Noi sappiamo che la materia che costituisce un cosmo è formata da sette piani di materia differente e sappiamo anche che sui primi cinque di questi piani – partendo ovviamente dal basso – si esplica l’evoluzione della coscienza, mentre i due piani più alti costituiscono la sfera dell’attività divina che permea, dà energia e sostiene il cosmo stesso.
Approfondimento: La formazione della materia che costituisce i 7 piani d’esistenza
Ma andiamo con un certo ordine e cerchiamo di riassumere brevemente quello che era stato detto. Noi avevamo identificato Dio, l’Assoluto, il Primo Logos, in un punto; un punto che, a un determinato momento, comincia ad attirare a sé della materia dallo spazio infinito – materia inerte – e comincia a delimitarla formando una specie di cerchio il cui centro rappresenta appunto il Primo Logos.
Questa materia attirata che resta circoscritta all’interno di questo cerchio viene vivificata dal Primo Logos, tuttavia rimane in uno stato di equilibrio. A un certo punto il punto comincia a vibrare dal centro verso la circonferenza di questo cerchio, formando così una linea di demarcazione, che avevamo chiamato Secondo Logos, identificabile con il principio della dualità, che è l’orditura stessa del cosmo.
A un certo momento, ancora, il punto – mentre la linea gira assieme a esso – comincia a vibrare perpendicolarmente alla prima vibrazione formando così, all’interno di questo ipotetico cerchio, una croce; e questo è il Terzo Logos, la Mente Universale, l’energia, o come la volete chiamare. Questo Terzo Logos avrà da questo momento in poi il compito di creare – perché è la Mente Universale e, quindi, la Mente Creatrice – l’energia, di creare tutto ciò che farà parte di quel cosmo e lo creerà al di fuori dei due piani precedenti, e questo Terzo Logos avrà il compito di portare quella materia inerte che si trova in uno stato di perfetto equilibrio in uno stato di equilibrio instabile che, in quanto tale, porterà a un necessario movimento.
D – Scusa, posso chiedere una cosa? Questa croce è tridimensionale oppure rimane sempre sullo stesso piano, cioè a due dimensioni?
Arthur Powell, Il corpo causale, pubblicato da vari editori.
Questo complesso tema introdotto da Vito, è trattato in maniera diffusa da A.P. (divulgatore teosofico) nel volume indicato di cui pubblichiamo alcune pagine. La trattazione dettagliata chiarisce relativamente la complessità del tema.
Io credo che, purtroppo, allorché dobbiamo spiegarvi queste realtà, dobbiamo collegarci a delle vostre immagini mentali in modo da poterci far capire; in realtà quanto vado dicendo non è proprio in questi termini, è semplicemente un meccanismo per riuscire a farvi comprendere. Comunque diciamo che non è tridimensionale, va bene? Anche perché abbiamo parlato di cerchio e non di sfera! A questo punto accadrà che il Terzo Logos comincerà a creare 5 atomi – e, badate bene, dico 5 -, atomi naturalmente nel senso che intendiamo noi, cioè nel senso di unità elementari differenti che costituiranno poi, a loro volta, il materiale base su cui ognuno di questi 5 piani verrà costituito, o costruito. Mi seguite, fino a questo punto?
D – Più o meno.
D – Ma, scusa, esiste una materia al di fuori del Primo Logos?
Certo che esiste una materia al di fuori del Primo Logos, ma qua ci arriveremo con calma, tant’è vero che ho detto “attira attorno a sé della materia dallo spazio infinito”.
D – Appunto. Siccome noi abbiamo di Dio un’idea dell’Assoluto, ci sembra impossibile che ci sia della materia…
Ma io sto parlando della creazione di un cosmo, ma questo è un problema che affronteremo in seguito. Lo scopo di questo intervento era quello di arrivare a parlarvi dei sottopiani, del famoso corpo eterico di cui discutevate l’altra volta, relativamente poi al piano fisico e al piano astrale, visto che avete discusso di questo, oggi. Limitiamoci quindi a parlare di questi 5 atomi che il Terzo Logos creerà da quel momento in poi.
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D – Cinque tipi di atomi, non cinque atomi di numero; cinque tipi di diverse unità elementari?
