A questo punto abbiamo acquisito questa visione della Realtà un po’ particolare nella quale abbiamo cercato d’inserire tutti gli elementi che potessero farvi comprendere la struttura della Realtà e del cosmo in cui vivete. Ecco, quindi, i piani di esistenza, i vari tipi di materie, adesso i moduli, gli archetipi permanenti e gli archetipi transitori.
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Vademecum spirituale per anziani [sf16]
[…] Com’è facile sentirvi dire: “Non ho più le energie che avevo quando ero giovane! Solo che 10 anni fa riuscivo a fare cose che adesso non riuscirei più a fare”. Frottole! Questo è un atteggiamento mentale dovuto a qualche mancata comprensione da parte vostra!
Imprinting, istinto, archetipi nell’evoluzione [IF80focus]
Gli archetipi permanenti e gli archetipi transitori. Ultimamente avevamo parlato, se voi ricordate, di “moduli della realtà”. Prendiamo un minerale: certamente il minerale, pur essendo una forma evolutiva, non è possibile che sia governato nella sua evoluzione dagli archetipi.
L’origine del trauma e il suo superamento [sf15]
Prosegue da [sf14] Il concetto di base della psicoanalisi è che i problemi psicologici dell’individuo nascono dai traumi non superati e, addirittura, nascosti completamente alla propria coscienza attraverso meccanismi di censura e rimozioni per l’incapacità o la paura di affrontarli.
Le diverse influenze degli archetipi permanenti [IF79.2focus]
Continuando a osservare gli archetipi permanenti potrei dirvi che, se ci pensate con attenzione, gli archetipi permanenti sono presenti in molte religioni. Pensate agli ordini degli angeli: questi angeli preposti – secondo i vari scalini, 9 se non vado errato – al governo della Realtà, e quindi della vita dell’uomo.
L’influenza degli archetipi sull’individuo incarnato [sf14]
Cerchiamo adesso di trovare un aggancio con ciò che vi interessa maggiormente, ovvero [la relazione degli archetipi con] voi stessi, quali individui incarnati sul piano fisico. È ovvio che ciò che ha un’importanza più immediata per l’uomo incarnato non è l’archetipo permanente (AP) bensì quello transitorio (AT).
Gli archetipi e la dualità: bene/male in un archetipo? [IF79.1focus]
All’inizio era solo Dio, l’Uno, l’Assoluto, l’Unico: i molti non esistevano ancora. A un certo punto, Dio – per qualche suo ghiribizzo particolare – emette una vibrazione.
L’evoluzione del pianeta e della forma umana [sf13]
Ma come si può definire, in realtà, l’evoluzione? Qual è il significato più semplice che si può dare a questa parola? Osservando la realtà che si vive da incarnati, apparentemente tutto evolve, tutto cambia, tutto muta, è un continuo fermento di trasformazione.
Dalla vibrazione prima agli archetipi [IF78focus]
[…] È chiaro che il Disegno pennellato dall’Assoluto è di una complessità apparentemente enorme e stupefacente, specialmente per chi lo osserva dal relativo, come tutti voi. Sembra di una complessità talmente enorme che è molto difficile, apparentemente, riuscire a tenere in ordine, tenere al loro posto tutti i tasselli che lo compongono.
Un esempio di archetipo transitorio, quello degli alpini [IF77.2]
[…] D – Scifo, quale archetipo transitorio potremmo aver sviluppato noi, qua, in Italia?
Eh, l’archetipo degli alpini, ad esempio. Era una battuta per alleggerire ma, forse, questa manifestazione che si sta tenendo in questa città in qualche maniera può essere usata per i nostri scopi, per cercare di comprendere cosa sta dietro – a livello spirituale – a una manifestazione del genere.