Io ti ringrazio
per avermi dato la coscienza di esistere,
per avere permesso che questa coscienza di esistere
mi contrapponesse alla realtà a me esterna,
per aver fatto sì che questo mio contrappormi alla realtà esterna
mi abbia indotto a pensare che anche le altre persone
siano esterne a me e a me contrapposte.
lo ti ringrazio,
per avermi donato la coscienza di esistere,
per aver fatto sì che questa coscienza di esistere
passasse dal mio esterno
per arrivare alla parte più intima di me stesso,
risalendo la corrente come una trota
che cerca il punto migliore per depositare le sue uova.
Io ti ringrazio
perché in questo modo mi hai dato la possibilità
di seguire questa corrente e arrivare al posto
dove Tu, mio Signore, hai posto quelle che sono le Tue uova,
i Tuoi semi, la Tua goccia divina,
che, appena raggiunta, mi fa comprendere
che la mia coscienza di esistere
pur se percepita, pur se vista, pur se sentita da me stesso,
in realtà era sentita in modo errato e travisante,
perché mediata dalla percezione del mio Io.
Io ti ringrazio
perché attraverso questo cammino,
che va dall’esterno all’interno
in un circolo che sembra non avere mai fine,
alla fine io sono riuscito, grazie alla Tua misericordia,
a spezzare il cerchio e ad avvicinarmi per sempre a Te.
Io ti ringrazio.
Ananda
Posso solo…ringraziare!
Grazie!
Tosto
Tappe inevitabili di un percorso condiviso da tutti