L’aura, l’atmosfera, i chakra e il colore [A217-c2]

Arrivati a questo punto dell’esposizione di una teoria “esoterica” del colore (per altro molto semplificata per poterla mettere a disposizione delle vostre capacità di comprensione non propriamente eccelse!) sulla base dei concetti di base dell’insegnamento che vi abbiamo portato in questi decenni, ritengo che sia necessario esaminare ancora alcuni punti che potrebbero far sorgere delle domande e delle incertezze di interpretazione in alcuni di voi, prima di passare alla parte che più può stimolare la vostra curiosità, ovvero l’esame dei vari colori e delle loro possibili interpretazioni, facendomi portatore di tali domande e incertezze.

Se accettiamo come vero quello che ha spiegato chi mi ha preceduto, la Realtà è intessuta di vibrazioni, ognuna di esse contraddistinta da peculiari caratteristiche colorimetriche, e può venire spontaneo chiedersi per quale motivo solo alcune persone sembrano essere in grado di scorgere non solo i colori consueti che possono essere osservati all’interno del mondo fisico ma anche i colori che accompagnano la manifestazione sul piano fisico delle vibrazioni provenienti dalle altre materie appartenenti ai piani di esistenza diversi da quello fisico.

La spiegazione più semplice è affermare che ciò è dovuto alle limitate qualità percettive dell’occhio umano che percepisce i colori compresi soltanto entro una ristretta gamma percettiva, analogamente a quanto avviene, per esempio, nella percezione dei suoni: oltre una certa soglia vibratoria certi suoni non vengono percepiti dall’orecchio umano ma questa mancanza di percezione non significa certo che tali suoni non esistano, e lo prova il fatto che altre creature con un’ampiezza percettiva più ampia riescono ad udirli (basta pensare agli ultrasuoni e alla loro percezione da parte dei cani mentre l’essere umano non riesce ad avvertirli).

In parte questo ragionamento è vero, ma non mi sembra sufficiente per comprendere come mai solo alcune persone sembrano in grado di percepire anche i colori che normalmente l’essere umano non percepisce, malgrado i loro organi sensori fisici abbiano le stesse possibilità percettive di qualsiasi altro essere umano incarnato.
Continua nella pagina successiva…

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