Il fantasma nasce quando il corpo akasico non ottiene risposta adeguata [IF71focus]

[…] Prendiamo l’essere umano alla prima  incarnazione. Chiaramente ha un corpo akasico che non può essere considerato una cosa fortemente strutturata. È molto semplice, è molto primitivo, e anche i suoi bisogni di comprensione sono molto primitivi.

In conseguenza delle esigenze evolutive di questo individuo alla prima incarnazione, i corpi inferiori sono costituiti anch’essi da particolari tipi materia dei vari piani, a loro volta non particolarmente raffinati dal punto di vista vibratorio Ora è chiaro che dal corpo akasico dell’individuo arrivano delle spinte dovute alle incomprensioni, ma pensateci un attimo; arriva la spinta di una incomprensione o arriva la spinta di tutta l’incomprensione del corpo akasico?

D – Io credo che debba essere tutta perché se no da che parte comincerebbe?

Esatto. Allora: arrivano dal corpo akasico le vibrazioni delle incomprensioni che ha, e non può fare a meno d’inviarle perché sono cose non comprese e quindi sono vibrazioni al suo interno. L’individuo alla prima incarnazione si trova a essere attraversato in tutto il suo corpo da queste vibrazioni, da queste richieste d’informazioni del corpo akasico.
Come logica, si potrebbero vedere alla luce di quanto abbiamo detto fino ad adesso, due possibilità estreme:

– una che i corpi dell’individuo in questione sarebbero talmente intasati da fantasmi mentali astrali e fisici che sarebbe un continuo turbinio interiore, giusto?
– La seconda possibilità è che questo arrivo di molteplici spinte, di molteplici vibrazioni finiscano con il bloccare l’individuo stesso, sovraccaricandone i vari circuiti interiori. D’accordo? Come mai questo non avviene?

D – Per me è perché non vibrano in base ai corpi inferiori per cui sono vibrazioni d’incomprensioni di un certo tipo rispetto ad altre…

Diciamo che questo può esser abbastanza giusto… questo accade perché le vibrazioni che l’individuo recepisce, che fa sue nei propri corpi e che provocano, poi, la nascita di questi fantasmi vibratori, sono quelle che hanno più affinità con i corpi inferiori dell’individuo

Ad esempio se l’individuo alla prima incarnazione riceve dall’akasico la vibrazione dell’incomprensione – quindi del desiderio di comprensione – dell’amore e della Verità nel senso più vero del termine,  questa vibrazione attraverserà tutti i corpi inferiori ma non trovando risonanze particolari, non avrà alcun effetto particolare.

D – Quindi non crea un fantasma.

Non crea un fantasma, quindi non sempre a ogni desiderio di comprensione dell’akasico si viene a creare un fantasma interno ai corpi dell’individuo.

D – C’è sempre un collegamento di risonanza.

Deve esserci per forza altrimenti, ripeto, l’individuo sarebbe sopraffatto da quelli che sono i suoi desideri di comprensione.

D –  Scusa Scifo, questo avvalora il fatto che ciascuno in relazione alle proprie esigenze akasiche ha quel tipo di vibrazione, quel tipo di fantasmi cui deve…

Certamente è così, ma non soltanto: il corpo (tutti i corpi transitori, ndr) è creato in funzione, in conseguenza dei desideri di comprensione che ci saranno, perché il corpo che si va a creare si forma sulle vibrazioni emesse dal corpo akasico, quindi sulla base delle comprensioni che può acquisire nel corso di quell’incarnazione in quanto vicino, come vibrazione, a quel tipo di acquisizione.

Questo porta diverse conseguenze, se ci pensate bene: tanto per cominciare l’individuo alla prima incarnazione si comporta in un modo molto particolare, è un individuo solitamente molto attivo, con un corpo fisico molto sviluppato, un individuo che manifesta forti emozioni, forte emotività, è un individuo che manifesta solitamente non un grossa razionalità, questo è tipico dell’individuo alla prima incarnazione, in quanto la materia che costituisce i suoi corpi inferiori non è ancora talmente sottile, talmente rarefatta da potergli fornire degli strumenti migliori.

Le vibrazioni a cui potrà dare risposta, tra le tante che provengono dal suo corpo akasico, saranno quelle che più corrispondono alle vibrazioni dei suoi corpi inferiori, ed ecco, quindi, che l’individuo in questo modo troverà il suo cammino verso la comprensione modulato non soltanto dalle richieste che provengono dal corpo akasico – che sono poi richieste generali, non singole – ma modulato anche dalla sua stessa evoluzione; il fatto che l’individuo abbia quel tipo di evoluzione lo porterà, nel corso della vita successiva, ad avere la possibilità – attraverso quella serie di meccanismi di cui ho parlato poco fa – di comprendere determinate cose e non altre.

