Archetipi transitori ed espressione dell’aggressività [A47]

D – In alcuni momenti l’aggressività si manifesta perché la rabbia è stata repressa, però non sempre c’è rabbia dietro all’aggressività, quindi volevo capire un po’ il meccanismo dell’aggressività. Perché ci sono persone che sono più aggressive di altre...

Diciamo che in linea di massima l’aggressività non è un’emozione, ma è un comportamento. Quindi la manifestazione di una caratteristica caratteriale dell’individuo, quindi un tipo di reazione, aggressiva o meno, dell’individuo che viene messa in atto quando nella sua catena genetica ci sono quelle particolari concatenazioni che mettono in evidenza quel tipo di reazione aggressiva nel rapportarsi verso l’esterno. Diciamo che l’aggressività in realtà è uno dei «doni» che possiede l’individuo.

Vi ricordate che noi abbiamo parlato di questo «plafond» di caratteristiche individuali, usate dal carattere, reazioni che fanno parte del carattere e che diventano dei doni nel momento che sono comprese? Questo significa che anche l’aggressività a volte può essere usata giustamente, diventa un dono se usata consapevolmente.
Ora che rapporto c’è tra aggressività e rabbia? Certamente, come mi sembra fosse stato già detto, non bisogna confondere i due termini, perché sono due cose molto diverse.

L’aggressività è un modo espressivo tipico di un determinato individuo che si estrinseca attraverso a delle determinate caratteristiche e si modula anche attraverso a quelli che sono i comportamenti sociali aderenti agli archetipi transitori cui l’individuo è collegato.

La rabbia invece nasce da uno scontro di vibrazioni interiori, è un’emozione che un po’ alla volta nasce sotto la spinta dei bisogni di comprensione, e arriva a manifestarsi all’esterno attraverso questo picco improvviso, che è la sua manifestazione esterna come espressione di emozione e che noi abbiamo definito rabbia. Quindi sono due cose che possono essere collegate ma non necessariamente.

D – E il discorso dell’aggressività collegata agli archetipi transitori, cioè la manifestazione che l’individuo ha di questa aggressività è un condizionamento archetipale?

Sì, il modo in cui l’individuo manifesta la sua aggressività è molte volte, quasi sempre, modulato da quelli che sono gli archetipi transitori a cui l’individuo è collegato.

Per fare un esempio, una stessa reazione aggressiva può estrinsecarsi diversamente a seconda del ceto sociale in cui questa reazione aggressiva viene manifestata; certamente un’aggressività violenta in un ceto colto si manifesterebbe in una determinata maniera, in un ceto di persone molto semplici, molto umili può manifestarsi in maniera diversa, magari anche molto più violenta fisicamente rispetto all’altro caso. Nel primo caso è più facile che l’aggressività si manifesti anche magari in maniera peggiore, attraverso reazioni aggressive di tipo psicologico. Nell’altro caso è più facile che si manifesti attraverso reazioni aggressive anche di tipo fisico.

D – Se l’educazione che hai ricevuto fin da piccolo ti impedisce di esprimere questa cosa, quando l’individuo è inconsapevole di essere aggressivo, finché non diviene consapevole, diventa lo stesso uno psicosomatismo, oppure no, se la cosa è inconsapevole e l’individuo in buona fede?

Ma certamente: se l’individuo è in buona fede in quello che fa, è convinto di quello che fa, di quello che pensa e che ha compreso, può esserci un senso di colpa interiore ma sempre abbastanza leggero, abbastanza transitorio, le reazioni psicosomatiche riguardano principalmente i sensi di colpa e avvengono quando l’individuo fa qualche cosa sapendo che sta sbagliando.

Lo stesso discorso l’ho fatto anni e anni fa quando abbiamo parlato del giudizio dopo la morte, vi ricordate? Colui che ha compiuto qualche azione sbagliata senza rendersene conto, certamente nel momento in cui esaminerà se stesso riuscirà a superare abbastanza facilmente il senso di colpa per queste azione sbagliate; colui che invece ha sbagliato sapendo di sbagliare, anche nelle azioni più piccole – ricordate l’esempio dell’individuo che aveva rubato un panino – certamente farà più fatica a superare la sua consapevolezza perché si sarà comportato in una maniera tale che non teneva conto della comprensione raggiunta e quindi il senso di colpa sarà più forte.

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Leonardo

Ottima definizione sintetica della “rabbia”.
Grazie

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