Medianità col piattino e scrittura automatica 1 [A140]

Vorremmo ritornare su alcuni argomenti già esaminati in passato – il cosiddetto “piattino” e la scrittura automatica – dal momento che le ultime cose che abbiamo cercato di insegnarvi possono fornire degli elementi nuovi per comprendere questo tipo di esperimenti che all’epoca in cui ve ne abbiamo parlato non era possibile citare perché eravate privi delle conoscenze giuste per poter comprendere.

E le recenti esperienze di alcuni di voi con tali sperimentazioni ci offrono l’occasione per ritornare su questo tipo di argomenti. Abbiamo spesso detto, in passato, che, in giro per l’Italia, c’era un manifestarsi abbastanza serrato di entità del Cerchio, in particolare di Ananda, di Gneus, di Zifed, rendendo noto che nessuno di noi che fa parte del Cerchio sarebbe intervenuto in un’altra sede e nel caso in cui ciò avesse per qualche motivo dovuto succedere, avremmo avvisato prima che la cosa succedesse in modo che, chi riceveva poi le notizie, fosse sicuro che eravamo davvero noi.

Di conseguenza questo esclude senza ombra di dubbio che noi, o almeno uno di noi, possiamo aver partecipato al movimento del piattino, o al movimento del braccio di chi faceva la scrittura automatica e che, di conseguenza, chi si presentava come Ananda o con altri nomi legati al Cerchio, non erano chi affermavano di essere.

Allora bisogna chiedersi che cosa sia successo, cosa che voi state cercando di fare ma non ci riuscite molto bene perché c’è in ognuno di voi che ha partecipato a quelle esperienze un misto tra speranza, desiderio, e dubbio che rende l’analisi degli avvenimenti una poltiglia abbastanza difficilmente districabile.

Quello che dovreste chiedervi prima di tutto è perché avete tentato questo tipo di esperimenti. La prima risposta che darete sarà senz’altro che si è trattato di curiosità, ma credo che capiate anche voi che si tratta di una risposta un po’ troppo semplicistica e superficiale. Qual è stato, dunque, il motivo che vi ha spinto a fare una ricerca attraverso esperimenti di questo genere? I motivi possono essere tanti, ovviamente, e, come probabile diversi per ognuno di voi.

Ovviamente non vi posso e non vi voglio dire quale siano questi motivi perché, se la cosa vi si è presentata, è perché, con tutta evidenza, da queste sperimentazioni dovevate trarre qualche insegnamento; quindi non posso togliervi la possibilità di compiere il vostro percorso esaminando questa esperienza che state conducendo e dandovi io la risposta ai vostri vari dubbi e perché. Posso però aiutarvi ad analizzare le varie ipotesi che si possono formulare, ed è sempre meglio che niente, no?

Intervengono entità disincarnate?

La prima ipotesi che si può fare è che sia stato davvero l’intervento di entità disincarnate. Usando la razionalità e la logica, la prima cosa che ci si dovrebbe chiedere è che necessità vi fosse di cercare una commistione con le entità che intervengono al Cerchio Ifior, a cui non è facile dare una risposta precisa e univoca.

Nel caso in cui vi siate trovati davvero davanti all’intervento di entità disincarnate vi sono diverse possibilità. O, come accade a volte, si tratta di entità che sono riuscite in qualche modo a collegarsi con uno o tutti voi e, quindi, attraverso il movimento del piattino o la scrittura automatica sono riuscite a far pervenire qualche loro pensiero, qualche loro idea; oppure ancora, magari sono entità di quelle che abbiamo talvolta asserito aver seguito nel tempo il lavoro che viene fatto all’interno del Cerchio: ricordate certamente che abbiamo detto più di una volta che molte entità stanno seguendo quello che noi stiamo dicendo nel corso di queste riunioni.

Potreste, quindi, essere entrati in contatto con entità che hanno seguito per parecchio tempo l’insegnamento del Cerchio e avevano il desiderio di provare a loro volta, in qualche modo, a creare un lavoro di quel tipo.

Un’altra possibilità è costituita dal fatto che si sia trattato semplicemente dell’intervento di entità che, non avendo una grossa evoluzione e trovandosi per qualche momento attirate dal cerchio di energia che si va costituendo quando si fanno questi esperimenti, spinte dal loro desiderio di essere ancora in vita e quindi di continuare questo contatto con la materia, abbiano cercato attraverso il collegamento con le vostre vibrazioni – quasi come se venisse messo in atto una sorta di vampirismo vibrazionale – di sentirsi ancora uniti e partecipi della materia.

