Quante volte vi ho sentito affermare che la vita che state vivendo incombe su di voi e che nulla potete fare per modificarla veramente. Le parole che negli anni vi abbiamo portato sembrano essere diventate per voi un peso oppressivo che vi sussurra instancabilmente:
se vuoi cambiare la tua vita
Osservare l’Io con la propria coscienza [sf31]
Quello che voi non avete ancora capito in tutti questi anni, lunghi, d’insegnamento, è il rapporto che dovete avere con il vostro Io. In realtà, voi finite tutti quanti per osservare il vostro Io in che modo? Attraverso il vostro Io.
‘Io sono così e non posso farci niente’ [sf11]
Non è possibile comprendere la Realtà se non si è compreso se stessi, perché all’interno di ogni individuo esiste quella Realtà (con la R maiuscola) che rende viva l’esistenza dell’intera emanazione.
Cambiare il modo di osservare e d’interpretare la realtà
L’esistenza che state conducendo, in certi momenti, all’uomo che la vive può dare l’impressione di essere simile a un avvoltoio che gira sul suo capo in attesa del momento buono per calarsi con furia per lacerare coi propri artigli quello che è il tessuto stesso della propria vita.
L’incontro con la sofferenza e l’invito a cambiare
Padre e Madre mia, io mi trovo a far parte di questo “teatro delle ombre” che Tu, da grande regista quale sei, hai creato dal nulla. In esso sono immerso, mi muovo negli scenari che Tu hai dipinto e interpreto le parti che di volta in volta Tu mi assegni.
Il tempo per se stessi
Nei momenti in cui uno si sente che ha bisogno di spazio, che ha bisogno di tempo per se stesso, che si deve realizzare, che è insofferente perché sente questa spinta a fare qualche cosa di diverso per se stesso… Zifed
Il ripetersi delle situazioni senza apparente via d’uscita
[…] Comunque, senza dubbio, se la situazione continua a ripetersi più o meno negli stessi termini – perché non può mai essere decisamente identica ogni volta, certamente – significa che c’è qualche cosa che tu, ed eventualmente chi vive la situazione con te, dovete comprendere da quella situazione.
L’igiene mentale nella prevenzione degli psicosomatismi e delle malattie
D – Georgei, quando si è parlato di malattia (che è sempre di origine psicosomatica o quasi) si è parlato di fare un’igiene mentale; potresti fare un esempio?