Fratelli, sorelle, fermatevi un attimo soltanto, fermate i vostri passi e i vostri gesti, voltatevi indietro e guardate ciò che siete.
Non è facile, provoca dolore, eppure nella vita è così necessario voltarsi anche solo un attimo indietro per non nascondersi ciò che si è lasciato alle spalle e che non è poi così lontano ma è sempre lì, ad un passo, ed incombe su di voi, e sembra minacciarvi di continuo, sembra alitare su di voi lasciandovi quell’impressione di tormento che non riuscite a decifrare e che, per questo, vi fa ancora più paura.
Non lasciate niente di sepolto dentro di voi, perché tutto ciò che è sepolto nell’intimo prima o poi deve fiorire, deve tornare alla luce; fa parte della logica naturale dell’evoluzione;
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L’unità elementare e la costituzione della realtà del piano fisico (IF2)
Insegnamento filosofico 2
Certamente avrete pensato che, in tutto il periodo in cui vi abbiamo fatto pervenire le nostre parole, non vi fosse tra i vari discorsi un vero nesso logico, un discorso unitario, come se le comunicazioni seguissero un andamento caotico e disordinato; infatti, accanto a qualche accenno – peraltro molto saltuario – a concetti filosofici, vi è stato accennato anche alla Realtà, affermando che essa non è quella che i vostri sensi normalmente percepiscono; vi abbiamo parlato di epoche lontane; vi abbiamo parlato di fatti pratici inerenti la quotidianità della vostra vita ma, soprattutto, abbiamo dato rilevanza ai concetti di Io, di Autoconoscenza e di Amore.
A colui che lotta, a colui che comprende
Uomo che lotti per un denaro in più, uomo che lotti per un privilegio in più, uomo che lotti per avere prestigio, uomo che lotti per non soccombere, uomo che lotti contro gli altri uomini, uomo che lotti per te stesso, uomo che lotti per la tua famiglia, uomo che lotti per la tua patria, uomo che lotti per il tuo mondo, fermati un attimo e medita sulla ragione del tuo lottare. Non è forse nel nome di una minoranza: te stesso, la tua famiglia, i tuoi concittadini, la tua razza, l’umanità?
Ma vuoi davvero lottare, vuoi davvero prevaricare te stesso e gli altri in una lotta già persa in partenza, mettendoti alla pari con la falena che brucia le sue ali perché non sa fermare la sua corsa verso la luce?
A colui che ama, al caritatevole, al fideista, all’avventuroso, allo scienziato
Uomo che ami l’amore, quanto ti odi se questo amore riesci a darlo solamente agli altri mentre continui a negarlo a te stesso!
Uomo che fai la carità sentendoti virtuoso e degno del paradiso, quale motivo c’è dietro al tuo dare se dai sapendo di dare e scegli, tra le monete che hai in tasca, quella che meno ti dispiace perdere?
Uomo che hai fede in Dio e non hai mai dubbi, e non hai mai domande, e non hai mai sconforti, come vorrei che la tua fede fosse davvero sincera e sicura come può sembrare!
Ma non è così, e non può esserlo perché sono le risposte ai dubbi, alle domande ed agli sconforti quelle che danno la vera misura della sincerità e della sicurezza di una fede.
Al sognatore, al ricercatore, al sorridente, all’umile
Uomo così perso nei tuoi sogni da crearti intorno un labirinto intricato, ricorda che in ogni costruzione esiste una strada che porta alla luce, e che soltanto il tuo delirio onirico crea mura dal nulla per sbarrarti l’uscita; soffia dentro di te il tuo anelito d’amore e spazza da te le nebbie ingannevoli di una mente rinchiusa in se stessa, vestita di vesti sgargianti ma fatte di nulla.
Resta nudo almeno di fronte a te stesso, se non sai restare nudo di fronte ai tuoi simili. Osservati, conosciti, vediti come veramente sei e ti accorgerai di saperti coprire con vesti che veramente saranno adatte a te stesso.
La legge di causa ed effetto, o di azione e reazione (IF1)
Insegnamento filosofico 1
Eterna, immutabile, onnipresente, infallibile legge di azione e reazione, di causa ed effetto!
Basteresti da sola a convincere dell’esistenza di Dio anche l’ateo più incallito: sempre che davvero volesse cercare di trovare la prova dell’esistenza di un Dio anche solo esaminando la natura!
Tu sei giusta e imparziale; nessuno nei millenni può mai imputarti di aver risposto in modo diverso e fazioso a una stessa azione, indipendentemente dal sesso, dalla posizione sociale, dalla cultura, dalla religione o da qualunque altro parametro che diversifichi in qualche modo l’agente dall’azione.
Al tormentato, al deluso, all’affannato, al dubbioso
Uomo così tormentato, lascia che il tormento della tua mente – parte materiale del tuo corpo materiale, ma strumento del tuo corpo spirituale – venga stemperato dal tuo “sentire”, perché solo se riuscirai in questo diventerai finalmente qualcosa di più di un nome, di un’etichetta, di un groviglio di contrasti tormentosi.
Uomo così deluso, non rendere inutile la tua delusione privandola dei perché che devi risolvere, negandole il riscatto della tua comprensione, impedendo che essa assolva i suoi compiti dentro di te come dentro ad ogni uomo; accoglila come una sorella che ti indica dov’è stato il perché che l’ha generata, dove è stato il punto preciso in cui essa è nata.
Il mito della solitudine umana
Uomo solo, sono millenni che giri intorno al nocciolo dei tuoi problemi, adeguando te stesso ai tuoi bisogni e ai tuoi impulsi, creando complesse teorie per mascherare quanto siano questi bisogni e questi impulsi – peraltro facilmente governabili, se tu davvero lo volessi – a governare te stesso come capricciosi e crudeli padroni.
La solitudine dell’uomo e la sua eterna ricerca per annullarla: quanti romanzi, quante poesie, quante musiche, quante opere d’arte hai creato per giustificare ciò che tu vuoi essere, fino a far affondare le radici della tua stessa tradizione nel mito della solitudine umana, usato come scudo per occultare – inserendola in una falsa cornice di forza d’animo – la tua innata tendenza al vittimismo e all’autocommiserazione più gretta!