Ecco, quindi, che,  a questo punto, è più logico, è più facile comprendere quando vi diciamo che siete tutti quanti uno diverso dall’altro, che è difficile costituire un metro per gli altri basandosi su se stessi, d’accordo?
Da qui discende il famoso “non giudicare” che per più di due decenni abbiamo ripetuto ma che molto spesso io continuo a sentire mettere in atto da alcuni di voi, dando giudizi molto affrettati.

D – Pensavo allo schema dei filtri, quindi qui agisce il filtro tra l’akasico e il mentale superiore, dato che i corpi inferiori sono in risonanza…

No, no è il contrario invece, lascerà fluire queste vibrazioni e fluiranno attraverso tutti i corpi inferiori ma senza provocare conseguenze… e in qualche maniera diciamo che questa vibrazione si “disperderà” nell’ambiente esterno, se vogliamo vederla visivamente la cosa. E, solitamente, per manifestarsi questa vibrazione esterna si manifesta attraverso comportamenti di energia da parte dell’individuo, il che ritorna a collegarci con il fatto che l’individuo di cui stavamo parlando ha una bassa evoluzione e quindi il suo comportamento è particolarmente energetico verso l’esterno.

[…] Più si va avanti nell’evoluzione, più è facile che si abbiano tanti fantasmi, contrariamente a quanto uno potrebbe pensare.

[…] D – Più si va avanti nell’evoluzione più l’individuo ha dei fantasmi, io questo non lo capisco, me lo puoi rispiegare per cortesia.

È abbastanza semplice da spiegare, perché le sostanze che compongono i corpi inferiori dell’individuo evoluto sono molto più complesse, molto più sottili, di quelle dell’individuo meno evoluto in quanto devono essere adeguati come strumenti alle possibilità di comprensione.

Che cosa significa? Significa che è più sensibile alle  sfumature di quello che ha al proprio interno ed è anche più sensibile alle domande, alle richieste che gli vengono dall’akasico. Essendo più sensibile, siccome le domande che vengono dall’akasico sono tantissime, avrà al suo interno molte più risposte, molte più reazioni alle vibrazioni di richiesta dell’akasico, ed ecco quindi una maggiore possibilità di formare questi nuclei vibratori che abbiamo definito fantasmi.

D – Questo è in correlazione con tutti quei dubbi interiori che man mano che l’evoluzione avanza sono sempre maggiori e magari più sottili?

Certamente, corrisponde al desiderio di arrivare alla fine della comprensione di determinati fattori. Abbiamo sempre detto che quando si dice che dovete comprendere il “non uccidere”, non dovete comprendere il “non uccidere punto e basta”, ma dovete comprendere anche tutti gli effetti collaterali e tutte le variazioni e le sfumature, e queste sfumature si possono comprendere non alla prima, non alla seconda o alla terza incarnazione ma quando i corpi sono adatti a vibrare con queste sfumature e a ricevere le spinte di queste sfumature provenienti dell’akasico. Una specie di azione concertata tra dare e avere delle energie, un intreccio, che a ben guardare, è meraviglioso.
Un equilibrio oltretutto che sembra autoalimentarsi, autoprodursi, autocrearsi e liberarsi da solo.

Diventa persino quasi difficile trovare la causa e l’effetto, perché uno sono causa ed effetto dell’altro no? Il famoso “serpente che si morde la coda” dell’antichità era un simbolo che esprimeva non soltanto la reincarnazione ma anche questo concetto di circolo interno, di aumento della comprensione attraverso la conoscenza e la scoperta di se stessi e via e via e via.

D – Può darsi che l’individuo che è alla prima incarnazione, dato che i suoi corpi inferiori sono più grossolani e quindi meno reattivi alle sue spinte interiori, sia magari anche più sano fisicamente e anche abbia meno disturbi psicosomatici.

È così perché le influenze a cui viene sottoposto al suo interno sono molto minori rispetto a quelle di un individuo più evoluto.

Ora c’era una domanda ancora da porsi, per guardare la cosa dall’altro punto di vista, ribaltando la situazione, ovvero chiedersi: “Ma facendo esperienza, quindi mettendo in atto le incomprensioni (o la richiesta di comprensioni che dir si voglia), nel momento in cui si manifesta il desiderio di comprensione all’interno del piano fisico questa vibrazione può mettere in atto la nascita di un fantasma vibratorio all’interno dei corpi inferiori dell’individuo?

