Quanto abbiamo esaminato fino a questo punto riguarda essenzialmente il percorso della vibrazione nel ciclo dei corpi inferiori in “discesa”, ovvero nel corso del suo transito, del suo passaggio, dal corpo akasico al corpo fisico.
Ma che riflessi ha tutto questo sul resto del percorso? Sono valide le stesse considerazioni o vi sono delle differenze di cui tener conto e delle conseguenze particolari determinate dall’inversione di direzione del percorso vibrazionale? Prima, però, di esaminare questo percorso di ritorno, spendiamo brevemente qualche parola sulla fase di transizione sui due percorsi, ovvero quella che è situata tra il percorso di discesa e quello di risalita della vibrazione.
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La fase dell’esperienza
Come ormai sappiamo per averne discusso abbondantemente, il bisogno di comprensione che proviene dal corpo akasico viene modulato dal carattere dell’individuo e, attraverso le decodifiche attuate nei corpi transitori, avvia il processo reattivo di formazione dell’Io il quale, a sua volta, scontrandosi con l’esperienza sul piano fisico e, in particolare con i dizionari esterni (per continuare a usare una terminologia a cui ci siamo ormai abituati) suggeriti dall’ambiente in cui l’individuo si trova a vivere e, in ultima analisi, dagli archetipi transitori a cui è collegato, i quali condizionano e indirizzano i modi di estrinsecazione dell’Io attraverso l’espressione della personalità individuale.
Da questo scontro tra interno, relativamente esterno (in quanto la scelta degli archetipi transitori a cui si collega l’individuo sono, comunque, relativi ai suoi bisogni evolutivi, senza dimenticare la presenza del karma individuale del quale parleremo in seguito) ed esterno (ovvero l’ambiente fisico e le reazioni delle altre persone con cui entra in contatto), l’incarnato riceve nuovi dati che vanno a completare o a definire le sfumature di comprensione di cui aveva necessità per strutturare in maniera più omogenea la sua comprensione.
La fase di ritorno delle vibrazioni
Incomincia, a questo punto, la fase di ritorno delle vibrazioni verso il corpo akasico, a cui devono portare i nuovi elementi acquisiti grazie alle esperienze fatte. In gran parte questa fase è assimilabile alla prima, anche se il percorso è inverso a quello precedente: le vibrazioni attraversano nuovamente tutte le materie che appartengono all’individuo transitando attraverso i suoi corpi inferiori e, per poter transitare, necessitano di essere via via decodificate in maniera tale da poter passare da un tipo di materia all’altra, fluendo fino a raggiungere il corpo akasico che ordinerà, tratterà e posizionerà correttamente quelle che sono in armonia con quelle già acquisite e rinvierà le altre a ripercorrere il ciclo al fine di trovare nuove decodifiche aderenti al linguaggio base della Vibrazione Prima con l’aiuto di una nuova immersione nell’esperienza sul piano fisico.
“Quindi – immagino che possiate pensare, magari anche con una certa esultanza per il vostro acume – grazie alle nuove comprensioni acquisite, che i somatismi che affliggono l’individuo vengono sciolti durante il percorso di risalita delle vibrazioni!”. Ahimè, creature, mi dispiace dirvi che non è affatto così!
Infatti i somatismi, come sappiamo, hanno la loro genesi nelle incomprensioni che hanno dato vita a tutto questo processo ed esse trovano la loro soluzione all’interno del corpo della coscienza ed è solo al suo interno che raggiungono lo status di comprensioni acquisite (se non fosse così non si capirebbe che bisogno ci sarebbe di un corpo akasico, vi sembra?).
I dati raccolti, infatti, sono solo e semplicemente informazioni che, di per sé, non provocano automaticamente un allargamento della coscienza dell’individuo ma, affinché questo allargamento si effettui, è necessario che le informazioni arrivino al corpo akasico il quale le sistema facendole diventare, quando è possibile, nuovi elementi di comprensione o, quanto meno, nuove sfumature che trovano il loro naturale collegamento con le comprensioni già raggiunte, completandole o delineandole in maniera più precisa e uniforme.
Questo significa che i somatismi troveranno la via per sciogliersi durante la fase di discesa della vibrazione, fase che, di conseguenza, ha la duplice funzione di creare i somatismi ma, contemporaneamente, anche quella di dissolvere quei somatismi ai quali la nuova comprensione toglie la spinta formativa grazie all’attenuazione o alla scomparsa dell’incomprensione di partenza da cui erano scaturiti.
Grazie