Ho osservato il vostro parlare e ho l’impressione che abbiate perso di vista – la maggior parte di voi – qual è lo scopo di questi incontri; certamente tagliare il capello in quattro va bene, cercare di capire questo o quell’altro, è tutto giusto, però è stato perso di vista qual era lo scopo di questi nostri ultimi interventi. Ve lo ricordate qual era lo scopo?
io/identità
Rabbia 17: l’unità del circolo dei dati, l’unità dell’Io [A41]
D – Una volta che parte la richiesta di comprensione dall’akasico, e noi abbiamo i corpi strutturati per la comprensione, c’è l’ambiente giusto ma noi non comprendiamo, quindi la richiesta all’akasico torna indietro: cosa succede ai vari corpi?
Rabbia16: le modificazioni e le interferenze dell’Io [A40]
D – Io non ho capito una cosa; nel momento in cui la rabbia viene usata dall’Io, la vibrazione che sta tornando su sparisce? È già tornata su e interviene l’Io? Rimane un attimo ferma?
Carattere e personalità 12: osservare personalità e Io [A23]
[…] Che differenza c’è tra la personalità e l’Io? Abbiamo detto: il carattere è la base per poter interagire nel corso delle vostre esperienze, il modo in cui questa base si esprime nelle vostre esperienze è la vostra personalità.
Carattere e personalità 7: il temperamento [A16]
C’è un’altra questione che mi sembra non sia stata capita: il discorso della Vibrazione Prima, se nasceva prima o nasceva dopo, cos’era che modificava il Dna, e via dicendo. La situazione, detta in termini semplicissimi, è questa: la Vibrazione Prima cosa fa? Influisce sul corpo akasico.
Carattere e personalità 6: la differenza tra personalità e Io [A15]
D – A me il concetto di personalità entra un po’ in conflitto con il concetto di Io: se in questo momento mi chiedessero qual è la differenza, o le cose in comune tra questi due concetti, non l’avrei chiaro.
Una definizione di ‘cristallizzazione’ [A7]
Ho sentito qualcuno affermare: «C’è comunque l’uso improprio e fuorviante del termine «cristallizzazione», perché – a quanto ne so io viene definito «cristallizzato» (in un dato settore) colui che reagisce sempre alla stessa maniera di fronte a un evento; quindi colui che non cambia il suo Io e continua a commettere gli stessi errori.»
Vittime di se stessi [A4]
Poniamoci per un momento la domanda più logica che sia possibile porsi nell’affrontare quest’argomento:
«Chi è che è vittima di se stesso?».
«Non c’è dubbio: è l’Io!».