentito, altrimenti, dovunque si posa si scioglie come un pezzo di ghiaccio al sole e di lui non resta traccia se non una falsa umiltà.
Cercate quindi, figli, in questi giorni che verranno di non mascherarvi da persone piene di amore, approfittate magari di questi giorni in cui avrete forse qualche momento di pausa, qualche attimo di tempo in più per osservare voi stessi, e per sfruttare quegli attimi accanto alle persone che più amate e che più costituiscono la palestra di voi stessi, per comprendere le vostre manchevolezze, i vostri difetti, e cercare attraverso l’accettazione, l’osservazione, la comprensione di essi di bonificare la vostra interiorità.
Vi chiedo quindi, figli, di non fare atti di amore forzato verso gli altri ma di cercare di fare questo grande atto di amore verso voi stessi, perché ricordate che soltanto passando attraverso l’amore per se stessi stabilizzato, fermato, racchiuso, amato, accarezzato dentro di sé, soltanto in questo modo potete portare all’esterno ciò che avete dentro e allora sì, veramente, con amore, con trasporto, amare gli altri. Moti
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Cosa dire….sacrosanto.
Eppure impregnati di formalismi ci è cosi difficile restare nell’onesta’ delle parole e dei gesti!
Parole che scaldano non solo il cuore ma l’interiorità e per le quali sorge gratitudine.
Verità indiscutibili, Grazie Moti
Un costante richiamo alla verità di chi si è. Solo l’osservazione costante, l’accettazione dei limiti, l’onestà nella ricerca interiore possono aiutarci a non ingannarci. Lavoro lungo e non privo di “tentazioni”. Le parole di Moto mi sono di stimolo nel persevare la Via.