[…] È chiaro che arrivando la vibrazione verso la spinta e la comprensione all’individuo, arriva il momento in cui questa spinta, questa vibrazione porta l’individuo a cercare una soluzione all’interno del piano fisico, d’accordo? E fa sì che l’individuo interagisca con la realtà esterna in modo da portare dati al corpo akasico. Quindi manifesta sul piano fisico una incomprensione per ricevere una risposta per poter comprendere. Ora la manifestazione, quindi la fuoriuscita di questa vibrazione dall’individuo nel ritornare come comprensione, può provocare la nascita di un fantasma vibratorio?

D – Se c’è la comprensione no.

D – Ma la comprensione non avviene all’istante, credo che nasca un fantasma vibratorio in ogni caso e durerà finché qualche sfumatura di comprensione non arriva di nuovo fino al piano akasico.

No, non andatevi a complicare la vita! La risposta era semplice e lapalissiana e qualcuno di voi l’ha anche data… non può provocare assolutamente un fantasma nei corpi inferiori, tutt’al più – come avevamo detto in uno degli incontri precedenti – può arrivare  a inserirsi nel ciclo vibratorio di un fantasma già esistente, alterarne la circolazione e andare poi a scioglierlo con la vibrazione di ritorno verso il corpo akasico.

Quindi diciamo che l’esperienza sul piano fisico è strettamente necessaria e indispensabile per arrivare alle comprensioni, e che queste comprensioni, tornando indietro, possono, se comprese completamente, sciogliere i fantasmi vibratori nel cammino di ritorno della comprensione verso il corpo akasico.

Ecco così che questo tocco risanatore risale attraverso i vari corpi dell’individuo per arrivare al corpo akasico che intanto continua a emanare vibrazioni, per cercare nuove comprensioni.

D – Ma allora la richiesta di comprensione emanata dall’akasico già li fa diventare un fantasma, il fatto appunto che ti pone una domanda di cui tu non sai la risposta e quindi deve andartela a creare e risolvere attraverso le esperienze, cioè già il fatto di avere una domanda, questo è già fantasma?

No, il fantasma nasce nel momento in cui non ottiene nulla. Tenete presente che in realtà i corpi inferiori dell’individuo non sono soltanto dei veicoli che sono lì soltanto per mettere a disposizione le loro materie, ma che hanno un lavorio all’interno.

Quindi quando arriva la vibrazione di richiesta dell’akasico, per esempio all’interno del corpo mentale, vi è tutta l’esperienza fatta dall’individuo in quel momento nel corso di quella vita, e può darsi che nel corso dell’esperienza abbia già incontrato degli elementi che sono utili per rispondere a quella domanda, però recepiti nel corso di un’altra ricerca di comprensione: soltanto in quel momento il corpo mentale, le energie parliamo così, riescono a situarli all’interno di questa corrente di domanda.

Lo stesso accade guardando nel corpo astrale, e poi nel corpo fisico e se la risposta che arriva attraverso l’esperienza sul piano fisico e la reazione con gli altri è positiva ecco che ritorna indietro e la comprensione avanza.

D – È soltanto quando non si riesce a raggiungere una risposta soddisfacente.

Certamente.

D – Ma è sempre il ciclo di ritorno che crea il fantasma o no?

Il ciclo di ritorno è quello che caso mai lo scioglie, che ha la possibilità di scioglierlo…

D – Non capisco una cosa: il bisogno akasico, cioè la comprensione “sceglie” i vari corpi, giusto? Ma come può creare un fantasma se in realtà non sa se arrivando sul piano fisico ha gli elementi per comprendere ciò che non ha compreso; io mi chiedo come fa a crearsi il fantasma prima, cioè capirei meglio il fatto che una vibrazione scende, arriva sul piano fisico non trova gli elementi, risale senza gli elementi giusti, effettivamente l’akasico non comprende, si ferma negli altri corpi e aspetta altri elementi

Capisco quello che tu stai dicendo: tu ne fai una questione temporale, però la questione temporale per quello che riguarda le situazione dei vari corpi non è adattabile da un corpo all’altro; noi parliamo in termini di “questo accade prima” e “questo accade dopo”, in termini di successione logica e temporale per far comprendere a voi le dinamiche dei fatti, ma in realtà le cose avvengono praticamente contemporaneamente.

