D – Georgei, scusami, anch’io volevo farti una domanda che mi viene rivolta da parecchie persone con le quali sono in contatto. Sai che spesso si fanno analogie tra il Cerchio Firenze e il Cerchio Ifior…
criteri via spirituale
La vera medianità, l’insegnamento, i fenomeni (VS8)
Criteri per scegliere la propria via spirituale 8
Ed eccoci giunti, creature, nel luogo più incantato del giardino degli incanti, qui una moltitudine di gente rumoreggiante riempie lo spiazzo mentre cose meravigliose accadono: luci dalle tonalità più sorprendenti si accendono e spengono nell’aria come fuochi fatui, intensi profumi piovono sugli astanti, ombre e volti senza consistenza sembrano veleggiare qua e là e mille altre cose stupefacenti accadono o sembrano sul punto di accadere da un istante all’altro.
Diritti, doveri e responsabilità del ricercatore spirituale (VS7)
Criteri per scegliere la propria via spirituale 7
Guardate ai margini del giardino degli incanti: chi è che sta facendosi largo, talvolta a gomitate, tentando di arrivare al sito più magico di tutto il giardino?
Chi è costui che ha per guida la dea Quantità ma snobba con facilità la dea Qualità?
Non è il fenomeno che aiuta il cambiamento interiore (VS6)
Criteri per scegliere la propria via spirituale 6
Quello che più può arrivare a stupire chi osserva le persone che si trovano a percorrere, ora come spettatori, ora come attori, il giardino degli incanti è il comportamento di tutti questi individui, che appare spesso totalmente irrazionale e al di fuori di ogni logica comune tendendo, talvolta, a sfumare nel fanatismo e nella più bieca credulità.
Osservate l’osservatore, figli nostri: guardate quanto facilmente è disposto a credere, senza discernimento, a quello che gli viene presentato con grandi squilli di fanfara (basta che le trombe suonino con abbastanza forza è continuità)
Preveggenza e precognizione, la prudenza del ricercatore (VS5)
Criteri per scegliere la propria via spirituale 5
Abbiamo esaminato abbastanza diffusamente ciò che noi pensiamo, figli nostri, dei cosiddetti fenomeni fisici (anche se, senza dubbio, non mi era possibile esaurire l’argomento nel poco spazio che mi viene concesso in questi brevi interventi) e ribadisco che i miei non sono stati interventi distruttivi, bensì tesi a mettere in guardia chi si avvicina a queste cose senza un’adeguata preparazione, con tutti i rischi che ne conseguono.
Liberi dagli incanti attraverso la razionalità e la logica (VS4)
Criteri per scegliere la propria via spirituale 4
Chi legge quanto ho detto fino a questo punto, figli, potrebbe restare non dico sconvolto ma, quanto meno, perplesso. Ho provato a mettermi, per un attimo nei panni di uno di voi che vi trovate a percorrere i sentieri del giardino degli incanti e ho incontrato la stessa perplessità, mista, come spesso accade, alle reazioni di un Io che vede sfuggirgli dalle mani ciò che credeva di poter afferrare con estrema facilità.
Mi sembra di sentir dire – il peggior detrattore del paranormale non è uno dei tanti esseri umani che promuovono crociate contro l’irrazionale ma, addirittura, qualcuno che si manifesta in ambito medianico e che è sottinteso essere un’entità ultrafisica… è quasi ridicola la cosa!».
Prestare attenzione alle illusioni (VS3)
Criteri per scegliere la propria via spirituale 3
Una delle certezze inalienabili del giardino degli incanti è che non vi è, in esso, alcuna certezza: tutto quello che si incontra può (quanto meno teoricamente) essere vero ma, contemporaneamente, può non esserlo affatto.
Come muoversi, allora, tra le tante meraviglie, senza correre il rischio di perdere la propria obiettività e il proprio senso della realtà, figli?
L’errore principale di tutti coloro che percorrono questa strada spinti dai propri bisogni
Preparazione, obbiettività, equilibrio nella via spirituale (VS2)
Criteri per scegliere la propria via spirituale 2
Attraversare il giardino degli incanti non è una cosa semplice, figli e fratelli: innumerevoli sono le sue meraviglie, senza fine le sue promesse e non è mai facile, per l’incauto facilone saper discernere la realtà che sta dietro all’apparente meraviglia o la trappola che si nasconde dietro alla promessa.
Vediamo assieme, questa volta, miei cari, cos’è necessario possedere per attraversare (non solo indenni ma addirittura rafforzati) il territorio fatato, e cerchiamo degli strumenti per far sì che il nostro percorso diventi non un’improbabile appagante passeggiata nell’ignoto, bensì una fonte di comprensione.