D – Ma è davvero possibile capire cosa sia il sentire semplicemente ragionandoci su?
Ragionare sul sentire può aiutare a fornire concatenazioni logiche e suggerire intuizioni che, magari, sfuggirebbero.
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Nella conoscenza di sé, incominciare da poco e da vicino [A65]
D – Cominciare da poco e da vicino a fare cosa?
Ovviamente la risposta è (e non può essere altrimenti): “a cercare di conoscere voi stessi”. Perché incominciare da poco e da vicino?
Il riflesso di se stessi [A64]
D – Il riflesso di se stessi può essere molto diverso dalla realtà. È come nel mito della caverna di Platone: io vedo dei riflessi provocati da una torcia sulla parete, ma la realtà dettata da tutto ciò che io non vedo è molto ma molto diversa”.
La spinta a fare ciò che si sente va assecondata? [A63]
D – I blocchi che nascono dall’Io hanno sempre la finalità di fornire supporto o sostegno all’Io e all’immagine di sé che vuole dare e mantenere all’esterno?
La cristallizzazione e la sua funzione esistenziale [A62]
D – Quando ci si trova al cospetto di una supposta cristallizzazione talvolta si stenta a capire se è l’altra persona a essere cristallizzato o se lo siamo noi. O forse la cristallizzazione è una condizione di entrambe le persone anche se con sfumature diverse?
Il ciclo delle vibrazioni e l’influenza dell’archetipo [A60]
Cerchiamo ora di fare il punto sulle vibrazioni dell’archetipo che influiscono sull’individuo: entrano, si combinano alle sue vibrazioni, formano un ciclo all’interno dell’individuo, interagiscono con le sue vibrazioni e poi si uniscono alla vibrazione che dall’akasico arriva verso il piano fisico alla ricerca di comprensione.
Come influisce la vibrazione dell’archetipo sull’individuo [A59]
Chi mi dice cosa abbiamo stabilito a questo punto?
D – Che l’archetipo cambia in funzione delle comprensioni che hanno raggiunto gli individui che hanno creato questo stesso archetipo.
Come si forma e ci influenza un archetipo transitorio [A58]
D – Avevamo provato a capire come gli archetipi transitori potevano inserirsi nel circolo esaminato le volte precedenti. Io vedevo il ruolo degli archetipi transitori come più ‘attivo’ nel momento della discesa, quindi nella fase iniziale, in quanto comunque va a influenzare quelle che possono essere le reazioni sul piano fisico dell’individuo; e più ‘passivo’ nella fase di ritorno, in quanto va a subire quello che è il portato delle esperienze sul piano fisico.