Padre mio,
io sorrido, io vivo, io scherzo, io trascorro i miei giorni col sorriso dipinto sul volto, eppure, Padre, quando mi guardo allo specchio mi sembra di vedere una maschera tragica che, dietro ad un sorriso dipinto e immobile sui lineamenti, nasconde, invece, una grande pena e una grande tristezza.
Sì, Padre mio, al di là di ciò che la mia bocca tende a mostrare agli altri, al di là di ciò che le mie parole cercano di far credere a coloro che mi circondano, al di là dell’immagine che io costruisco per gli altri, se soltanto mi fermo un attimo ad osservare me stesso, la maschera cade e trovo al mio interno tristezza e solitudine.
io/identità
Vivere lasciando che la Vita ci conduca
Fratelli, sorelle, io vi vedo nel corso delle vostre giornate affaticarvi a pensare a come meglio condurre la vostra vita.
Se vi rendeste conto, fratelli, se solo voleste prenderne coscienza, sorelle, capireste molto facilmente quanto è inutile pensare a quello che sarà o che potrebbe essere nel vostro immediato futuro.
Se voi lasciaste fluire, se voi lasciaste che le cose andassero seguendo il loro corso naturale, ben presto, vi rendereste conto di quanto sia semplice, bello e sereno vivere.
La decisione di abortire (3)
In ciò che noi vi diciamo esiste un pericolo che non dovete sottovalutare: noi abbiamo appena affermato che, in definitiva, l’uomo non può che “vivere un certo tipo di vita” e che in realtà, qualunque cosa egli intenda fare, non potrà mai evitare un’esperienza che gli era stata assegnata.
Questo concetto è alquanto pericoloso, perché può indurre a quel tipo di fatalismo e supinità che, ad esempio, l’uomo occidentale crede di percepire nella maggior parte delle popolazioni orientali, all’interno delle quali questi concetti – facenti parte da generazioni del loro modo di pensare – sono stati spesso travisati dalla gente comune.
Tu mi ami per il semplice fatto che esisto
Padre mio, io sono soltanto una piccola creatura, spesso sperduta nel mondo, triste, desolata, incapace di comunicare con gli altri, incapace di manifestare amore, di porgere una mano, di fare anche solamente un sorriso a coloro che mi stanno attorno.
Padre mio, non è falsa umiltà la mia, ma ogni giorno che trascorro mi rendo conto di quale sia, in fondo, la mia pochezza, di quanti difetti io possieda, di quante volte so che dovrei fare e non ho il coraggio o, forse, la voglia di mettere in atto quello che so essere il mio dovere.
La strutturazione dell’Io, il suo riconoscimento e superamento (IF15)
Insegnamento filosofico 15
Da più anni andiamo indicando, allorché vi parliamo dell’Io, e di come dovete cercarlo, osservarlo per riuscire ad andare oltre.
Prima però di entrare nel merito, vorrei andare alla ricerca dell’Io lungo il cammino evolutivo individuale, per vedere se, nelle varie tappe, l’Io può venire riconosciuto: indaghiamo innanzitutto all’interno del regno minerale.
Non mi sembra necessario spendere moltissime parole per dire che non è possibile trovare tracce dell’Io nell’individuo incarnato a questo stadio evolutivo;
La capacità di apprezzare e benedire ciò che si ha
La vita che state vivendo quotidianamente è già irta di difficoltà e di ostacoli ma, malgrado questo, che cosa fate, voi, in verità, per impedire che essa si inasprisca ancora di più, per aiutarla a fluire in modo più pacato e, per questo, più facile da affrontare?
Se voi davvero riusciste ad apprezzare quello che possedete – non solo a parole ma proprio per intima convinzione – riuscireste ad essere molto più felici e ad affrontare con serenità molto maggiore ciò che, inevitabilmente, le esigenze della vostra vita evolutiva vi conducono a sperimentare.
Il maschio, la femmina, la stupidità dell’Io
Cos’è che costituisce la differenza tra il maschio e la femmina, soprattutto dal punto di vista sociale?
Ora, che esistano delle differenze fisiche, fisiologiche e biologiche è indubbio e nessuno può contestare questo fatto. Che esistano delle differenze «spirituali» legate più che altro ad un diverso tipo di sensibilità, questo potrebbe anche essere vero (badate bene, ho detto «potrebbe»), ma che esista una superiorità maschile rispetto alla femmina, questo non è assolutamente vero e fa parte senza dubbio di quella «stupidità» umana di cui vogliamo parlare.
Una alimentazione adeguata alla popolazione occidentale
Il corpo umano è certamente il meccanismo più complesso e straordinario che voi possiate conoscere, tanto che la sua straordinarietà appare evidente malgrado, in fondo, la conoscenza totale del suo funzionamento e delle complesse dinamiche tra i vari organi che lo compongono vi sia ancora per larga parte ignota.
E’ un fatto evidente che l’uomo comune ha la tendenza ad immaginare il vestito fisico che costituisce il perno della sua esistenza all’interno della materia come un tutt’unico nel quale vi siano, al massimo, alcuni organi particolarmente degni di attenzione e di cure specifiche.
“Non giudicare gli altri perché non ne hai il diritto, né la capacità”
L’opere della mia vita passata io muterei, ché molti son quelli che ne hanno fatto capo grosso, malo judicio dando de’ miei ragionamenti. Non di manco tempo è fuggito molto da che lasciai l’italico loto di val di Pesa, facendo da allora capitale d’un’altra veste cotidiana, sì che or muterei alcuna parte de lo mio pensiero, secondo l’eccellentia delle cose dette in queste ¢ altre assemblee d’omini e magistri.
Perseguire degli obbiettivi non incolpando l’altro dei fallimenti
L’uomo, nella sua vita, avanza faticosamente tra gli ostacoli disseminati sul suo percorso e per aiutarsi, per darsi incentivo, una spinta ad andare avanti (ché molto spesso, altrimenti, la voglia di fermarsi farebbe soccombere la buona volontà di proseguire) si pone una meta da raggiungere, delle tappe sulle quali modellare il tessuto della propria esistenza.
Accade a volte, però, che le mete vengano perse per strada, che sembrino allontanarsi o sfocarsi per la distanza, invece di farsi più chiare e più vicine ad ogni azione che passa; ed allora l’uomo come reagisce?