Pace a te, figlio e fratello, a te che hai paura della spiritualità.
Io ti vedo, anche se tu non te ne rendi conto, aggrapparti alla ragione e – appena odi il termine spiritualità – sentire dentro di te qualche cosa che freme, che ha paura, che ha timore, perché tu temi di poter essere confuso con una persona che è fideistica senza avere la razionalità sempre presente.
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La personalità, la sua percezione soggettiva, il suo superamento (IF19)
Insegnamento filosofico 19
Siccome abbiamo parlato di personalità, abbiamo pensato di offrirvi l’esempio diretto di quelle che sono le vostre personalità, visto che non dobbiamo perder di vista lo scopo principale dell’insegnamento che è quello di far conoscere voi stessi a voi stessi e che quindi i messaggi che vi porgiamo non sono fini a se stessi, né semplici elucubrazioni mentali, ma devono necessariamente servire a qualche cosa.
L’influenza del mondo spirituale sulle nostre vite
Ogni creatura vivente, in realtà, è una porta che dà non soltanto nel mondo della materia ma anche in quello dello spirito, una porta che collega più mondi e attraverso la quale noi, allorché troviamo l’uscio spalancato, possiamo comunicare.
Voi solitamente pensate che noi agiamo e interagiamo col vostro mondo solo allorché possiamo trovare una persona che funga da tramite; in realtà, non è così: le nostre possibilità di influenza sul vostro mondo sono molte di più di quelle che voi potete immaginare, e il vostro errore nasce dal fatto che non vi rendete conto di quanto noi in continuazione vi siamo vicini, vi guidiamo, vi spingiamo verso le esperienze che incontrate, sia positive sia, a volte, negative.
L’illuminazione, il completamento del corpo della coscienza-2 (IF18)
Insegnamento filosofico 18
Questo post sviluppa il ragionare iniziato in Personalità, nadis, chakra, allacciamento corpi, evoluzione-1(IF17)
Visto che questa sera abbiamo parlato per un attimo e brevemente di un Maestro, vorrei fermarmi di sfuggita per sfatare alcune cose che vengono dette a proposito dei Maestri e che non corrispondono a verità; vorrei cioè parlare di quella che viene definita “illuminazione”.
Se voi prendete i testi di filosofia orientale e non, potete leggere che determinati Maestri ad un certo punto si sono “illuminati”, e con questo termine
L’amare gli altri e l’abbandono all’Assoluto
«Non sappia la tua mano sinistra ciò che sta facendo la tua destra», sublime insegnamento del Maestro, fratelli.
Il Verbo del Cristo, carico d’amore, denso di umanità, voleva significare soprattutto che è necessario, giusto e bello che quando si compie un’opera di bene, quando si agisce con carità verso gli altri fratelli, non lo si deve fare allo scopo di far mostra di se stessi e della propria generosità.
Favola: la consapevolezza del valore di ciò che si possiede
Il principe Shirab attraversava la sua città tra un’ala di popolino festante: gli uomini piegavano il ginocchio al suo passare, le donne restavano per un momento incantate dalla sua bellezza, quindi arrossivano e abbassavano il capo pudicamente; i bambini cercavano di toccare con le mani le stoffe pregiate che l’avvolgevano, emettendo meravigliati sospiri nel sentire la morbidezza del lino o della seta e nello scorgere la delicatezza dei ricami.
Essere parte dell’Amore universale
Io credo nell’Amore Universale che avvicina e accomuna tutti gli esseri viventi, che accomuna e avvicina le persone sensibili, che avvicina e accomuna, in certi casi, l’uomo alla donna e viceversa.
Io credo nell’Amore Universale, l’Amore che non ti fa sentire primo, ma che non ti fa sentire neanche ultimo, l’Amore che non ti fa sentire «diverso» dagli altri e che al tempo stesso non ti fa sentire gli altri «diversi».