È giunto il momento di aggiungere un ulteriore elemento dal quale chi sta cercando di risalire alle incomprensioni che, come abbiamo visto fin qui, stanno alla base di qualsiasi tipo di somatismo, sia esso “fisiologico” sia esso “comportamentale, potrà trarre nuovi elementi di indagine; questo elemento è il senso di colpa.
Per poter comprendere come adoperare l’osservazione individuale dei sensi di colpa nella direzione che stiamo cercando di esplorare è necessario, come abbiamo fatto fino a questo punto, riportare alla nostra attenzione tale concetto (certamente non ignorato in passato ma, altrettanto certamente trattato in maniera adeguata alle vostre possibilità di comprensione e di accettazione di quell’epoca ormai così lontana nel tempo), ridefinendolo in maniera più precisa e più mirata ai nostri fini, congiungendolo al percorso che stiamo cercando di farvi fare, in questi ultimi tempi, per fornirvi le vie preferenziali da adoperare nel corso dell’osservazione di voi stessi, in modo da arrivare a individuare dove e quali siano i punti deficitari della vostra comprensione, quei punti che si riflettono sulla vostra quotidianità in maniera fastidiosa, quando non addirittura in maniera tormentata e dolorosa. Rodolfo
- Letture per l’interiore: ogni giorno una lettura spirituale breve del Cerchio Ifior e del Cerchio Firenze 77, su Whatsapp e su Telegram
- Sintesi dell’insegnamento filosofico del Cerchio Ifior: COME LA COSCIENZA CREA LA REALTA’ PERSONALE, qui puoi ordinare il libro. Se lo stai leggendo e vuoi supporto, scrivici
- L’insegnamento filosofico del Cerchio Ifior
- Tutti i libri del Cerchio Ifior scaricabili gratuitamente
- Da dove cominciare, una guida al sito e al Cerchio Ifior
Per prima cosa chiediamoci quale possa essere una definizione generalmente valida del concetto di senso di colpa. Io direi che la definizione più generica e accessibile a chiunque possa essere quella che definisce il senso di colpa come la percezione interiore di aver commesso un errore di qualche tipo nel rapportarsi con l’esperienza affrontata nella vita e che ha portato all’innescarsi di conseguenze in qualche maniera problematiche per le persone coinvolte in tale esperienza.
È evidente il fatto che anche questa semplice definizione è tale solo in apparenza, dal momento che sottintende una possibilità di analisi del senso di colpa secondo molteplici direttive, e coinvolge, comunque, un consistente numero di elementi variabili anche grandemente da situazione a situazione e da persona a persona.
In tale contesto ci si trova dinnanzi, per esempio, al legame tra l’evoluzione individuale (e, di conseguenza, l’individuale livello del sentire acquisito fino a quel momento) e il senso di responsabilità che scaturisce da tale rapporto; oppure l’esercizio del libero arbitrio individuale (e quindi della personale messa in atto del potere che l’individuo esercita sia all’esterno che all’interno di se stesso), e così via. Vito
Altrettanto complesse risultano le dinamiche, i processi e le relazioni tra le diverse componenti che entrano in gioco, dando il via alla formazione del senso di colpa stesso: il corpo della coscienza riveste certamente un ruolo importante nella loro genesi, ma un ruolo altrettanto considerevole lo possiedono i processi psichici ed emotivi dell’individuo incarnato, quindi i suoi corpi transitori e, in definitiva, il suo Io.
Il concetto singolo di “colpa”, d’altra parte, apre a sua volta altre notevoli prospettive di osservazione che conducono all’insorgere di alcune domande importanti da definire: l’individuo si sente in colpa in quanto si trova a essere in contrasto con ciò che, interiormente, sente che sarebbe stato più giusto fare o non fare o perché entra in conflitto con le norme etico-morali comportamentali della società in cui si trova a fare esperienza o, per dirla secondo il linguaggio a cui ci dovremmo ormai essere abituati, perché entra in conflitto con quanto va sperimentando aderendo alla sperimentazione di un particolare archetipo transitorio?
La giusta prospettiva non può essere che quella che esamina il senso di colpa da entrambi i punti di vista, visto il nostro continuo ripetere – fin quasi alla noia – che tutto è unito, collegato e sottoposto alle regole di una legge di causa ed effetto che non permette un salto illogico tra i processi che avvengono non solo all’interno del mondo fisico ma anche nel ben più complesso ambito della coscienza.
Un’altra prospettiva interessante può essere quella che porta all’esame del senso di colpa in funzione della consapevolezza dell’individuo, ovvero del suo rendersi conto di avere un senso di colpa in atto oppure di trovarsi ad agire e reagire attraverso reazioni personali suggerite da sensi di colpa non riconosciuti e di cui non è consapevole.
La differenza di risultato tra un senso di colpa consapevole e un senso di colpa inconsapevole non è cosa da poco, e dovremo osservarla con attenzione, specialmente se, com’è nostra intenzione, vogliamo mettere il senso di colpa in relazione con i somatismi che affliggono l’individuo. Ombra
È evidente che questo sarà un argomento che non potrà risolversi con un solo messaggio da parte nostra e che, di conseguenza, si protrarrà per qualche tempo.
Ci auguriamo, comunque, che esso vi risulti stimolante dal momento che, comunque, vi fornirà nuovi aspetti metodologici sull’indagine a proposito dei somatismi che vi stiamo proponendo di fare. Qualcuno si potrebbe chiedere di quale utilità possa essere l’osservazione dei sensi di colpa nella prospettiva particolare che stiamo esaminando, ovvero le influenze che essi esercitano sulla vita dell’individuo in quanto conseguenza delle incomprensioni che non sono state risolte, generando quelle reazioni fisiologiche o comportamentali che abbiamo definito genericamente “somatismi”.
Non dobbiamo perdere di vista il fatto che ogni tipo di somatismo ha, come fattore scatenante della sua genesi, un qualche tipo di errata o deficitaria decodifica delle vibrazioni emesse dagli Archetipi Permanenti e, di conseguenza, una comprensione che ha necessità di venire aggiornata e completata. Ma questo cosa sta a significare a livello logico? Scifo
Ciclo sul senso di colpa