Quello che voi non avete ancora capito in tutti questi anni, lunghi, d’insegnamento, è il rapporto che dovete avere con il vostro Io. In realtà, voi finite tutti quanti per osservare il vostro Io in che modo? Attraverso il vostro Io.
io/identità
Dare un senso alla vita cambiando, comprendendo [sf29]
Il senso d’insoddisfazione cammina al tuo fianco quasi costantemente: difficilmente ti senti felice e in pace con te stesso e, anche nei rari casi in cui questo accade, basta un niente per farti ritrovare quell’insoddisfazione che, principale caratteristica del tuo Io, è pronta a manifestarsi a ogni battito di ciglia.
In che modo si produce l’illusione dell’Io? [sf23]
È contemporaneamente piacevole e sconfortante che dopo circa trent’anni di un insegnamento in cui uno dei perni centrali è stato l’Io, solo ora qualcuno (e per di più tra gli ultimi arrivati) si chieda che cosa voglia dire la nostra affermazione:
Il sonno riequilibrante, l’elaborazione dell’Io nei sogni [sf12]
[…] Cosa succede all’uomo che dorme? È un fatto talmente naturale, che molti di voi non si sono mai soffermati a esaminare un attimo con attenzione quello strano fenomeno che si chiama “sonno”; eppure, se ci pensate bene, è uno dei pochi elementi che appartiene a tutte le creature viventi, siano esse esseri umani, siano esse animali, siano esse piante.
L’azione degli archetipi transitori sull’Io [sf10]
In tutti questi anni vi abbiamo parlato dell’Io e, ahimè, ho – chissà come – la paura che le nostre parole, alla fin fine, malgrado più di una volta specificassimo la verità e la realtà della cosa, abbiano finito per produrre un’immagine sbagliata dell’Io all’interno di voi stessi.
La parte più alta dell’Io per osservare l’Io [sf6]
[…] Il fatto che per comprendere, per conoscere voi stessi dobbiate passare attraverso l’uso dell’Io, in realtà è una cosa logica, perché non vi può essere altro modo! Voi avete diversi strumenti a vostra disposizione: avete il vostro corpo mentale, con cui elaborate i pensieri, fate concatenamenti, razionalizzate le cose.
Sensi di colpa: il corpo akasico non emette giudizi [sf5]
Molte volte vi diciamo di non giudicare gli altri: prima di guardare all’esterno, a quello che fate agli altri, dovreste imparare a osservare quello che fate a voi stessi; e voi stessi siete i primi, in realtà, che operate dei giudizi negativi su di voi.
Meditazione e conoscenza di sé tra occidente e oriente [sf4]
Le strade per lavorare su se stessi e, quindi, per conoscere se stessi, sono multiformi. Molte dipendono dall’ambiente sociale in cui l’individuo è inserito in quanto sfruttano quegli insegnamenti e quelle istanze che la società di appartenenza infonde in ogni individuo che in essa conduce la propria esistenza.
Bisogni del sentire e bisogni del’Io [IF55-9focus]
Ci addentriamo adesso ad analizzare, dopo aver fatto un ampio panorama sul corpo astrale, partendo dalle caratteristiche della materia che lo compone per arrivare a farvi rilevare l’importanza dei desideri e delle emozioni ed i loro modi di esplicarsi, alcuni aspetti piuttosto complessi dell’Io, ovvero i suoi bisogni.
Perché è impossibile definire e quantificare l’intelligenza
Intelligenza: pochi elementi tipici dell’essere incarnato sono stati altrettanto sottoposti a tentativi di quantizzazione e di definizione, eppure l’intelligenza in realtà è sempre sfuggita a una tipologizzazione di qualche tipo.