Il rispetto per sé e per l’altro: il compito del genitore

Cos’è il rispetto? Come veramente può essere definito l’avere rispetto degli altri?
Io direi che, senza andare a cercare dizionari e sottigliezze filosofiche, forse la definizione che può essere più giusta è riuscire a tenere conto delle esigenze altrui.
“Mica facile”, direte voi.
Certamente che non è facile; e, d’altra parte, voi sapete tutti che, se vivete, è proprio perché dovete imparare a comprendere gli altri, oltre che voi stessi.
Cosa fate solitamente? Vi ponete il problema se siete voi a rispettare l’altro?

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Molte strade, un’unica destinazione

Non tutti quelli che sono incarnati si rendono pienamente conto di quanto la vita che stanno vivendo sia in realtà un viaggio; un viaggio di cui quasi sempre non si ha consapevolezza della destinazione, ma anche un viaggio che, lungo il percorso, dà la possibilità, di volta in volta, di raccogliere degli elementi per precisare i suoi contorni.
Certo, il fatto che manchi il concetto di destinazione, di punto d’arrivo, può essere destabilizzante, può far sembrare estremamente faticoso il viaggio, ma se si riesce a guardare attorno con attenzione, può essere consolante il fatto di rendersi conto che non è mai, comunque, un viaggio solitario, ma è compiuto in grandissima compagnia,

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Chi compie la scelta delle condizioni di una nuova incarnazione?

Com’è che avviene l’incarnazione? Da molte parti, nel tempo, nei secoli addirittura, è stato supposto che l’individuo disincarnato avesse la facoltà di poter scegliere se incarnarsi in un posto o nell’altro.
Al di là di questo – evidentemente impossibile, perché allora sarebbero tutti ricchi, belli e intelligenti! – è ovvio che non è possibile che sia l’akasico (la coscienza, ndr), o l’entità disincarnata a scegliere la propria incarnazione.
Se cosi fosse, come potrebbe essere possibile strutturare la Realtà, così complessa com’è?

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Looking yourself in the face

It is very easy to get into the state of mind to discharge responsibility for your circumstances onto what happens or other people, thus avoiding finding even the tiniest piece of information concerning your rationale.
You are experts in this regard, as we were back in our days!
Yet here we are, we’ve come to make you conscious and aware that this attitude towards life and your experiences is wrong.
Essentially, you live to carry forward your understanding, your evolution, and make sure that your “perception” develops through your awareness so that you understand more and more until you eventually get out of the loop of reincarnation.

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L’evoluzione di sé e del mondo è solo un punto di vista

Noi, fin dagli inizi dei nostri primi interventi, ormai decine d’anni fa – lasciatemelo dire con una certa soddisfazione perché non è stato facile portarvi avanti per tutti questi anni – abbiamo detto, nel presentarci, che non dovreste chiamarci “grandi Maestri”, o “Maestri”, ma chiamarci invece “grandi bugiardi”.
Molti di voi si ricordano questa frase che ha lasciato, magari, anche un po’ perplessi. Il problema è che quando noi vi presentiamo i concetti, anche quelli filosofici, dobbiamo ovviamente presentarveli in maniera che voi possiate capire, rivestendoli con parole che vi siano comprensibili; magari in cinese potevamo anche esprimerli meglio, ma forse non sarebbe stato molto utile per tutti voi, no?

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La sofferenza nella conoscenza e nella consapevolezza di sé

È molto facile porsi nello stato d’animo che scarica la responsabilità di quello che accade sulle altre persone, riuscendo bellamente ad evitare di trovare anche soltanto il più piccolo perché che riguarda se stessi!
Siete maestri in questo, così come lo fummo noi ai nostri tempi! Eppure, noi veniamo, siamo qua, proprio per rendervi attenti e consapevoli che questo atteggiamento nei confronti della vita e delle esperienze che vivete è sbagliato.

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Un genitore aiuta un figlio a manifestare la propria evoluzione

L’essere madre, così come d’altra parte l’essere padre, è un’esperienza importante.
In fondo, se il genitore ci pensa, ha nelle mani la possibilità di aiutare a plasmare quello che è il futuro non soltanto di un individuo, ma quello di tante altre persone che vengono a contatto con questo individuo.
Il genitore possiede una enorme responsabilità, ed è quindi necessario che egli venga aiutato in tutti i modi possibili affinché prenda coscienza delle sue responsabilità e trasmetta quei valori che ritiene giusti, quelle emozioni che ritiene importanti, quei pensieri che ritiene corretti, quelle sensazioni che ritiene fondanti alla creatura che ha il compito e il dovere di far crescere.

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Il giudizio necessario e quello da evitare

Senza ombra di dubbio, creature, l’essere umano non può fare a meno di giudicare; sempre che per “giudicare” si intenda formarsi un’opinione della relazione tra se stesso e l’ambiente a lui esterno, ovvero tra l’individuo e ciò che sta vivendo; sia questo una situazione sociale, o un rapporto interpersonale.
Tutta la vostra vita è costituita da un’ininterrotta catena di giudizi, fin da quando aprite gli occhi al mattino e vi guardate allo specchio – e già lì emettete un giudizio su voi stessi – per arrivare al momento in cui chiudete quegli occhi e, magari, prima di addormentarvi ripensate a quello che è successo nel corso della giornata e perdete qualche attimo (e sarebbe bene che lo faceste più spesso!) per esprimere dentro di voi dei commenti – e quindi dei giudizi – su quanto avete vissuto nel corso della giornata.

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