Fratelli, sorelle, fra i grandi problemi che l’umanità ha nel suo intimo vi è il problema della sessualità. L’umanità intera sembra sempre essere posta davanti a questo aspetto della sua esistenza e sembra volerlo accettare o rifiutare in continuazione, come se la sessualità fosse la cosa più importante, la componente più importante dell’uomo.
Ma state attenti, fratelli, guardate bene, sorelle, queste spinte sessuali che sentite agire dentro di voi, sia che voi le accettiate, sia che voi le rifiutiate,
evoluzione coscienza
Il maschio, la femmina, la stupidità dell’Io
Cos’è che costituisce la differenza tra il maschio e la femmina, soprattutto dal punto di vista sociale?
Ora, che esistano delle differenze fisiche, fisiologiche e biologiche è indubbio e nessuno può contestare questo fatto. Che esistano delle differenze «spirituali» legate più che altro ad un diverso tipo di sensibilità, questo potrebbe anche essere vero (badate bene, ho detto «potrebbe»), ma che esista una superiorità maschile rispetto alla femmina, questo non è assolutamente vero e fa parte senza dubbio di quella «stupidità» umana di cui vogliamo parlare.
Se nulla accade per caso, come comprendere l’aborto? (1)
Questa volta voglio raccontarvi una storia, forse un po’ inconsueta – visti i protagonisti – ma vi sarete certamente accorti che i miei interventi sono sempre un poco sconcertanti, tanto da suscitare reazioni brusche e opposizioni varie, il che – ben lungi dal dispiacermi – mi sollecita invece ad andare avanti, perché significa che, malgrado il tono a volte indisponente che cerco di usare, in realtà ciò che dico – anche se non accettato e condiviso totalmente – per lo meno riesce a ottenere quello che è il mio scopo: aiutarvi a uscire dal vostro fermarvi in schemi di pensiero rigidi e, in quanto tali, più dannosi che utili all’avanzamento dell’individuo.
L’aspettativa di una nuova era e il lento cammino della comprensione
Molti figli, in tutto il mondo, si guardano intorno un po’ straniti, cercando di scorgere i segni di un’età nuova, migliore, più soddisfacente anche solo nelle piccole cose di ogni giorno; ma poi abbassano lo sguardo delusi, come per rifiutarsi di vedere.
Noi speriamo che, almeno per coloro che seguono attraverso vie molteplici e diverse le nostre parole e quelle di altre guide – siano esse incarnate o disincarnate – ciò non accada, e non solo per fiducia in ciò che le nostre o le altrui parole vi dicono, ma perché esse vi offrono la possibilità di vedere un poco oltre l’apparenza di ciò che vi circonda,
Il sogno del grande amore e l’amore vero mai riconosciuto
Fratelli, sorelle, è abitudine dell’uomo ricercare le grandi sensazioni, tenere conto dei grandi avvenimenti, delle situazioni superlative. Eppure, anche se in apparenza non sembra così, non sono le grandi azioni, né i grandi uomini, né le grandi invenzioni quelle che hanno davvero segnato una svolta nel vivere del genere umano, ma sono le azioni piccole, gli uomini comuni, i piccoli fatti di ogni giorno, quelli che lasciano davvero un segno nell’umanità e ne influenzano in modo inavvertito ma costante l’avanzamento e l’evoluzione.
L’amore che chiede di divenire dolcezza
Fratelli miei, sorelle mie, “l’amore non ha bisogno che di se stesso” si è soliti dire razionalmente, ma razionalizzare l’amore vuol dire asservirlo agli schemi della mente, vuol dire costringerlo entro limiti troppo angusti per una cosa così grande come è l’amore. Forse che potete racchiudere l’oceano in un’ampolla, forse che potete costringere l’universo in una scatola? Se riuscite ad immaginare dei confini per il vostro amore dubitate del fatto che esso sia ciò che dice di essere.
La morale, la conoscenza, l’accettazione di sé
Diffidate di chi dichiara immorale qualcosa, amici, perché quasi sempre la sua dichiarazione nasconde il fatto che egli compie proprio gli stessi atti, o che li compirebbe se solo non avesse paura di venire scoperto.
Diffidate di chi è convinto che compiere un’azione ritenuta immorale mandi dritti all’inferno, perché non è certo agire nella moralità il non compiere un’azione solo per il timore di essere puniti.
Diffidate anche di chi chiude gli occhi inorridito nello scorgere la pagliuzza nell’occhio altrui, perché, con buona probabilità, le sue palpebre si abbassano per non mostrare la trave che gli trafigge le pupille.
“Non giudicare gli altri perché non ne hai il diritto, né la capacità”
L’opere della mia vita passata io muterei, ché molti son quelli che ne hanno fatto capo grosso, malo judicio dando de’ miei ragionamenti. Non di manco tempo è fuggito molto da che lasciai l’italico loto di val di Pesa, facendo da allora capitale d’un’altra veste cotidiana, sì che or muterei alcuna parte de lo mio pensiero, secondo l’eccellentia delle cose dette in queste ¢ altre assemblee d’omini e magistri.