D – È stato detto che la manifestazione dei picchi di rabbia riguarda il carattere, avere come caratteristica quella maniera di manifestare la rabbia; volevo sapere se anche le altre emozioni possono essere vissute in maniera esplosiva.
Certo, quello che stiamo dicendo sulla rabbia vale per tutte le altre reazioni emotive. D’altra parte tutte le manifestazioni dell’individuo sul piano fisico hanno attinenza col carattere che manifesta fisicità, emozioni e pensieri secondo le qualità che ha ricevuto in dotazione al momento della nascita e che il carattere, codificato nel DNA, esprime seguendo le linee preferenziali di espressione che ha in evidenza nella sua costituzione.
D – La rabbia viene osservata più attentamente perché tende a colpire chi ti sta attorno oltre che la persona stessa.
Certamente, ed è anche un fenomeno più vasto rispetto agli altri, perché è un fenomeno di grande portata sociale. Avremmo potuto usare la sessualità che è un fenomeno che coinvolge tutti ed è anch’essa un fenomeno di portata sociale, però sappiamo che c’è sempre una certa ritrosia, una certa reticenza nel parlare di questo argomento, quindi abbiamo preferito parlare di un argomento più neutro, anche se tale che tutti potessero dire «sì io l’ho vissuto perché la rabbia l’ho sentita», mentre non tutti si sentono in grado di parlare tranquillamente e serenamente di quanto riguarda la loro sessualità.
D – Posso tornare un attimo indietro sulle sostanze che possono far sballare l’organismo dell’individuo? Semplicemente l’anestesia come fa ad allontanare il dolore?
L’anestesia lavora a tre livelli: lavora sul corpo fisico perché diminuisce la capacità di reazione dei nervi dell’individuo per cui diventano meno sensibili e quindi c’è una sensazione minore del dolore, però agisce anche a livello astrale, in quanto diminuendo la sensibilità dei nervi che sono poi collegati al corpo astrale – perché sono quelli che esprimono le emozioni e le reazioni del corpo fisico – ecco che anche questi collegamenti diventano più offuscati, rispetto a prima e, quindi, le emozioni non potranno più uscire in maniera continua, immediata e vivida come prima.
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Questo succede anche per quanto riguarda il corpo mentale perché, se voi guardate una persona anestetizzata, anche le sue reazioni mentali e le sue emozioni un po’ alla volta vengano stemperate, annebbiate e non sono più le stesse, quindi vuol dire che le sostanze che vengono usate finiscono, partendo dal fisico, con l’influire su tutti i corpi dell’individuo. Non riescono, senza dubbio, invece a interferire con i sensi del corpo akasico, della coscienza.
D – In pratica funziona da sabotatore dei collegamenti?
Sì, diciamo che è come se in un campo elettrico esistesse una patina di umidità sui collegamenti e quindi quei collegamenti non funzionassero più bene.
[…] D – Studiando la storia si vede che continua a capitare da sempre che a livello di gruppo, a livello sociale si esprima la rabbia, la violenza, non ci vedo una grande evoluzione, allora la domanda è: perché diversi individui ci devono passare attraverso?
Dovete ricordare che nell’umanità incarnata al momento attuale sono presenti tre razze di diversa gradazione evolutiva. Ce n’è una che non ha ancora capito molte cose, una che è già sulla buona strada, e una che sta finendo di capire le ultime cose (*nota a piè pagina, ndr). Questo cosa comporta? Comporta che quelli della razza più giovane in buona parte ad esempio non hanno ancora capito il discorso della violenza, dell’uccidere e via dicendo, e quindi hanno bisogno di sperimentarla.
Ecco, quindi, che ci saranno, che si creeranno degli archetipi per sperimentare queste incomprensioni e, di conseguenza, ci sarà l’esplosione di violenza che, periodicamente, come dicevi giustamente tu, sembra comparire in tutta la storia dell’umanità; ma è normale che sia così.
Anche perché queste esplosioni di violenza da gruppi provenienti dalla razza più giovane, ad esempio, non sono inutili per gli altri ma servono per insegnare loro come comportarsi in quelle situazioni, per insegnare loro come specchiarsi in quelle situazioni, riconoscere in se stessi il desiderio di non avere più quella violenza interiormente e, quindi, per aiutarli a raggiungere una comprensione maggiore. Il fatto che ci si trovi in presenza di una razza più fresca, più giovane e di evoluzione «inferiore» non significa, però, che non possa dare un aiuto, una mano alle altre razze incarnate assieme.
D – Quindi saranno utili anche per l’equilibrio del karma?
Questo è indubbio, è un elemento che è sempre presente in tutto il discorso, per forza di cose: tutto il dare e l’avere del creato, della realtà, del Tutto è fatto da questa tendenza all’equilibrio, per cui ogni cosa malfatta alla fine deve essere compensata da una cosa ben fatta. Magari a distanza di vite, però questo accade sempre.
Anche parlando dello Spirito Guida, avete visto che era stato detto che gli Spiriti Guida sono spesso legati karmicamente all’individuo che guidano, questo non è tanto una risoluzione del karma in questo caso (perché il karma bisogna risolverlo nel corso delle vite, deve essere uno scambio reale d’esperienza), quanto un legame che si viene a creare per esperienze karmiche in comune per cui, come spesso accade, molte volte l’offeso fa da guida a chi offende.
Proprio ultimamente, gli strumenti dicevano a qualcuno che aveva chiesto quali erano gli spiriti Guida degli strumenti che essi sono, per la figlia Tullia, Moti e, per il figlio Gian, Fabius. Perché Fabius? Perché Fabius, circa 2000 anni fa, ha avuto un legame karmico con questo strumento il quale, nella sua pochezza del momento, lo aveva ucciso malgrado il rapporto d’amore che li legava; ecco che in questa vita, accade che proprio Fabius che è stato l’offeso, in forza del legame con lo strumento fa da servitore a chi l’aveva ucciso per aiutarlo a comprendere.
*Quanto affermato da Scifo in merito alle tre razze attualmente incarnate è dissonante con quanto affermato in altri momenti dell’insegnamento del Cerchio Ifior – che ha sempre parlato di due razze in incarnazione – e rispetto alla periodizzazione fornita dal Cerchio Firenze 77, come si evince dal grafico di seguito riportato (da ‘Oltre l’illusione, pag.193). Non so spiegare questa incongruenza, ndr.
Interessante ciò che si dice in merito allo spirito guida.
Il senso di equilibrio è ben lontano dai canoni che l’umano si da e apre ad uno sguardo ampio.
L’ articolo è chiaro.
Interessante anche per me ciò che viene detto sugli spirito guida.
Grazie.