Insegnamento filosofico 14
Evoluzione evoluzione della forma, evoluzione della materia, evoluzione dell’autocoscienza: che cosa significano queste tre affermazioni?
Con evoluzione della forma, si intende il passaggio dalla forma più semplice di vita, quindi la forma minerale, a quella umana per poi arrivare alla superumana. Quindi l’evoluzione della forma significa che l’individuo che si incarna per la prima volta in un minerale, tende poi a costruire a poco a poco i suoi corpi sugli altri piani di esistenza passando da una forma di vita molto semplice, come può essere quella del cristallo, ad una forma di vita più complessa come quella vegetale, da questa poi a quella animale fino ad arrivare alla soglia della coscienza e di conseguenza ad incarnarsi come uomo.
Per quanto riguarda l’evoluzione della materia, il discorso è più o meno simile anche se riferito agli altri piani di esistenza, cioè con evoluzione della materia si intende lo strutturarsi degli altri corpi siti sugli altri piani di esistenza dell’individualità.
Supponiamo che due individui si incarnino contemporaneamente, in una forma minerale: uno si incarna mettiamo in Africa, dove fa un gran caldo, l’altro in Islanda dove fa un gran freddo. Questi due individui pur essendo “nati” contemporaneamente, pur avendo gli stessi tipi di esperienze (in quanto, come ben potete immaginare, la forma minerale ha un numero limitato di esperienze) cominciamo ad evolvere ed a costruirsi un embrione di corpo astrale che già ha delle piccole differenze tra il primo individuo e il secondo.
Dopo che hanno raggiunto la massima evoluzione nel regno minerale, essi passeranno nel regno vegetale ed avranno così nuovi stimoli che saranno utili alla evoluzione dei loro corpi. È chiaro che gli stimoli provenienti dall’esterno, dati principalmente dalle condizioni climatiche, saranno totalmente diversi per quei due ipotetici individui incarnati in Africa e in Islanda, cosicché la formazione degli altri corpi sarà a sua volta leggermente diversa nella sua struttura.
Questa larvata differenziazione diverrà sempre maggiore via via che quegli individui si incarneranno nei regni superiori.
Ed ecco che nel momento in cui essi si incarneranno come uomini, nel momento in cui cioè avranno terminato il loro ciclo di incarnazioni minerali, vegetali ed animali, essi appariranno leggermente diversi, perché il loro corpo astrale ed il loro corpo mentale si saranno strutturati sulla base di esperienze differenti, anche se molto simili tra loro.
Saranno quindi queste prime differenze che porteranno poi queste individualità, nel momento in cui saranno uomini, ad avere comportamenti diversi di fronte a situazioni simili, e questo poi, in fondo in fondo, non è altro che una frantumazione della Realtà Assoluta, che in questo modo dà corpo a comportamenti diversi per giungere alla fine alla totale unione. Vito
Noi siamo concordi con l’insegnamento che parla dell’evoluzione dell’individuo attraverso varie forme e non soltanto attraverso la forma umana.
Noi asseriamo, infatti, che ciò che oggi è un uomo, prima di essere un uomo era un animale, prima ancora di essere un animale era un vegetale e prima ancora di essere un vegetale era un minerale. Ecco, questo a ritroso è il cammino evolutivo di ognuno di voi.
Se potessimo seguire la vostra linea evolutiva all’indietro nel tempo arriveremmo ad un punto in cui la vostra individualità, esprimentesi ancora in un modo molto rudimentale, non era né in un uomo, né in un animale, né in una pianta bensì in un minerale, in qualche cosa che voi, solitamente, siete abituati a considerare completamente inerte e privo di vita. Tuttavia noi affermiamo anche che ogni essere, ogni creatura, ogni pianta, ogni cosa non è costituita solamente da materia fisica ma anche da materia di altri piani di esistenza.
Così potrei affermare che quel vostro Io minerale di tantissimo tempo fa non era costituito semplicemente di materia fisica ma aveva già in sé e attorno a sé una certa parte di materia astrale, di materia mentale e via e via e via, soltanto che la differenza tra il vostro Io minerale di allora (se così lo si può chiamare, e guardate che questa è soltanto una parola per esprimere non una realtà, ma per far comprendere un concetto) ed il vostro Io di adesso è tale per una diversità peculiare che non riguarda tanto il tipo di materia fisica, ma proprio una caratteristica che li diversifica sui vari piani di esistenza.
Qual è questa caratteristica? È semplicemente il modo in cui la materia che compone gli altri corpi dell’individuo – astrale, mentale e akasico – che stiamo esaminando è organizzata, è strutturata, è funzionale.
