Il percorso dell’individuo dopo la morte fisica (dm1)

Coloro che hanno abbandonato il mondo fisico lasciando i propri genitori, la propria compagna o il proprio compagno nella disperazione o nel dolore, hanno voluto che noi ricordassimo a tutte queste persone che nulla finisce nel momento in cui il corpo fisico cessa di vivere.

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Karma e libertà individuale (k3)

E poi, figli, ancora ci si può chiedere: l’individualità, allorché abbandona il piano fisico, allorché non è più incarnata ma si ritira, ritrae la propria coscienza sugli altri piani di esistenza, può ancora smuovere delle cause karmiche? Può ancora essere soggetta alla legge di causa ed effetto e quindi creare del karma positivo o negativo?

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Perché non ricordiamo le vite precedenti?

Molto spesso ci si chiede perché il ricordo delle vite precedenti non accompagna l’individuo nel corso delle sue incarnazioni, e questo, potrebbe in un primo momento anche apparire non giusto, in quanto il fatto di avere dei ricordi degli errori compiuti potrebbe aiutare a far sì che quegli stessi errori non vengano più compiuti.

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Quando iniziamo a muovere karma? (k2)

Come certamente sapete il karma può essere definito come un insieme di due fattori, costituito da un’azione e da quello che è il suo effetto per l’individuo e, in senso più ampio, per la società in cui esso vive.

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