Domanda – Perché per evolverci dobbiamo sempre attraversare la sofferenza?
Ma perché lo volete, cari! Nessuno vi obbliga. Se voi, invece, smetteste di voler a tutti i costi possedere: possedere gli oggetti, possedere la gloria, possedere il potere, possedere l’amore, possedere le altre persone e via dicendo, ecco che allora, a quel punto, molte cause, molte fonti di sofferenza vi verrebbero a mancare. Sareste molto più tranquilli.
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La Verità non è fatta di parole, ma di Sentire
E’ la possibilità di effettuare con il proprio corpo mentale delle catene logiche quello che permette all’uomo, se non di arrivare a comprendere l’Uno, quanto meno di compiere il percorso fino a Lui risalendo lungo la catena di causa-effetto.
La realtà è l’Uno/Assoluto mascherato da relativo
In questi ultimi anni i nostri interventi sono stati sempre più difficili, sia per voi che ascoltavate e che cercavate di capire e assimilare quanto noi vi andavamo proponendo, sia per noi che abbiamo dovuto lottare in continuazione con molti elementi che rendevano ostico il presentarvi questi ultimi concetti.
Il problema della conoscenza e della comprensione dell’Uno
Come spesso vi abbiamo ripetuto è difficile per l’essere umano riuscire a formarsi un’idea di come sia l’Uno in realtà. E questo fatto è comprensibile perfettamente se si fa riferimento agli strumenti che l’individuo incarnato possiede per elaborare le proprie concezioni.
La fede che ci sostanzia (2)
Certo, guardandovi in giro e osservando il mondo che vi circonda, sembra esservi un’enorme carenza di fede.
Avere fede in chi, in che cosa – vi chiedete – ed osservate la società così come è strutturata, una società in cui quello che conta è il possedere, il mettere da parte, l’ammucchiare, lo spendere per comprare cose piacevoli – magari – ma inutili.
La fede come fiducia (1)
Ma tu, tu che affermi di appartenere a qualcosa, tu che implichi con questo appartenere a qualcosa il fatto di possedere quella qualità interiore che viene, solitamente, denominata fede.
La natura dell’Uno che mai diviene, ma sempre È
L’Uno è perfetto e completo in ogni suo attributo.
In Lui tutto È.
Ma fa’ attenzione a quanto sto dicendo, anche se so già quanto per te sia difficile concepirlo: in Lui tutto È.
Il Paradiso è a portata di mano per chiunque voglia raggiungerlo
Padre mio,
al di là di ogni filosofia, al di là di ogni parola, resta un unico fatto, per me importante, primario, indimenticabile, terrificante, esacerbante, inevitabile, insopportabile: io sto soffrendo.
“Ho posto la felicità nelle cose più piccole di questo mondo” (3f)
Sorelle, fratelli, con un poco di attenzione, con un briciolo di consapevolezza, con un minimo di introspezione e di desiderio di guardare per un minuto e profondamente dentro se stessi, ognuno di voi così come già fu per ognuno di noi, potrebbe trovare i segni di quella felicità.
La felicità: accettare quel che si è, non combattere contro (2f)
“Come mai, adesso che mi accetto nella mia condizione fisica così come sono e posso guardarmi allo specchio senza inorridire e dirmi: ‘Mamma mia come sono brutto, che brutti capelli che ho… e via e via e via’, tuttavia non sono ancora felice?”