Intendo, con questo mio panegirico, farvi capire che un minerale pur possedendo ad esempio un suo corpo astrale ha la materia di questo corpo astrale informe e disorganizzata, ancora in via di formazione e ancora poco strutturata, mentre invece la materia del corpo astrale di un essere umano ha già una struttura abbastanza uniforme e complessa che le permette di funzionare in modo adeguato.
Questo cosa comporta?
Comporta che il minerale, non avendo il veicolo strutturato in modo adeguato a poter recepire le sensazioni, a poter esprimere le sensazioni, ha una vita che è apparentemente inerte mentre l’essere umano che ha i veicoli molto più formati e molto più adatti ad esprimere e trasmettere sensazioni ed emozioni, ha la possibilità che voi riconoscete di trasmettere anche attraverso la gestualità, attraverso la materia del suo corpo fisico, queste sue emozioni, queste sue sensazioni.
Partiamo dal minerale. Il minerale ha un certa forma all’interno del piano fisico, tuttavia ha una sua corrispondente forma che arriva via via, attraverso gli altri piani di esistenza fino ad unirsi con il Tutto (perché voi sapete che in realtà siete già tutti uniti con il Tutto, anche se non ve ne rendete conto).
Tuttavia vi è una cosa da considerare, ovvero il fatto che, come dicevo, questa materia degli altri piani di esistenza non è ancora abbastanza organizzata per poter far sentire, rendere consapevole il minerale di ciò che accade negli altri piani di esistenza. La sua percezione, la sua consapevolezza è quindi limitata quasi totalmente al piano fisico, anche se incomincia, sotto gli impulsi dell’ambiente, a reagire agli stimoli e a crearsi una sua certa consapevolezza interiore di ciò che succede a livello emozionale, incomincia cioè a organizzare molto lentamente la sua materia astrale, che prima era totalmente disorganizzata.
Ecco quindi per riassumere: la consapevolezza del minerale è tutta nel piano fisico ed incomincia a costituirsi anche sul piano astrale.
Passiamo adesso alla forma vegetale.
Il vegetale, a sua volta, ha una forma nel piano fisico, però la sua sensibilità è molto maggiore rispetto a quella del minerale proprio perché attraverso gli stimoli vissuti sotto la forma minerale, un po’ alla volta, la sua materia astrale si è andata organizzando e la sua consapevolezza, questa volta, è molto più avanzata all’interno del piano astrale anche se resta, però, sempre nell’ambito del piano astrale. Voi vi stupireste se riusciste a percepire, a comprendere, in realtà, quanto ogni vegetale abbia una sensibilità spiccata e forte, non molto diversa, in realtà, da quella dell’uomo. La maggiore differenza risiede nel fatto che alla pianta è molto difficile poterla esprimere in modo comprensibile all’essere umano.
Eccoci ora alla forma animale.
Nell’individualità, dopo essere passata attraverso la forma minerale e quella vegetale, chiaramente la materia astrale si è andata organizzando e la consapevolezza non è più soltanto di tipo fisico, ma è ormai totalmente di tipo astrale, quindi emotivo, ed incomincia a formarsi anche sul piano mentale..
Ecco quindi che nell’animale, un po’ alla volta, e grazie agli stimoli che riceve, si va formando anche la consapevolezza a livello mentale Ricordate che questo discorso apparentemente può sembrare fasullo per il fatto che noi abbiamo affermato più di una volta che l’Io dell’individuo cambia da incarnazione ad incarnazione.
Certo, questo è vero, ma questo non deve far supporre che si ricominci da capo ad ogni incarnazione: in realtà l’esperienza vissuta (che sarebbe al limite di consapevolezza raggiunta nel corso delle incarnazioni), si va a trascrivere all’interno del piano akasico e ad ogni nuova incarnazione l’individuo riparte da questa consapevolezza, la quale, quindi, cresce.
Contemporaneamente al grado di consapevolezza acquisito, si ha la costituzione dei corpi sugli altri piani di esistenza.
Il minerale ha il corpo completamente strutturato soltanto al livello del piano fisico, mentre la materia del piano astrale comincia ad organizzarsi;
questa organizzazione continua anche per quello che riguarda i vegetali che intanto iniziano ad organizzare anche la materia del piano mentale;
nel regno animale il corpo astrale è ormai strutturato e si va organizzando la materia del piano mentale che darà poi origine al corpo mentale.
A sua volta l’uomo – avendo i tre corpi inferiori ormai ben organizzati – inizierà a dare una forma organica anche alla materia del corpo akasico.
Ed arriviamo, infine, a parlare di quella “bestia” che, solitamente è l’uomo! Il discorso è del tutto analogo a quelli che ho fatto fino a questo momento.