Tieni conto anche di un altro fattore: l’individuo mentre si sta formando la domanda, all’interno del corpo mentale ad esempio, intanto sta vivendo, ha comunque un’esperienza, ed è possibile che da quell’esperienza tragga intanto qualche elemento.

[…] Ho detto che il fantasma si va creando con la discesa di questa richiesta di comprensione, incomincia prima a crearsi un vortice che per il momento è instabile, diciamo così, all’interno del corpo mentale, si ripercuote sul corpo astrale e crea, talvolta anche se non sempre, una vibrazione instabile sul corpo astrale, una sul corpo fisico, si manifesta all’esterno, se non vi è la riposta giusta, queste vibrazioni instabili un po’ alla volta diventano stabili e continuano a girare su se stesse.

D – Se questo fantasma si crea mentre la vibrazione scende, crea questa situazione stabile di fantasma, e a livello fisico io faccio un’esperienza per cui ho dei dati però me ne mancano altri, ma quando trovo gli altri dati e li rimando indietro in pratica sto risolvendo una parte di quel fantasma

Certo.

D – Cioè non è che questi dati che io ho tratto nella vita fisica attraverso una situazione generano un altro fantasma, ma sto risolvendo quel fantasma lì.

Sì, sì certamente, abbiamo detto che un fantasma è creato da una fascia di richieste non da una richiesta sola, sono tanti gli elementi che servono per sciogliere una incomprensione, ecco così che un fantasma può sciogliersi un po’ alla volta a mano a mano che gli elementi vengono raccolti e compresi.

La domanda che avevamo posto l’altra volta e cioè come mai questa vibrazione non rimbalza all’interno del corpo akasico ma continua a ruotare su se stessa, ha una risposta ovvia: continua a ruotare su se stessa perché vi è questo movimento fino a quando non vi è risposta, ma quando vi è risposta ecco che una parte di spinta viene persa, si ha un decentramento del fantasma, il fantasma si sposta e, in qualche modo, spostandosi riceve una parte diversa di richiesta akasica.

[…] D – Si avevi detto che si sposta il baricentro addirittura… avevi dato quella definizione.

Certo. Forse c’è un punto che voi non riuscite a tenere ben preciso a mente: voi considerate i vostri corpi inferiori come corpi stabili, ma i vostri corpi inferiori non sono stabili, si trasformano in continuazione: in base a che cosa avviene la loro trasformazione?
In base anche alla comprensione che avete avuto: si può affermare che il cambiamento di materia che avviene all’interno dei vostri corpi oltre al fisico avviene per motivi precisi non a caso.

È chiaro che anche i corpi inferiori hanno la necessità di adattarsi in qualche modo a queste nuove richieste del corpo akasico, altrimenti l’individuo sarebbe statico, sarebbe rigido. Certamente, tuttavia, non possono cambiare oltre un certo punto.

D – E le materie che cambiano, che si trasformano come dovrebbero essere…

Di qualità diversa, dipende dai bisogni dell’individuo.

D – Comunque anche per il corpo fisico, nonostante il cambiamento di materia dalla gioventù in poi, l’invecchiamento e tutto, c’è un legame logico…

Diciamo che la decadenza è legata essenzialmente alla necessità di abbandonare il piano fisico, ma al di là di quella che può essere la decadenza per la vecchiaia dovuta a un ricambio naturale che vi deve essere per abbandonare il piano fisico e ricominciare con un’altra esistenza successivamente, non vi è una decadenza dei corpi dell’individuo ma vi è un trasformarsi di essi a seconda dei bisogni.

Ecco, quindi, che a seconda dell’età, ad esempio, vi sarà un corpo astrale più ampio, più strutturato, più reattivo, successivamente un corpo mentale più reattivo che avrà la predominanza…

D – Un corpo fisico dove, dice la scienza, alcune cellule cominciano a morire, vi è tutto un processo di…

Molte cellule cominciano a morire ma ve ne sono molte altre che cominciano a nascere, vi sono ancora molte cose che la scienza non sa su questo discorso, ma lasciamo stare.

D – Quando l’individuo ha delle comprensioni come si riflette sul corpo fisico, sulla materia del corpo fisico.

In nessun modo: è il corpo akasico che, caso mai, si trasforma in qualche maniera. Il corpo fisico risentirà delle vibrazioni diverse che provengono dal corpo akasico ma non è che il corpo fisico di punto in bianco, che so metterà le ali, l’aureola….

