Un ambiente vibratorio favorevole che faciliti la comprensione [A138]

Vi ho sentito esternare tutte le vostre ansie, le vostre preoccupazioni, oggi, per la situazione sociale italiana, ma non solo italiana e avete ragione a essere preoccupati (fine 2012, ndr).

Certamente sarà necessario vi siano dei sommovimenti di non poco conto, certamente non delle guerre mondiali perché una guerra mondiale ora come ora vorrebbe dire distruggere il pianeta e penso che non sarebbero proprio tutti contenti di questo, anche quelli che avrebbero i “bottoni rossi” da premere e, in fondo, oggi non c’è nessuno al potere così pazzo da dire “morto io, morti tutti”. Fortunatamente la paura della morte esiste anche per quelle persone.

Senza dubbio vi saranno delle cose da cambiare. La fine del 2012 si avvicina, un nuovo ciclo sta per partire, questo nuovo ciclo condurrà a uno stato di coscienza superiore; per arrivare a uno stadio di coscienza superiore è necessario che vengano raggiunte certe comprensioni che sono quelle che sono state non raggiunte per esempio nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, ovvero quello che veniva detto nell’ultimo messaggio, la volontà di potenza e il desiderio economico di guadagnare e, attraverso il guadagno, avere supremazia e potere sugli altri.

Questo vuol dire che bisognerà che la coscienza dell’umanità riesca a comprendere perché queste espressioni di volontà di potenza sono espressioni sbagliate sia per se stessi che per gli altri. Purtroppo c’è il fatto che queste espressioni sono alla base di come è costituita la civiltà attualmente, quindi questo significa che è necessario che si abbia un cambiamento dell’intera concezione della vita da parte dell’essere umano sul pianeta.

È ovvio che non ci può essere la bacchetta magica che fa comprender da un momento all’altro a tutta l’umanità le proprie incomprensioni: è necessario, come abbiamo sempre detto, che il cambiamento, la rivoluzione avvenga singolo individuo per singolo individuo, attraverso la comprensione di quel particolare aspetto da parte di ogni singolo individuo.

Questo significa, ovviamente, che ci vorrà tutto un altro ciclo per completare questo superamento di incomprensione e quindi creare la nuova coscienza all’interno del pianeta.
Questo significa ancora, inevitabilmente, che ci saranno sommovimenti di vario tipo, specialmente sociali, all’interno del pianeta su cui vi trovate a compiere la vostra evoluzione.
Niente, comunque – e spero che questo almeno ad un livello mentale lo abbiate ormai recepito o acquisito – che non sia fatto per il vostro bene.

D – Se noi siamo soggetti a questo desiderio di potenza e di supremazia sugli altri, potrei chiedermi se tu non sei l’espressione di questo, un’espressione del nostro Io collettivo, che nutre il nostro Io facendoci credere di stare facendo un lavoro per essere migliori. Io non lo credo, ma me lo devo chiedere, capisci?

Sì, sì potrei essere quello che dici.

D – Questa risposta non mi piace.

Ho detto potrei esserlo, non ho detto che lo sono! Supponiamo che io sia il frutto di un archetipo transitorio che avete creato tutti voi, questa entità un po’ pazzerella che si chiama Scifo e che vi ha presentato tutti questi concetti per il vostro desiderio di essere più in alto degli altri, per essere partecipi di qualcosa di straordinario…

D – Scusami, ho tirato fuori questa cosa ma mi sento molto in imbarazzo.

Ma non vedo perché. D’altra parte questa è un’ipotesi che è stata fatta nell’ultimo incontro a proposito di un gruppetto che si raduna a fare il piattino e la scrittura automatica o qualche altra sperimentazione medianica.  Se questo è vero per il piattino è vero anche per i nostri incontri: potrei essere il frutto dei vostri Io. Quindi, a questo punto, siccome non avete chiaramente la possibilità di capire chi io davvero sia, perché essendo io la creazione delle vostre menti ed essendo voi delle menti molto – come dite oggi? – ganze, è uscito fuori uno Scifo niente male che, però, resta sempre e comunque che cosa? La creazione di un vostro inconscio collettivo, giusto?

