Osservare i propri sogni può essere, quindi, un modo per individuare quali siano le incomprensioni che giacciono al proprio interno e per cercare di innescare i processi che possono aiutare a risolverli.
Ovviamente è più facile a dirsi che a farsi, considerata la quantità degli elementi in gioco: non dimentichiamo, infatti, che oltre alle influenze sin qui spiegate relative alle decodifiche attuate all’interno dei vari corpi dell’individuo, esiste anche quel sistema di decodifica esterno, temporaneo – ma non per questo meno importante e meno vissuto in maniera superficiale dall’individuo incarnato – che abbiamo definito archetipo transitorio.
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La sua influenza si manifesta nel rivestire di connotazione giusto/sbagliato, felicità/infelicità e via dicendo, con tutte le gradazioni possibili relativamente all’evoluzione dell’individuo in quel determinato momento, la percezione da parte dell’individuo della sua attività sociale e di relazione, processo che in psicoanalisi è stato definito Super-Io.
Questa influenza è presente in maniera evidente anche nelle informazioni contenute nei sogni che non possono prescindere da quello che l’individuo ha immesso dentro di sé nel corso della sua vita di esperienza sul piano fisico.
Abbiamo parlato, in precedenza, di meccanismi di difesa dell’Io ancora parzialmente attivi anche durante la fase del sonno e, quindi, ancora operanti anche sulla struttura di ogni sogno: è da questi meccanismi di difesa che derivano le funzioni di censura, spostamento, condensazione dei simboli all’interno dei sogni, tutti processi messi in atto dall’Io per cercare di proteggersi dalla destabilizzazione che può subire affrontando in maniera troppo invasiva la sua limitatezza e le sue incomprensioni.
È al momento del ritorno alla fase di veglia dell’individuo (e, di conseguenza, alla riattivazione della piena funzionalità dei processi dell’Io) che l’Io fa scattare la censura più rigida, quella cioè che porta alla completa dimenticanza del sogno e dei fattori che potrebbero mettere in maggiore difficoltà, quei fattori che l’Io trova troppo pericolosi da affrontare perché lo porterebbero a dover sconvolgere l’immagine che ha di se stesso e che cerca di conservare.
Questa estrema complessità di elementi contenuti nei sogni rendono certamente ardua la loro interpretazione, e le censure attuate dall’Io, dal canto loro, non facilitano l’individuazione dei punti dove le errate decodifiche delle vibrazioni potrebbero segnalare in che direzione volgere la propria osservazione.
Tuttavia riteniamo che anche l’osservazione dei propri sogni possa fornire elementi utili all’individuo che cerchi di dipanare l’intreccio dei propri somatismi per risalire alla loro causa e, quindi, offrire alla propria coscienza elementi per permettergli di acquisire quelle porzioni di nuova comprensione che, sole, possono condurre alla risoluzione dei somatismi stessi.
Il modo più semplice di analizzare i sogni
Il modo più semplice per procedere all’analisi dei propri sogni, nell’ottica di questa meta, è quello di sfrondare il proprio sogno di tutte le coperture che, non solo per l’azione dell’Io ma anche per la semplice trasformazione del sogno in immagini, concetti e sensazioni, sono state messe in atto.
Quindi non soffermatevi più che tanto alla ricerca di chi si nasconda dietro un personaggio del sogno, o sulle azioni (spesso apparentemente prive di senso) del sogno, o sullo scenario che il sogno presenta. Per un’analisi approfondita questi sono senza dubbio elementi importanti che hanno loro motivazioni e loro perché ma, in linea di massima, nessuno di voi ha la preparazione, le capacità e gli strumenti di analisi necessari per poter compiere su voi stessi un lavoro di questo tipo.
Mettendo da parte lo scenario, gli interpreti, o la “trama” del sogno cosa resta? Resta la maniera in cui voi vi sentite all’interno del sogno, le emozioni e i pensieri che in esso vi si presentano, ed è su questi che dovete porre attenzione e lavorare, perché sono il nocciolo delle vostre errate decodifiche e, di conseguenza, delle vostre incomprensioni.
Questo vostro lavorare sui vostri sogni non vi regalerà nessuna bacchetta magica per risolvere i vostri problemi interiori, quei problemi di incomprensione che sono la genesi dei vostri somatismi, ma possono fornirvi l’indicazione della direzione in cui dovreste guardare e, uniti agli altri strumenti che vi stiamo spiegando in questi ultimi tempi, aggiungere qualche tassello alla vostra possibilità di risalire dal vostro sintomo alla causa che l’innesca.
I sogni premonitori
Vorrei terminare questo breve excursus (chiaramente estremamente semplificato) nel mondo dei sogni per appagare la vostra curiosità riguardo a quelli che sono conosciuti come sogni premonitori o chiaroveggenti.
La domanda che ci si pone con maggior frequenza è se i sogni possono prevedere il futuro e se le molte persone che, nei millenni, hanno affermato di essere scampati a un qualche avvenimento per loro pericoloso grazie a un sogno, sono stati degli illusi o c’è stata da parte loro, magari, un inconsapevole adeguamento del loro ricordo del sogno sulla scorta di quanto accaduto successivamente.
Senza dubbio talvolta succede anche questo: il desiderio di essere “straordinari” porta spesso a creare giustificazioni “ultraterrene” a quello che accade all’individuo, e ciò avviene in funzione del bisogno dell’Io di confermare la sua onnipotenza, la sua unicità e la sua centralità all’interno del Cosmo.
Ma questa non è una regola che valga in tutti i casi: molte volte, effettivamente, l’individuo ha ricevuto “avvertimenti” su quello che l’avrebbe aspettato “se” avesse compiuto una certa scelta, inducendone una diversa.
La spiegazione di questo fatto è, in fondo, abbastanza semplice, tenendo in considerazione la struttura della Realtà che vi è stata fornita negli anni: la Vibrazione Prima, per espletare la sua opera in accordo con la Realtà Assoluta, ha in sé l’immagine di riferimento di quale debba essere il completo sviluppo, materiale e temporale, dell’evoluzione del Cosmo, dalla sua nascita al suo riassorbimento, immagine che l’accompagna nel suo percorrere le materie del Cosmo.
Per questo motivo può accadere che, in determinate condizioni, l’individuo attraversato dalla Vibrazione Prima riesca a percepire qualche frammentaria informazione su come è contemplato che si sviluppi la realtà e gli avvenimenti che le appartengono.
Quali sono queste “determinate condizioni” cui accennavo? Principalmente la necessità che il Grande Disegno sia mantenuto integro e che gli equilibri energetici all’interno del Cosmo possano sempre risultare inalterati. Questo significa che la legge del karma (che, in fondo, è la legge che determina per l’individuo il suo vivere in equilibrio all’interno del suo microcosmo personale inserito nel macrocosmo) entra in azione allorché determinate situazioni non sono contemplabili per la vita dell’individuo perché potrebbero portare a una catena di sconvolgimenti all’interno del Grande Disegno e, al fine di mantenerne l’integrità, viene permesso di recepire avvertimenti attraverso il meccanismo dei sogni che inducano l’individuo a effettuare o a non effettuare una determinata azione all’interno del piano fisico.
Naturalmente esistono anche altre vie, magari anche più aderenti alla legge dell’economia delle cause, per ottenere lo stesso risultato, tuttavia talvolta non vi è altra possibilità che questa per evitare uno scompenso all’interno del Grande Disegno. Ombra
Grazie
Da rileggere…