D – Volevo chiedere qual è l’esatto confine tra l’opinione e la critica.
La diversità tra opinione e critica non è tanto in ciò che si dice nei riguardi di una situazione o di un fatto o di una persona, ma nelle intenzioni che la generano.
Infatti, si può dire quello che si vuole di un’altra persona – ad esempio – ma quello che e importante è il «perché» la si dice.
Se la motivazione con cui si dice qualche cosa di questa persona facendo notare un suo comportamento – «apparentemente» per chi sta parlando – «sbagliato», è spinta dal desiderio di far comprendere all’altro qualche cosa o di aiutarlo a risolvere un problema che sta vivendo, ecco che allora, a quel punto, si tratta di un’opinione perché l’intenzione è buona.
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La critica invece, solitamente, è una critica distruttiva; quando si rivolge una critica a una persona si dice: «Guarda, tu ti stai comportando in modo sbagliato, tu stai facendo qualche cosa che non va; dovresti fare così e così e così»; e, solitamente, a quel punto, cos’è?
È uno scontro di «Io»; è la prima persona che sta parlando che ha le sue idee, ha le sue prevenzioni, ha le sue abitudini di pensiero e di comportamento e desidererebbe che anche l’altra persona si comportasse come lei stessa si comporterebbe, senza tener presente il fatto che l’altra persona ha un suo sentire particolare e ogni sentire è diverso da un altro, sempre e comunque in qualsiasi situazione.
Quindi, allora, cosa accade? Accade che, di fronte a una stessa situazione, due persone non reagiranno mai alla stessa maniera, allo stesso modo, e non ci si può mai aspettare che un altro si comporti allo stesso modo, alla stessa maniera. Giusto?
Quindi direi che la differenza tra critica e opinione è principalmente determinata dalla motivazione alla radice del pensiero di chi si esprime: che sia altruistica o soltanto mossa dall’Io; quindi l’importante è l’intenzione del proprio sentire. Georgei
“È uno scontro di Io”
Questo mi è molto evidente nelle varie relazioni che ho. Quanto sia facile suscitare una reazione di difesa e poi di attacco nell’altro, che sente forte il bisogno di difendere la propria identità.
Quanto questo sia ancora evidente nell’ambito del Sentiero lo stiamo sperimentando ora.
Tanto più si ha l’illusione di essere al di sopra di certe identificazioni, maggiore è la difficoltà a cogliere il suggerimento dell’altro.
Se davvero si fosse compreso quanto sia illusorio questo teatrino, se davvero riuscissimo a mantenere il contatto costante con la radice, forse potremmo vivere la vita con più leggerezza e non temere il giudizio dell’altro.
Chiaro che è così, grazie per averlo ricordato.
Il valore di un gesto o dell’espressione di un pensiero dipende dall’intenzione che lo muove ed è chiarissimo
Il difficile nel quotidiano è il saper distinguere quando poter esporre un pensiero che possa non essere travisato….