Allora qua si pone il problema, cosa facciamo? Diciamo a questo inconscio collettivo di stare zitto e così ci perdiamo la nostra possibilità di essere dei top? E così perdiamo la capra e anche il sapone con cui stavamo cercando di lavarla. Allora furbescamente io direi al vostro Io di fare una bella cosa invece di buttare via il bambino con l’acqua del bagnetto: tenetevi il vostro Scifo, state a sentire quello che dice e invece di preoccuparvi di chi possa essere Scifo cercate di decidere se quello che dice, tutto sommato è un’indicazione che, anche se proviene da voi stessi può tuttavia essere giusta e utile per la vostra crescita. E allora usate eventualmente questa cosa che vi sembra di aver capito per cercare di migliorare voi stessi, e a quel punto Scifo non avrà alcuna importanza chi sia come in realtà non ha alcuna importanza se esista o meno. Vedi che la tua domanda è stata utile, in fondo.

D – Mi dispiacerebbe molto se tu non fossi tu!

Eh, forse anche a me magari. No a me non dispiacerebbe anche perché io non sono quello che credete, così come non lo sono neanche gli altri, non avete ancora idea di che cosa siamo veramente. Ma magari vi presenteremo prossimamente qualche messaggio che vi potrà incominciare a fornire un’idea di questa nostra realtà.
E con ciò ho stimolato la vostra curiosità, ho stimolato il vostro Io, e si sentirà ancora più partecipe di cose esoteriche, che terrà generosamente per se stesso.

D – Io ho una domanda, bassa, bassa…

E va bene spezziamo un attimino questa atmosfera altamente evoluta! Dimmi.

D – Visto che c’è questo ciclo di cambiamento che state annunciando, prenderà comunque un bel periodo, non sarà una cosa immediata, ma noi siamo inclusi nel periodo in cui le cose sono positive? I frutti positivi, riusciremo a vederli anche noi, oppure no.

Certamente, magari non in questa vita, ma nelle successive indubbiamente; il momento attuale può essere considerato una vita d’innesco da cui vedrete partire le cose e poi fra due o tre, quattro, cinque, cinquanta esistenze, vivrete i frutti di questo movimento, di questo andamento ciclico, perché anche voi parteciperete alla comprensione di quegli elementi di base che porteranno a uno scatto della coscienza generale dell’umanità. E potrete dire “c’ero anche io, ho contribuito anche io in tutto questo periodo, così come, d’altra parte, ho contribuito a creare i problemi in precedenza”.

D – Be, in effetti quando si fanno queste proiezioni, non riusciamo a concretizzare come potrebbe essere il futuro, più che altro si innescano dei dubbi, delle incertezze, ma su che cosa non si sa neanche…
D – Pensiamo alla guerra e questo fa paura.
D – Hanno detto che non ci sarà la guerra.

Generalmente non una guerra mondiale, d’altra parte una guerra se ci pensate bene c’è sempre stata e c’è ancora adesso in vari paesi, non è che ci sia mai stato un periodo senza guerra in qualche punto del pianeta.

[…] D – Ci sono delle persone che si considerano sfortunate e pensano che la sfortuna le perseguiti: un pensiero costante negativo di questo genere, va comunque a creare un addensamento di qualche tipo di vibrazioni che attira effettivamente determinate cose.

Ma diciamo che chi si immerge in una tale situazione interiore si mette in una condizione tale da percepire come sfortunato tutto quello che gli accade.

D – E’ solo una percezione, non va a creare veramente anche qualcosa di nuovo.

No, assolutamente, anche perché in realtà come voi ben sapete, non c’è niente che sia sempre e soltanto sfortunato: molte volte ciò che appare una sfortuna, dopo qualche anno si rivela essere stata una grande fortuna per l’individuo. Quindi è la percezione, il modo di vivere l’esperienza quella che attribuisce l’etichetta di sfortunato e di fortunato ad un certo avvenimento.