Cinque tipi di atomi differenti tra loro ma soltanto a livello vibratorio, ovviamente, in quanto sapete benissimo – essendo stato ripetuto da più tempo e da più parti – che la Scintilla Divina, che è uno di quei punti che noi inseriamo nell’ipotetico cerchio che abbiamo immaginato, quando comincia la sua ipotetica discesa (e purtroppo, anche qua, le parole tradiscono il concetto che si vorrebbe esprimere) si riveste di materia differente. Questi 5 atomi differenti – a livello di vibrazione, s’intende – costituiscono, dicevamo, la materia base di ogni piano di esistenza.
Avremo così un’unità elementare del piano fisico, un’unità elementare del piano astrale, e via e via e via; tuttavia questi diversi atomi, queste diverse unità elementari, hanno a loro volta 7 possibilità di combinazione all’interno di uno stesso piano, e questo costituisce ciò che avevamo definito “i 7 sottopiani”. A seconda quindi delle diverse aggregazioni, di queste 7 possibilità di aggregazione delle unità elementari, avremo 7 differenti sottopiani per ogni piano.
I primi quattro di questi sottopiani sono in genere costituiti dalle semplici aggregazioni della stessa unità elementare, e questi primi quattro sono quelli che possiamo definire genericamente la materia eterica del piano in questione, mentre i tre sottostanti sono costituiti dalle aggregazioni delle risultanze dei quattro sottopiani precedenti e costituiscono quello che possiamo definire il corpo denso di quel piano di esistenza.
Così – come era stato detto l’altra volta – avremo un corpo eterico fisico e un corpo denso fisico, un corpo eterico astrale e un corpo denso astrale, un corpo eterico mentale e un corpo denso mentale, e via e via e via.
“La funzione”, vi chiedevate. La funzione di questo corpo eterico, soprattutto – ed era questo che in particolar modo vi premeva – è quella, per quanto riguarda il corpo fisico, di dare la struttura, l’orditura (come si diceva l’altra volta) al corpo fisico stesso, al corpo fisico denso, costituito da materia più densa, ovviamente.
Per il corpo astrale il discorso è leggermente diverso, anche perché (questo forse non lo sapevate, forse non ci avete pensato, forse noi stessi non lo avevamo mai detto) i corpi astrali degli individui non sono tutti uguali, non sono tutti formati dalla stessa quantità di materia distribuita allo stesso modo e costante nel tempo.
Il corpo astrale muta, muta anche nel corso di una stessa esistenza a seconda dei desideri, dei moti interiori dell’individuo; così l’individuo potrà attirare a sé della materia astrale densa se sarà mosso nei suoi intenti da desideri di bassa levatura, ad esempio, mentre potrà attirare a sé materia eterica se gli intenti del suo agire saranno mossi da emozioni più nobili.
Quindi il corpo eterico del corpo astrale, ovviamente, è quella parte che permetterà al corpo astrale stesso di far fluire le emozioni più pure, più nobili ovviamente, affinché il cammino evolutivo dell’individuo possa andare avanti. Ma credo che diventi necessario fermarsi qui, a questo punto; spero soltanto di essere riuscito a farvi comprendere che esiste una sostanziale differenza tra desiderio ed emozione pur essendo entrambe due aspetti, due caratteristiche del corpo astrale. Ma io per questa sera vi saluto. Vito
Interessante,grazie.
Una miniera di riflessione questo post. Da meditare a fondo.
Molto interessante. Da approfondire. Grazie
Interessante la differenza fra desiderio ed emozione….
Interessante sicuramente.
Tuttavia non mi pare che l’obiettivo di spiegare la differenza tra desiderio ed emozione sia stato il punto centrale e nemmeno che vi ci sia riusciti dal momento che nel penultimo paragrafo, in sfondo grigio, gli stessi vengono usati come sinonimi:
“così l’individuo potrà attirare a sé della materia astrale densa se sarà mosso nei suoi intenti da
#### desideri di bassa levatura ###, ad esempio, mentre potrà attirare a sé materia eterica se gli intenti del suo agire saranno mossi ### da emozioni più nobili ###.”