Ovviamente c’è da chiedersi perché, per esempio, proprio la scelta di presentarsi col nome di Ananda tra le tante entità del Cerchio. Il fatto è che chi ascolta o legge le favole di Ananda resta inevitabilmente colpito dalla loro esposizione e da come sono strutturate, e non soltanto, ma anche, solitamente, si tende illusoriamente a credere che siano favolette molto semplici; da qui la convinzione che le favole siano facilmente riproducibili, senza rendersi conto che, invece, sono forse una delle cose – oltre a essere una delle nostre produzioni più originali – più difficili da riprodurre con le stesse sfumature, le stesse ironia, lo stesso piglio narrativo che caratterizzano e rendono uniche e inimitabili le favole di Ananda; ecco perché, nel corso di tutti questi anni, c’è stato tutto questo fiorire di favole, spesso veramente disarmanti nella loro ingenuità e nella loro stoltezza che sono state prodotte in vari posti lontani da questo Cerchio.

Ancora: si potrebbe trattare, invece, di entità che hanno il compito di costituire un nuovo Cerchio, ma è un’ipotesi che direi si possa tranquillamente scartare. Prima di tutto perché voi avete già la possibilità di seguire un vostro percorso all’interno di un Cerchio di una certa levatura – per essere modesti – e poi perché, se davvero così fosse, l’andamento delle comunicazioni sarebbe più chiaro, più semplice, più diretto, con delle indicazioni più precise, incominciando fin dall’inizio a indicare la strada da percorrere e a condurvi per mano lungo questa strada, cosa che invece mi sembra non sia ciò che avete vissuto.

Esaminate brevemente le ipotesi che contemplavano un possibile intervento reale di entità, passiamo al livello successivo, cioè esaminiamo le ipotesi che prospettano, in alternativa, la messa in moto di elementi tipicamente umani.

Fenomeni tipicamente umani?

Vorrei ricordare, ancora una volta, che ciò che vi sto proponendo è solo un elenco di alcune delle varie ipotesi che è possibile fare: chiaramente dovrete essere voi a cercare di percepire quali potrebbero essere giuste o, eventualmente, se ce ne siano delle altre che io non vi posso proporre, anche perché ve ne potrebbero essere di concomitanti e, comunque, potrebbero essere diverse per ognuno di voi.

Dal punto di vista della vostra psicologia le spinte inconsce che potrebbero mettersi in moto per aiutare l’estrinsecazione di questi fenomeni possono essere molte. Intanto potrebbe esserci semplicemente il desiderio di provare qualche cosa al di fuori della norma; oppure, altra ipotesi, potrebbe esserci il desiderio di sentirsi al di fuori della norma, oppure ancora potrebbe esserci la spinta, per esempio in chi è in attesa di un figlio, per cercare di dare al suo compagno un’alternativa alle rinunce che dovrebbe fare non potendo sempre partecipare, per ovvi motivi, a queste riunioni; oppure potrebbe esserci per qualcuno il desiderio di farsi bello agli occhi degli altri, e così via.

Potrebbero esserci, insomma, tantissime motivazioni, ognuno di voi ha delle motivazioni diverse, e certamente, comunque sia, anche se si ritenesse valida l’ipotesi di un reale l’intervento spiritico, tutte queste motivazioni potrebbero esserci comunque, dal momento che potrebbe esserci comunque una commistione tra i due tipi di ipotesi, e questo, naturalmente, rende le cose molto ma molto più complicate di quello che si possa pensare.

Ovviamente ci potrebbero essere tante altre motivazioni individuali da osservare, tanti altri perché cui dare una risposta, tante altre sfumature da poter indagare, ma non mi sembra il caso di diventare troppo pesante. Da questo punto di vista, cioè dalla prospettiva della conoscenza di se stessi, possiamo affermare, come sempre, che anche questo tipo di esperienza, se osservata nella maniera giusta, diventa utile, in quanto può contribuire a rendere più reale l’immagine che voi avete di voi stessi.

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Catia Belacchi

Mai interessata o incuriosita dal tipo di medianita’ di cui parla il post.

Catia Belacchi

Mai incuriosita o interessata alla medianita’ di cui parla il post.

Catia Belacchi

Mai incuriosita o interessata al tipo di medianita’, di cui parla il post.

Leonardo

Grazie

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