D – Ma le vibrazioni non sono reali.

Le vibrazioni sono reali, ma non sono vibrazioni di sfortuna o di fortuna, sono vibrazioni di comprensione o di incomprensione di determinati elementi, la fortuna o la sfortuna non esistono.

D – Supponiamo che un gruppo di persone, un grande gruppo di perone, si mettano (uso la parola pregare perché è come un codice e può far capire) a pregare per la comprensione, questo ha degli effetti sulla comprensione?

Per la comprensione di chi?

D – Se la crisi che stiamo attraversando è un problema di incomprensione, se tante persone pregassero per aprire un canale, che consenta al flusso delle vibrazioni di muoversi più agevolmente, questo potrebbe avere un effetto?

Potrebbe avere un effetto soltanto a una condizione: che le persone che stanno facendo quel tipo di preghiera abbiano compreso; se non hanno compreso non possono riuscire a indirizzare la comprensione altrui. La comprensione altrui può essere semplicemente aiutata, creando un ambiente migliore perché gli altri possano comprendere, ma nessuno può comprendere al posto degli altri.

D – Io mi riferivo alla possibilità di creare una vibrazione che faciliti la comprensione degli altri.

Ma non cambia niente, hai spostato semplicemente le parole: tu puoi facilitare la comprensione dell’altro soltanto creando un ambiente adatto in cui l’altro possa comprendere, però l’ambiente adatto deve poi essere sfruttato dall’altro. Il discorso che fa la religione cattolica, che il Cristo è venuto per risolvere il karma degli altri, per assolvere i peccati degli altri, è completamente privo di senso perché né il Cristo né nessun altro può fare una cosa del genere: soltanto l’individuo può risolvere le proprie incomprensioni. Sarebbe troppo comodo, se uno facesse tutta la vita quello che vuole tanto poi il Cristo ha preso su di i propri peccati e a me è andata bene – ero tra quelli fortunati – e ha assolto i miei!

D – Mi riferivo ai fantasmi vibratori. Un fantasma vibratorio, può essere anche un qualcosa di positivo e creare un ambiente, che può essere illusorio ma comunque utile…

Infatti è quello che ti ho appena detto: la preghiera in questo esempio che hai fatto di un gruppo serve a creare un ambiente vibratorio preparatorio e positivo affinché l’individuo all’interno di questo ambiente vibratorio positivo possa comprendere. Certamente che può avere questo effetto, ma non può avere l’effetto di far comprendere questo individuo a meno che non sia lui in grado di farlo.

D – Però mi chiedevo appunto se potesse avere degli effetti reali.

Ma certamente: anche le azioni positive che fate, così come quelle negative, hanno degli effetti reali.

D – Per me il discorso della preghiera è un punto controverso, per cui volevo capire…

Perché controverso?

D – Probabilmente perché è influenzato da quello che è preghiera nel mondo cattolico per cui si tende a chiedere che qualcun altro si faccia carico di quello che, in realtà, dovrei fare io o, meglio ancora, mi cancelli tutto quello che non va ma così non funziona, forse ho usato male la parola preghiera, ma non avevo un’altra parola che rendesse l’idea.

D’altra parte nell’archetipo cattolico che è a tutti voi così comune, mi sembra evidente che la tendenza sia quella di pregare quando si ha bisogno di qualcosa, non è che un cattolico – chiunque sia, persino il Papa – quando prega lo faccia senza porre condizioni all’Assoluto, “Io ti prego salva i bambini, io ti prego fa’ questo, fa’ quell’altro”. Però una preghiera fine a se stessa è difficile che ci sia. Scifo

Annali 2008-2017

0 0 votes
Valutazione dell'articolo
Subscribe
Notificami
guest

2 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
Vedi tutti commenti
Natascia

Si aprono flash. A cui non riesco a dare definizioni precise, ma che mi portano a sentire sempre più la forza che spinge verso una direzione, di cui si è solo strumenti.

Leonardo

Grazie

2
0
Vuoi commentare?x