Infatti se prima, all’incarnazione animale, la consapevolezza dell’individuo era arrivata al piano mentale, nel corso della vita umana questa consapevolezza mentale diventa via via sempre migliore sino, alla fine, a sconfinare nel piano akasico, dove diviene gradatamente sempre più strutturata. Scifo
Al suo primo apparire nel mondo fisico, dunque l’individualità si trova immersa nella materia sotto forma di minerale; attraverso questa esperienza come minerale l’individualità comincia a strutturare il corpo successivo.
Ora, però, è bene precisare che non è che ogni minerale sarà poi un uomo, ma sarà un uomo quell’individualità che attraverso quel minerale ha strutturato i suoi altri corpi. Voglio dire con questo che, tanto per essere il più chiaro possibile, quando l’individualità si è “incarnata” in un cristallo, attraverso le proprie sensazioni avrà strutturato a sufficienza il proprio corpo astrale, si allontanerà poi da quel minerale per continuare la sua evoluzione attraverso una materia più adatta alle sue esigenze evolutive e che, in questo specifico caso, sarà nel regno vegetale. Al limite quel cristallo potrà essere animato da un’altra individualità.
Lo stesso fenomeno si verificherà poi nel mondo vegetale: attraverso varie esperienze, sperimentando fino in fondo la vita di sensazione (caldo, freddo, umidità, siccità) l’individualità “incarnata” strutturerà molto bene il proprio veicolo astrale al punto da essere pronta per l’incarnazione animale.
Anche in tal caso è chiaro che l’individualità godrà delle esperienze di più vegetali contemporaneamente sicché non è che ogni vegetale sarà in un prossimo futuro un uomo.
È chiaro che tale evoluzione è molto lenta ed è conseguenza logica il fatto che debbano esistere, in questi due regni, numerose incarnazioni, ed è altrettanto logico il fatto che l’individualità si trovi costretta ad esperire attraverso diversi veicoli fisici contemporaneamente.
Passata poi nel mondo animale, come animale inferiore, poi via via sempre più perfetto e vicino all’uomo, l’individualità inizierà, attraverso a queste nuove esperienze, a strutturare anche il proprio corpo mentale, e questo lo potete verificare personalmente vedendo come, ad esempio, due cani, nelle stesse condizioni esterne e sottoposti agli stessi stimoli abbiano delle reazioni differenti. Questo è dovuto al corpo mentale che si sta strutturando, e il corpo mentale è diverso da individuo a individuo.
Il processo evolutivo continua in questo modo fino a quando l’individualità non è pronta per arrivare alle incarnazioni umane.
Tutto questo significa che se si uccide una zanzara (o un qualsiasi altro animale inferiore) – a parte il fatto che quel tipo di morte era previsto nel Piano – non si fa altro che interrompere in parte l’esperienza di quella individualità; così pure accade per la pianta che viene abbattuta o che muore per gli agenti atmosferici. Quando questo esperire viene interrotto momentaneamente, l’individualità (totalmente inconsapevole) si ritira nel piano akasico dal quale viene poi riproiettata verso nuove esperienze necessarie alla sua evoluzione. Nulla di differente quindi da quello che è il cammino dell’uomo. Vito
L’ evoluzione dunque, ha inizio in un tempo molto remoto. Mano a mano che acquisiamo dati c’è un evoluzione, che differisce dai tanti fattori esterni, come la posizione geografica ad es. . Questa molteplicità di esseri, differenti per grado evolutivo, che si esprime sia per la forma, sia per le esperienze fatte, rappresentano i tasselli del puzzle che compongono il tutto. Ogni coscienza dovrà fare esperienza dei vari tasselli, per poter finalmente riconoscere di far parte di un disegno unico. Tutto questo accade in un tempo, abbiamo detto, ma le guide ci dicono che il tempo non esiste. E’ una costruzione necessaria per comprendere ciò che la nostra natura limitata di umani, altrimenti farebbe fatica a collocare. Ma che in realtà tutto ciò avviene in un eterno presente. Allora l’Assoluto, colui che tutto comprende, è composto da tutte le espressioni possibili: fisiche, emozionali, mentali e del sentire. Così sarà sempre ed anche il concetto di evoluzione, forse non ha più senso. Si ha ragione a sperare allora, ad un processo di cambiamento da ego ad amore? per quanto cerchi di ragionarci, per ora comprendo solo che il processo riguarda l’individuo, non la globalità degli esseri. Forse non ho capito, molto di come funziona. Tengo come bussola il lumicino interiore, i grandi concetti filosofici, mi fanno perdere l’orientamento.
Grazie.
Rumino. Grazie
È plausibile un percorso inverso? Cioè da uomo a minerale?