La libertà cresce con l’evoluzione del sentire (l3)

Della nostra vita è tutto scritto? Il nostro presente, il nostro passato, il nostro futuro?
Sì, in un certo senso sì. Facciamo un esempio: nel corso di un’esistenza, mettiamo di settantanni come media, vi sono delle cose che l’individuo deve fare obbligatoriamente, mettiamo che è scritto che deve andare all’università e laurearsi in fisica, allora lo fa, c’è scritto che deve sposarsi e avere dei figli, allora lo fa e così via, poi vi sono invece tante piccole cose, tante piccole scelte che dipendono dall’individuo; per queste cose l’individuo ha una certa libertà di decisione, liberà di scelta, libertà di fare o non fare.

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Le condizioni per il libero arbitrio: conoscenza, consapevolezza, comprensione (l2)

Se si dovesse fare una classifica della parola più usata e abusata nel corso della storia dell’uomo, senza dubbio la parola libertà sarebbe al primo posto della hit parade. Essa viene usata da tutti, nei momenti più giusti e anche nei momenti più sbagliati: c’è chi dice «voglio essere libero di sbagliare da solo» (furbo l’amico: preferisce, evidentemente, farsi del male piuttosto che evitare il male seguendo il consiglio di un altro… ma ognuno ha le sue preferenze!).

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La libertà: il condizionamento fin dalla nascita (l1)

Parlare di libertà coinvolge tutta la vita e il modo di essere interiore ed esteriore dell’individuo.
Non si può, infatti, così come per quanto riguardava l’evoluzione, pensare di parlare di libertà e di arrivare a comprendere se e fino a che punto essa esiste per l’individuo, osservandola soltanto in uno dei suoi aspetti o in una delle occasioni in cui la questione viene posta. Andrea

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Le molte forme dell’aggressività e l’uso della parola

Quando noi vi si parla di aggressività, ecco che subito, immediatamente, tendete a rivolgere il vostro pensiero a quelle situazioni in cui l’aggressività in qualche modo si può confondere o far coincidere con un’azione violenta di qualche tipo: ecco così che pensate come aggressività una reazione brusca da parte di una persona con cui state discutendo; pensate all’aggressività, come l’alzare la voce da parte di una persona; per non parlare addirittura di un’aggressività pensata, puramente e semplicemente, come fatto fisico.

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Raccogliere le briciole inviate dall’esistenza per aiutarci a cambiare

lo sono conscio, consapevole, sono a conoscenza perlomeno degli insegnamenti che tu mi porti, ma se mi guardo attorno mi sento desolato, mi sento intristire nell’osservare l’indifferenza di tutti gli altri figli che, come dici tu, dovrebbero essere miei fratelli.
A volte penso di essere io stesso a non sentirli miei fratelli, a comportarmi in modo tale da suscitare in loro una reazione di indifferenza nei miei confronti. Perché, nonostante sia passato tutto questo tempo da che io ascolto le tue parole, fratello mio, non riesco ancora a sentire tutti gli altri uguali a me e continuo,

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La conoscenza, la comprensione, l’assenza di desiderio

Da quanto fin qui appreso, risulta evidente che ai fini dell’evoluzione la conoscenza ha in fondo soltanto un’importanza relativa.
Se voi pensate bene, questo concetto dovrebbe rivoluzionare tutto il vostro modo di vivere e di concepire l’esistenza e la stessa società in cui vivete e nella quale chi più conosce più viene ritenuto, solitamente, grande e di conseguenza molto evoluto.
In realtà la conoscenza è semplicemente un mezzo che può tornare utile, come è stato detto prima, a conseguire evoluzione, ma non è stato strettamente necessario a questo conseguimento.

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Personalità: la sua strutturazione, il giusto modo di intenderla

Considerato che l’argomento di codesta serata è alquanto inconsueto ed ostico per le vostre menti, inizierei con qualcosa di semplice ed alla portata quindi della vostra comprensione.
Inizierei, per questi motivi, cercando di spiegarvi come l’essere nasce, incomincia a poco a poco a prendere contatto con gli altri suoi veicoli e a costruire, in questo modo e di conseguenza, la propria personalità.

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Dalla separazione dall’Assoluto, alla vita nel piano fisico

Voglio parlare un attimo di quello che succede allorché avviene quella che voi siete usi definire “incarnazione”.
Qual è la trafila che ognuno di voi ha seguito, segue e seguirà per attraversare i piani di esistenza fino ad arrivare al piano fisico?
Per fare questo userò delle immagini, degli esempi, e voglio chiarire, prima di tutto, che quelle immagini, quegli esempi non sono la Realtà, ma sono degli artifizi usati per far sì che voi mentalmente possiate costruirvi un’idea della Realtà, un’idea certamente errata, approssimativa, sbagliata ma che tuttavia contiene il concetto di quello che più mi preme farvi trattenere.

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Da Io a non-Io, fino alla fusione con il Tutto

Prima però di entrare nel merito, vorrei un attimo osservare nell’ottica della serata questo Io, vorrei cioè andare alla ricerca dell’Io lungo il cammino evolutivo di un’individualità, di un individuo, e percorrere le tappe dell’evoluzione individuale per vedere se l’Io può venire riconosciuto nella prima ondata di evoluzione e si trova incarnato all’interno del regno minerale.
Bene, creature, non mi sembra necessario spendere moltissime parole per dire che non è possibile trovare tracce dell’Io nell’individuo incarnato a questo stadio evolutivo;

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