L’argomento in sintesi
Post importante che tratta delle tre fasi, simultanee e successive, della conoscenza, consapevolezza e comprensione.
io/identità
Il corpo mentale non pensa, traduce il sentire in pensieri
D – Che ruolo ha il cervello rispetto alla razionalità attraverso i suoi processi chimici? Perché lui lavora con dei processi chimici nervosi… che funzione ha allora il cervello nella manifestazione della logica del corpo mentale?
Per conoscersi: partire dai bisogni e dai desideri [io4]
A chi giunge fino a noi spinto dalla sofferenza, dal dolore, dai tormenti, noi non possiamo porgere solamente parole che, per quanto belle possano apparire, offrano la consolazione di un attimo.
Come il corpo astrale modifica l’intento mentale
Questa sera avete parlato di «mente» facendo forse un po’ di confusione, poiché non avete poi ben chiaro quello che noi si intende per «mente». Ecco così che, per alcuni di voi, la mente è stata assimilata al vostro cervello, da altri è stata assimilata al processo mentale, da altri è stata assimilata ai meccanismi del corpo mentale, ma che cos’è – in realtà – che si può intendere per «mente»?
L’Io, un’illusione che nasce dalle non comprensioni [io3]
L’argomento in sintesi
Nelle prime vite come essere umano l’Io la fa da padrone, inducendo ad azioni completamente egoistiche al fine di soddisfare i propri apparenti bisogni. Verso le ultime, l’individuo non ne sarà più dominato né sopraffatto e saprà, se vorrà farlo, accantonare le spinte del proprio Io quando la sua coscienza glielo suggerirà.
L’Io è un meccanismo naturale [io2]
L’argomento in sintesi
L’Io è un meccanismo naturale la cui nascita è legata indissolubilmente alla presa di coscienza dell’individuo, a tal punto che la sua azione nell’essere umano è inevitabile.
I passaggi che conducono all’Io [io1]
L’argomento in sintesi
L’individualità sperimentando prima nel minerale, poi nel vegetale e nell’animale, giunge infine a costruire una immagine di sé separata dall’ambiente in cui è immersa.
Sentire l’amore che È
«Noi vi amiamo»; quante volte abbiamo usato questa frase cercando di comunicarvi in qualche modo la nostra assidua presenza; e quante altrettante volte voi non avete sentito questa nostra assidua presenza perché, magari, persi nella ricerca di quel fenomeno che potesse dimostrarvi la nostra realtà.