L’insegnamento spirituale può far paura

«La migliore difesa è l’attacco» è uno dei tanti detti che la saggezza popolare ha creato per esprimere particolari situazioni, particolari momenti, in cui un individuo può venirsi a trovare nel corso della sua esistenza.
In realtà questo detto ha effettivamente in una certa saggezza, tanto che è stato preso – più o meno consapevolmente – e usato nelle più svariate occasioni. Questo accade ad esempio allorché – per restare nell’ambito che ci compete – i componenti del Cerchio leggono le parole che noi rivolgiamo loro.

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L’incarnazione e il percorso attraverso i piani d’esistenza (IF20)

Insegnamento filosofico 20
Vediamo di esaminare quello che succede allorché avviene quella che voi siete usi definire “incarnazione”.
Qual è la trafila che ognuno di voi ha seguito, segue e seguirà per attraversare i piani di esistenza fino ad arrivare al piano fisico?
Per fare questo userò delle immagini, degli esempi, e voglio chiarire, prima di tutto, che quelle immagini, quegli esempi non sono la Realtà, ma sono degli artifizi usati per far sì che voi mentalmente possiate costruirvi un’idea della Realtà, un’idea certamente errata, approssimativa, sbagliata ma che tuttavia contiene il concetto di quello che più mi preme farvi trattenere.

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La coscienza di esistere in Te

Io ti ringrazio
per avermi dato la coscienza di esistere,
per avere permesso che questa coscienza di esistere
mi contrapponesse alla realtà a me esterna,
per aver fatto sì che questo mio contrappormi alla realtà esterna
mi abbia indotto a pensare che anche le altre persone
siano esterne a me e a me contrapposte.

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Fede e ragione, spirituale e materiale

Pace a te, figlio e fratello, a te che hai paura della spiritualità.
Io ti vedo, anche se tu non te ne rendi conto, aggrapparti alla ragione e – appena odi il termine spiritualità – sentire dentro di te qualche cosa che freme, che ha paura, che ha timore, perché tu temi di poter essere confuso con una persona che è fideistica senza avere la razionalità sempre presente.

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La personalità, la sua percezione soggettiva, il suo superamento (IF19)

Insegnamento filosofico 19
Siccome abbiamo parlato di personalità, abbiamo pensato di offrirvi l’esempio diretto di quelle che sono le vostre personalità, visto che non dobbiamo perder di vista lo scopo principale dell’insegnamento che è quello di far conoscere voi stessi a voi stessi e che quindi i messaggi che vi porgiamo non sono fini a se stessi, né semplici elucubrazioni mentali, ma devono necessariamente servire a qualche cosa.

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L’influenza del mondo spirituale sulle nostre vite

Ogni creatura vivente, in realtà, è una porta che dà non soltanto nel mondo della materia ma anche in quello dello spirito, una porta che collega più mondi e attraverso la quale noi, allorché troviamo l’uscio spalancato, possiamo comunicare.
Voi solitamente pensate che noi agiamo e interagiamo col vostro mondo solo allorché possiamo trovare una persona che funga da tramite; in realtà, non è così: le nostre possibilità di influenza sul vostro mondo sono molte di più di quelle che voi potete immaginare, e il vostro errore nasce dal fatto che non vi rendete conto di quanto noi in continuazione vi siamo vicini, vi guidiamo, vi spingiamo verso le esperienze che incontrate, sia positive sia, a volte, negative.

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L’illuminazione, il completamento del corpo della coscienza-2 (IF18)

Insegnamento filosofico 18
Questo post sviluppa il ragionare iniziato in Personalità, nadis, chakra, allacciamento corpi, evoluzione-1(IF17)
Visto che questa sera abbiamo parlato per un attimo e brevemente di un Maestro, vorrei fermarmi di sfuggita per sfatare alcune cose che vengono dette a proposito dei Maestri e che non corrispondono a verità; vorrei cioè parlare di quella che viene definita “illuminazione”.
Se voi prendete i testi di filosofia orientale e non, potete leggere che determinati Maestri ad un certo punto si sono “illuminati”, e con questo termine

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L’amare gli altri e l’abbandono all’Assoluto

«Non sappia la tua mano sinistra ciò che sta facendo la tua destra», sublime insegnamento del Maestro, fratelli.
Il Verbo del Cristo, carico d’amore, denso di umanità, voleva significare soprattutto che è necessario, giusto e bello che quando si compie un’opera di bene, quando si agisce con carità verso gli altri fratelli, non lo si deve fare allo scopo di far mostra di se stessi e della propria generosità.

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Favola: la consapevolezza del valore di ciò che si possiede

Il principe Shirab attraversava la sua città tra un’ala di popolino festante: gli uomini piegavano il ginocchio al suo passare, le donne restavano per un momento incantate dalla sua bellezza, quindi arrossivano e abbassavano il capo pudicamente; i bambini cercavano di toccare con le mani le stoffe pregiate che l’avvolgevano, emettendo meravigliati sospiri nel sentire la morbidezza del lino o della seta e nello scorgere la delicatezza dei ricami.

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