D – No, no, ma dietro al fatto delle sue comprensioni anche i corpi inferiori si dovranno in qualche modo plasmare…

Diciamo che in qualche maniera si adeguano alle nuove possibilità di comprensione che hanno, anche se – ripeto – questo adeguamento è molto limitato e non è un adeguamento totale alle richieste che vengono dall’akasico, altrimenti dovreste avere dei corpi “esagerati” che entrerebbero più in confusione che altro.

D – Esagerati in che senso?

Esagerati nel senso che dovrebbero essere composti di tutte le materie possibili, di tutte le sottigliezze possibile in una quantità infinità altrimenti non riuscireste a recepire tutte le richieste dell’akasico, e siccome questo non è possibile ecco che viene operata una scelta all’interno dell’individuo per cui soltanto certe materie saranno disponibili per rispondere alle esigenze primarie del corpo akasico; poi, dopo un po’, alle sfumature di primo grado, poi alle sfumature di secondo, e via dicendo fino ad arrivare alla comprensione totale.

D – Scusa ma allora possono esserci dei fantasmi che sopravvivono anche all’esperienza fisica. Cioè finita l’esperienza fisica il corpo akasico ha a sua volta dei fantasmi?

Ma questo è evidente, è evidente che ci sono dei fantasmi che sopravvivono, se ci pensate un attimo abbiamo sempre detto che l’individuo dopo la morte non diventa migliore, soltanto non ha più il corpo fisico. La differenza che c’è dopo la morte è che questi fantasmi vibratori non potranno essere sciolti attraverso l’esperienza.

D – Intendevo dire alla fine delle vite fisiche.

Alla fine delle vite fisiche non ci potrà più essere nessun fantasma perché ci sarà tutta la comprensione. Però quello che hai toccato tu può essere invece un discorso importante, ovvero il discorso di questi fantasmi vibratori che restano all’interno del corpo astrale e mentale dell’individuo che non ha più il corpo fisico. Che funzione hanno, cosa fanno, cosa succede, che conseguenze hanno, cosa c’entrano l’atmosfera e l’ambiente. Scifo

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Cerchio Firenze 77

Parole, solo parole; perciò tu avrai capito la non quando farai il tuo dovere in mezzo agli uomini, ma quando lo farai nella solitudine. Non quando, pur raggiunta la notorietà, potrai avere una condotta esemplare agli occhi degli uomini, ma quando l’avrai e nessuno lo saprà, neppure te stesso. Non quando farai il bene e vedrai gli effetti, ma quando lo farai e non ti interesserà avere gratitudine, ne conoscere l’esito del tuo operato. Non quando potrai aiutare efficacemente e disinteressatamente, ma quando aiuterai pur sapendo che il tuo aiuto a nessuno serve, neppure a te stesso. Non quando ti sentirai responsabile di tutto ciò che fanno I tuoi simili, ma quando conserverai intatto il senso della tua responsabilità, pur sapendo d’essere l’unico uomo al mondo. Non quando avrai compreso che tutti gli esseri hanno gli stessi tuoi diritti, ma quando tratterai l’essere più umile della terra come se fosse Colui che ha nelle Sue mani le tue. Non quando amerai I tuoi simili, ma quando tu stesso sarai I tuoi simili e l’amore.

Leonardo

Non credo affatto che siano soltanto parola. Son comunicazioni medianche come quelle che lei ha citato del Cerchio Firenze 77.

Renzo

Ho iniziato il commento con un errore all’inizio adesso lo inserisco per dare il giusto valore;
perciò tu avrai capito la ” VITA ” non quando farai il tuo dovere………….

Leonardo

Da questo lungo post molto interessante estraggo un passaggio, forse non principale ma a mio avviso centrale per capire quello che chiamiamo”lo scorrere del tempo”.

Il tempo non esiste, è una dimensione illusoria della soggettività. Allora a che cosa corrisponde il divenire dei corpi? Risponde a esigenze evolutive della coscienza.

Il nostro corpo non invecchia perché il “il tempo scorre”, piuttosto il nostro corpo si trasforma in corrispondenza dei bisogni di comprensione della Coscienza.

“Diciamo che la decadenza è legata essenzialmente alla necessità di abbandonare il piano fisico, ma al di là di quella che può essere la decadenza per la vecchiaia dovuta a un ricambio naturale che vi deve essere per abbandonare il piano fisico e ricominciare con un’altra esistenza successivamente, non vi è una decadenza dei corpi dell’individuo ma vi è un trasformarsi di essi a seconda dei bisogni.”

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